34 Sangue e carne

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⚠️ Attenzione! Questo capitolo contiene scene di sesso esplicito

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⚠️ Attenzione! Questo capitolo contiene scene di sesso esplicito. ⚠️

E si guardarono. Per pochi, infiniti secondi si divorarono con gli occhi.
Uno, due, tre.
E poi fu la fine.
Si avvinghiarono in un bacio disperato, quasi doloroso, avvolto da un'urgenza animalesca.
Chuuya la spinse contro il muro, lei si aggrappò alle sue spalle mordendogli le labbra, invitandolo a prenderla lì.

Le scoprì il seno e febbrilmente lo baciò posseduto e possessivo, poi vi passò sopra la lingua tracciando rapido una scia di fuoco sul petto, sul collo, sul mento fino a risalire alla bocca dove finalmente si impossessò di quelle labbra.
Lei era ubriaca e stordita dal piacere.
Le tirò su il vestito liberandola dello slip e, sbottonandosi i pantaloni, le sollevò le gambe.
La penetrò con una smania incontrollabile.

La baciava dappertutto mentre la faceva sua contro quella parete, non le diede tregua, non la risparmiò.
Lei d'altronde non chiedeva altro, gemeva di piacere conficcandogli le unghie sulla schiena e sul collo mentre lo accoglieva selvaggiamente.
Lo supplicava silenziosa di concederle il sollievo che solo lui era in grado di procurarle.
Consumarono quella passione sfrenata rapidamente e in silenzio, non riuscivano nemmeno a pensare, non avevano bisogno di dirsi nulla, le mani, i gemiti, le labbra, le unghie e i loro corpi imperlati di sudore parlavano per loro.

Saori sentì che stava quasi per esplodere, Chuuya se ne accorse e le morse leggermente il collo. Fu il colpo di grazia, lei vide le stelle e tremò crogiolandosi nel piacere più sconvolgente e acuto che avesse mai provato sentendosi quasi soffocare dall'ondata che la investì.
Il ragazzo la seguì immediatamente e restarono qualche secondo immobili e sudati a riprendere fiato.

Saori stava poggiando un piede a terra ma lui la tenne inchiodata al muro.
Sulla bocca, a denti stretti, le sussurrò:
"No, non mi basta...tu, non mi basti mai, maledizione."
La baciò aspirando tutto il fiato che le era rimasto nei polmoni. Era completamente sua.
"Ti voglio ancora...." Le disse mordendole il lobo dell'orecchio.
"Ti voglio nuda....nuda e sotto di me."
Lei sentì di nuovo cedere le gambe, bruciare il ventre e, sconfitta, gli disse sulla bocca:
"E allora prendimi Chuuya, prendimi, sono tua."
Lui sentì l'anima lasciare il suo corpo per abitare quello di lei.

La sollevò e la mise sul letto.
La spogliò con calma, godendosi ogni attimo di quel momento.
Si liberò dei suoi vestiti e le baciò ogni lembo di carne consacrandolo a se stesso.
Venerò quella dea dalla pelle di luna facendola rabbrividire, sussultare e ansimare.
Gli piaceva toccarla, sfiorarla con le dita e sentirla reagire alle sue carezze come uno strumento sotto le dita esperte di un maestro.
Ma da quel corpo proveniva la musica degli angeli.

Dopo averla tormentata a lungo si distese su di lei facendosi spazio tra le sue gambe.
Si prese un momento per ammirarla.
La guardò ed ebbe l'assoluta, totale certezza che da quel momento in avanti non avrebbe mai più amato nessun'altra, non avrebbe mai più fatto l'amore così.

Saori sospirò: "Baciami." Era una preghiera.
Lui la esaudì immediatamente, le saccheggiò la bocca godendo ogni millimetro di conquista.
La ragazza si staccò da quel contatto, privandosi momentaneamente di quel piacere, per sussurrargli sulle labbra:
"Voglio sentirti dentro di me."
Chuuya si sentì morire, avvertì un calore investirlo violentemente, gli mancò per un secondo il respiro e, guardandola negli occhi, entrò in lei lentamente assaporando ogni secondo di quella tenera invasione, di quell'estasi suprema.
Lei sentiva il dolce peso del suo corpo che l'avvolgeva, avvertiva il suo respiro sfiorarle la gola, percepiva la sacralità di quell'istante irripetibile.
Non avrebbe mai più provato una sensazione simile. Era quasi mistico.
Era un miracolo.

Chuuya la sentì fremere sotto di sé, la sentí gemere e perdere il controllo del suo corpo.
La sentì abbandonarsi a quel flusso in balìa di quella passione che le toglieva il fiato.
Gli stava lasciando il timone della sua nave affidandogli tutta se stessa.
Il ragazzo ondeggiava su di lei, sentendola prossima al limite le disse all'orecchio:
"Vieni per me."
La sentì irrigidirsi e la vide aprire la bocca in un grido silenzioso.
Allora lui si concesse l'oblio delle stelle, provò un piacere devastante e dolce al contempo. La strinse tra le braccia mentre si perdeva dentro di lei.

Restarono a guardarsi sdraiati su un fianco l'uno di fronte all'altra.
Per un lasso di tempo imprecisato non fecero altro che fissarsi intensamente, come a voler penetrarsi a vicenda nei pensieri.
Fu Saori a rompere quel silenzio.
"Perché te ne sei andato l'altro giorno?"
"Perché...perché non riuscivo a capire cosa fosse successo."
"E ora lo hai capito?"

Saori era appesa a un filo, la risposta a quella domanda avrebbe segnato tutto il suo futuro.
Se le avesse detto che provava per lei quello che lei provava per lui, avrebbe fatto il possibile per conciliare le loro esistenze incompatibili; avrebbe sfidato tutto il male del mondo se avesse avuto la certezza che lui l'amava.
Con lui accanto, avrebbe potuto fare qualsiasi cosa.

Resistersi è diventato impossibile ma
Comprendersi lo è ancora di più.
La loro ostinazione li allontana ma i loro corpi si chiamano per nome e si danno del tu.
Ma Saori si sta arrendendo a quel sentimento, cosa farà invece Chuuya? Cosa risponderà a Saori?

Lo scopriremo Giovedì.

Peace, love e buona lettura. 🧡

Mio nemico- Chuuya Nakahara (Bungo Stray Dogs fanfiction)Where stories live. Discover now