Mio nemico- Chuuya Nakahara (Bungo Stray Dogs fanfiction)

6 Rivelazione

6 rivelazione

E la vide.
Dietro un vicolo adiacente al parco vide un uomo che le teneva una mano alla gola e con l'altra la spingeva contro un muro.
Saltò su quel muro, leggero e silenzioso.
Sentì lo sconosciuto dirle:
"Allora stronzetta, ti do un'ultima possibilità. Dimmi dov'è il cristallo del sole così andiamo a prenderlo e ti porto dal mio capo, in questo modo sarà meno doloroso per te e meno difficile per me."
"Non so di che diavolo stai parlando maledetto testa di cazzo." Disse Saori a denti stretti.
Chuuya emise un lieve sospiro di ammirazione. Diamine quella ragazza aveva davvero fegato. Doveva essere spaventata a morte ma non si lasciava sopraffate da quell'emozione.
Teneva duro.
"Non fare la stronza con me. Ora stai facendo l'agnellino smarrito, ma sappiamo benissimo di cosa sei capace." Sussurrò lo sconosciuto.
"Io sono capace di renderti impotente a vita inutile carogna."
"E perché non lo fai allora?"

"C'è qualche problema?"
Chuuya era a pochi centimetri da lei, era saltato dal muretto senza farsi accorgere. Lei lo guardò esterrefatta.
"Chi cazzo sei tu?" Lo sconosciuto si girò verso Chuuya senza lasciare la presa sulla ragazza.
"Sono chi cazzo mi pare. Lasciala immediatamente o ti riduco in briciole." Rispose asciutto il rosso.
"Beh allora vieni a prendertela." Detto questo il braccio che la schiacciava contro il muro si allungò a dismisura avvolgendo la ragazza in una spirale strettissima, stava per scappare quando un fulmine rosso lo colpì in pieno.
Chuuya gli aveva spezzato il collo.
L'ultima cose che vide Saori prima di svenire fu un'ombra nera che la prendeva in braccio e una voce che diceva:
"Dannata ragazza, ma chi diavolo sei?"
Ma forse questa l'aveva solo immaginata.

Quando si svegliò Saori era su un divano di pelle nera.
Aveva un terribile mal di testa e non riusciva ad aprire bene gli occhi.
Si voltò verso sinistra e vide tre sagome che la fissavano in silenzio.
Non appena riuscì a mettere a fuoco vide Dazai sprofondato su una poltrona, gli occhi spenti puntati su di lei e il viso scavato. Ango era seduto su una sedia, i gomiti sulle ginocchia, le mani sulle tempie, bianco come un lenzuolo.
Il generale della port Mafia era in piedi vicino alla finestra a braccia conserte, il viso di marmo e gli occhi d'inferno. Sembrava in collera, una collera appena trattenuta che non aspettava altro che esplodere in tutta la sua furia.
Ma perché era così arrabbiato?

Tuttavia il cervello di Saori non era in grado al momento di gestire tutte quelle informazioni e decise che doveva fare una cosa per volta. Prima di tutto mettersi a sedere.
Non appena la videro muoversi Dazai e Ango scattarono per aiutarla ma lei li fermò con un gesto della mano:
"Sto bene. Devo solo...pensare."
Tutti la guardavano. Alla fine disse:
"Perché quell'uomo mi voleva? Mi ha detto che sono capace di fare delle cose, mi ha chiesto dove si trovasse un certo cristallo non ho capito di cosa, mi ha detto che dovevo andare con lui io...cosa sta succedendo?" Li pietrificò con lo sguardo, dai loro occhi colpevoli sapeva che loro fossero a conoscenza di tutto.
"Parlate immediatamente, o giuro che ve ne farò pentire."
Ango sospirò, Dazai era immobile. Chuuya attendeva sull'orlo di uno scatto d'ira tremendo.

Il ragazzo con gli occhiali parlò: "Voglio che tu sappia che quello che sto per dirti ti è stato tenuto nascosto per tenerti al sicuro." Deglutì, Saori era una maschera di cera.
"Anche tu sei una dotata Saori, la tua è un'abilità complementare a quella di tuo fratello: lui annulla gli altri poteri, tu li amplifichi.
Senza controllo si applica indistintamente a tutti semplicemente con il tuo tocco come accade per Dazai. Con un addestramento specifico puoi scegliere con chi usarlo. Puoi dominarlo.
Ma le cose cambiano se si è in possesso di un particolare cristallo chiamato cristallo del sole. Chi lo possiede e sa come attivarlo, è al comando della tua forza.

Ci siamo accorti che eri una dotata quando avevi dieci anni. Stavi giocando con Oda quando toccandolo lui è riuscito a vedere il futuro un tempo doppio rispetto a quello che era solitamente in grado di vedere.

Lì per lì pensò si trattasse di un caso ma la cosa si ripeté ed ogni volta accadeva mentre tu gli tenevi la mano o lo abbracciavi.
Era davvero strano e decise di parlarcene.
Decidemmo di fare una prova anche con me. Quando tu toccavo la mia abilità di estrazione della memoria riusciva ad arrivare molto indietro nel tempo, di più di quello che ero solito fare.
Con Dazai non funzionava. I vostri poteri a contatto erano nulli.

Facemmo delle ricerche. Un'abilità simile non si era mai visto prima e ci scoprimmo che c'era una leggenda legata al dotato del potere di amplificazione assoluta. Che si controllava completamente quando il dotato era in possesso di quel cristallo.
Cercammo quel cristallo, ma non riuscimmo a trovarlo. Per evitarti tutta la sofferenza e i problemi legati ad una simile capacità decidemmo di sigillare almeno temporaneamente il tuo potere.
Porti ancora al collo la collanina che ti regalammo per il tuo decimo compleanno vero? Quella che Odasaku ti disse di non togliere per nessun motivo al mondo perché rappresentava il nostro legame? È quello che tu ha tenuto al sicuro per tutto questo tempo ma in qualche modo il nemico è venuto a conoscenza del tuo potere e lo vuole, ti vuole.
E se entra in possesso di quel cristallo o se lo possiede già, tu non puoi scegliere di non utilizzare la tua abilità;  sarebbe lui a disporne, quindi sei un'arma perfetta.

Istintivamente Saori portò al collo la mano e afferrò convulsamente il ciondolo. Era a forma di luna ed era nera.
Era un talismano di sigillo e protezione.
Le sue labbra erano così serrate che sembrava non respirare nemmeno.
Il suo sguardo era vitreo e fisso.
Per lunghi istanti non fece un movimento, non disse una parola, non sbatté nemmeno le palpebre.

"Saori ti prego dì qualcosa" la supplicò Dazai.

Come reagirà Saori a questa rivelazione? Cosa succederà ora che ha scoperto di essere il bersaglio del nemico ?
Lo scopriremo Giovedì.

Peace, love e buona lettura 🧡