39. This is gospel

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If you love me, let me go

If you love me, let me go

'cause these words are knives and often leave scars

The fear of falling apart

And truth to be told, I never was yours

[Panic! At The Disco]

***

Nel parcheggio di un fast food non così impopolare

Pochi giorni dopo


L'asfalto su cui ciondolavano, a quell'orario improponibile della notte, era intriso della pioggia che vi aveva battuto per tutto il giorno, ed emanava un freddo atipico per la latitudine del luogo. Di contro a quell'apparente calma, il servizio drive-in persisteva a funzionare febbrilmente, come una catena di montaggio. Un denso odore goloso di pietanze fritte avvolgeva i sensi e stimolava un certo languore di stomaco, sebbene questo fosse stato saziato poche ore prima.

Una nebbiolina delicata, formatasi a causa del tasso crescente di umidità, si rivelava a contrasto con la luce fioca dei lampioni che delimitavano gli stalli del parcheggio, e con quella prodotta dai lunghi fari delle automobili accodate.

- È ora che torni a casa -.

- È ciò che insisti a ripetere da quando abbiamo finito di cenare -. Lauren controllò l'orologio distrattamente. – Non è successo nulla, Camila -.

- Non è ancora successo nulla, anzi; è successo troppo -. Realizzando con pienezza la gravità degli eventi recenti, Camila si batté una mano in fronte. Lentamente, poiché era esausta e si sentiva mancare, sedette sul ciglio del marciapiede, al cospetto di uno dei lampioni suddetti; quello più fioco e singhiozzante. Raccolse le ginocchia al petto, raschiando la suola degli stivaletti sulla superficie umida e accidentata dell'asfalto. – Maledetta me – borbottò. Prese a massaggiarsi la fronte al di sotto della corta frangetta, perché le dava come un'impressione di dolore.

Più che dal senso di colpa nei confronti di Isabella, era destabilizzata dalla propria fragilità emotiva, che si traduceva in accondiscendenza e totale incapacità di sigillare le porte che si chiudeva alle spalle. Quella dietro cui aveva tardivamente pigiato Lauren doveva essere rimasta soltanto accostata, perfettamente riapribile. Dunque aveva impedito la vista di ciò che celava, talvolta il ricordo, ma non un rovinoso ritorno.

Senza esitazione, Lauren prese posto giusto accanto. Ma appena comprese il parallelismo che stava involontariamente imbastendo, provò l'istinto di retrocedere. Nascose il viso tra le mani, mentre ricercava le parole più adatte con cui ravvivare la conversazione. Tra tutte quelle che conosceva aveva snobbato alcune tra le più importanti.

- Vorrei solo dirti... - abbozzò timidamente.

- Per l'amor di Dio, taci -. Di seguito a quella ribattuta non si aspettava certo un monologo, ma fu quello che incassò. - È tardi, ormai. Mi capisci? Ti ho amato, Lo, in una maniera così folle che dopo la tua partenza ho stentato a riconoscermi allo specchio per mesi interi. Ti ho donato più di quel che potrò mai possedere e infatti adesso mi ritrovo sommersa dai debiti. Cosa credi mi porti questa tua visita? Altri debiti, altro dolore. Mi fa infuriare la dolcezza nostalgica con cui mi guardi; perché sì, basta e avanza per portarmi a letto, per rincretinirmi, aggirare i muri che ho eretto a mani nude e nutrirti del mio sangue. Goccia dopo goccia, non rimarrà nulla di me. A Cuba sei stata tutto ciò che desideravo. Ti ho perdonato mancanze per cui Isa verrebbe sfrattata senza ripensamenti, eppure sei ancora qui, innanzi a me, a supplicarmi con gli occhi - questi maledetti tuoi occhi verdi - perché sotto tuo dettame scriva nuove pagine per la nostra storia. Ebbene, per me è terminata definitivamente quattro anni fa. Quel che è successo ora, - Camila si umettò le labbra, inariditesi un periodo dopo l'altro - questa intesa viscerale, straziante e violenta che spinge i nostri corpi l'uno verso l'altro, questa cosa indicibile e vergognosa che continua ad accompagnarci deve essere sradicata da me e da te come un'erbaccia malefica. Non è sano, Lauren. Mi farà ammalare. Non importa quel che tu mi dirai. Non c'è verso di farci funzionare insieme; né allora, né mai -.

White Dress or AllelopathyOnde histórias criam vida. Descubra agora