White Dress or Allelopathy

19. I'm in love with you

I feel like I can loosen my lips (Come on so strong)

I can summarise it for you

It's simple and it goes like this

[The 1975]

***

nb: il fenomeno meteorologico cui si fa riferimento in questo capitolo è completamente fittizio.

***

Cojímar, L'Avana orientale

Sull'isola, l'avvento del mese di giugno corrispondeva a inaugurare anche la stagione degli uragani e dei fenomeni atmosferici e marini più o meno distruttivi. Per quell'undici giugno, i meteorologi avevano previsto una tempesta di intensità moderata e i Pianeti avevano provveduto a diffondere la notizia prima che se ne occupassero i canali mediatici dello Stato, precisando che l'informazione riguardante la forza dell'evento non fosse in realtà certa e dunque avevano raccomandato gli ascoltatori di mettersi al riparo per precauzione.

Era la motivazione medesima con cui Lauren tentava di convincere Camila ad anticipare l'evacuamento: la volta cominciava a rabbuiarsi e le onde parevano infrangersi via via con più slancio.

- Plinio il Vecchio, uhm? – borbottò, riferendosi al particolare, eccessivo spirito avventuroso che ella dimostrava. L'acciuffò per il polso tempestivamente prima che potesse tornare a mettere piede in spiaggia.

- Restiamo solo un attimo ancora. Non fare la guastafeste -.

- Camz, di grazia: non voglio diventare vedova anzitempo -.

- Come ti pare! Piuttosto, - qui la minore le puntò un dito al petto – che ne sai tu di Gringolandia? Giovedì ti ho chiesto di rimanere ad ascoltare l'episodio con me e tu ti sei rifiutata categoricamente... -.

Lauren sollevò il sopracciglio destro, impassibile. Successivamente lo avvicinò al controlaterale. Gettò un'occhiata ai dintorni, per assicurarsi che fossero ancora del tutto deserti. Certo non desiderava che i cagnacci rognosi dello Stato godessero di abbastanza informazioni per azzannarla, ora che si sarebbe annegata a mare, piuttosto che comprarsi la salvezza con il denaro dei genitori.

- Perché Luna sono io, sciocchina -.

Come se l'avesse udita, l'oceano gorgheggiò un avvertimento. In meno di un baleno, si levò una folata violenta che le indusse a incordare le spalle.

Ancora attonita per la rivelazione, mentre il vento seguitava a colpirle con raffiche che parevano proiettili, Camila si lasciò condurre lungo le viuzze arzigogolate del villaggio in cui risiedeva. Quale rara combinazione del caso le aveva concesso l'immenso piacere di forgiarsi dell'indissolubile lega metallica costituita da realtà e fantasia? Di unire la mitologia dell'immaginazione alla solidità della memoria storica? Contemplò i nomi della duplice anima che amava con rinnovato desiderio, e ammirò quanto sdrucciolevoli fossero, solcando la lingua e schiudendo le labbra. Quindi arrossì, e ricacciò in gola la protesta che da essa sorgeva naturalmente. Non aveva mai visto tanta affettuosa serietà trasudare dai suoi occhi verdi: come poteva mentire, sotto quelle circostanze volubili?

Frattanto che avanzava alla cieca, poiché reclinava il capo verso la volta minacciosa, sorda alle istruzioni che Lauren blaterava di quando in quando, si sentì scoppiare il cuore di una gioia aurea, insieme alle palpitazioni, e vibrare i nervi di un'energia disarmante.

Aveva chiuso un'altra circonferenza. L'avesse srotolata come un rocchetto di spago, avrebbe potuto segnare, al pari di Tèseo in entrata nel labirinto del Minotauro, un percorso di vita lungo pressoché un intero lustro.