19 In vino veritas

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Chuuya stava aspettando Dazai alla reception per discutere degli ultimi avvenimenti

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Chuuya stava aspettando Dazai alla reception per discutere degli ultimi avvenimenti.
Diamine quell'uomo era un ritardatario cronico.
Stava per telefonargli quando udì la sua voce allegra:
"Ciao Chuuuuuuya!"
Avrebbe voluto pestarlo a sangue.
"Finalmente, stronzo. Andiamo in camera mia. Inizio a non fidarmi nemmeno delle pareti di questo edificio. Lì saremo sicuri di non essere ascoltati."

Entrarono nella sua stanza, stavano iniziando a parlare quando udirono delle risate.
Delle risate femminili provenire dalla porta di comunicazione che aveva accesso alla stanza di Saori.
Rimasero in silenzio.
"Santo cielo Gin, sei bellissima senza quella maschera a coprirti il viso. Sei davvero uno schianto."
Era la voce di Saori.

"Comunque, stavamo dicendo..." Chuuya venne zittito da un gesto di Dazai.
Dopo un momento si avvicinò alla porta e vi premette contro l'orecchio.
"Che cazzo fai?" Il rosso era furibondo ma aveva abbassato il tono di voce. "Abbiamo del lavoro da fare."
"Oh Chu Chu, tu non sai quanto è divertente spiare le conversazioni tra donne, vieni ti divertirai." Rispose bisbigliando.
"Non farò niente del genere, adesso vieni qui e mettiamo a punto un piano."
"Shhhh! Abbassa la voce non riesco a sentire!"
Il generale lo guardò esterrefatto.

Una nuova risata risuonò.
"Il tuo kimono è bellissimo Kōyō, quel rosa è pazzesco." Era Saori a parlare.
"Grazie mille." rispose di rimando.
"Mi ricorda tantissimo il colore del mio completino da ballo da sala, lo avevo voluto per forza e siccome il vestitino delle bambine doveva essere abbinato alla camicia dei maschietti costrinsi Dazai ad indossare una camicia di quel rosa lì."
"Era il tuo partner di ballo?" Kōyō era sorpresa.
"Si, lo avevamo costretto praticamente."
Scoppiarono tutte a ridere fragorosamente.

"Ma ve lo immaginate a ballare il valzer con sua sorella e una camicia rosa confetto?" Saori era senza fiato dal ridere.
Di nuovo risate, sguaiate. Troppo sguaiate.
"Santo cielo sono ubriache." Pensò Chuuya.
"Eppure non lo avrei mai detto, il signor Dazai non sembra nemmeno essere stato mai bambino."
"Oh lo è stato Higuchi, ed era insopportabile, quasi come adesso."
"Io l'ho trovato sempre molto attraente e sensuale, infatti..." Kōyō venne interrotta bruscamente da Saori:
"Per l'amor del cielo non raccontare aneddoti sessuali su mio fratello, potrei non sopravvivere."
Di nuovo risate.
"Che male c'è tesoro, è un uomo."
"Sì ma mi fa davvero, davvero impressione..."
Kōyō continuò: "parlando di attrazioni fatali, tu piuttosto Higuchi, posso chiederti come fai ad avere quella cotta devastante per Akutagawa?"

Dall'altro lato della porta Dazai e Chuuya si guardarono confusi, ormai il rosso si era unito all'ex partner ad origliare quella scenetta.
"Ma cosa dice signora Kōyō!"
"Dai Higuchi siamo ubriache puoi parlare serenamente e nessuno ci sta ascoltando." Era Saori, sempre temeraria.
"Beh ecco, io, non ho nessuna cotta, lo rispetto molto come mio superiore."
"Ma va che diventi viola non appena lo vedi." Saori rise ancora.
"Ma come fa a piacerti poi! È spaventoso." Era stata Gin a parlare. "Cioè come sorella lo adoro, ma come donna non tollererei mai quella faccia da becchino."

Mio nemico- Chuuya Nakahara (Bungo Stray Dogs fanfiction)Where stories live. Discover now