<<Muoio di fame.>> mormoro vedendo le patatine al centro tavolo. Perciò di scatto, facendo cenno a Micheal e Olivia si spostarsi un pò visto che mi bloccano il passaggio, mi alzo dal mio posto pronta ad andare verso il bancone dove si prendono gli ordini. Questo attira ovviamente l'attenzione di Steve che senza staccarmi gli occhi di dosso, attento a non farsi beccare però, mi osserva per bene dalla testa ai piedi. E io, con l'intenzione di provocarlo per bene, mi sistemo di proposito il top dalle bretelline sottili e liscio con finta premura la gonna a tubino di pelle che ho scelto di indossare per la serata. Sicura di aver avuto l'effetto desiderato, mi muovo lasciando il nostro tavolo raggiungendo cosi Sam Wilson.

<<Cosa ti va?>>

<<Patatine.> affermo affamata. <<Tante patatine.>>

<<Non ti facevo tipa da cibo spazzatura.>> ribatte sincero prima di voltarsi verso la cameriera per ordinare anche per me.

<<In questo preciso momento... sono cosi affamata che... che nulla. L'alcol non mi permette neanche di finire una frase di senso compiuto. Ho tanta fame.>>

<<Sei brilla, vero?>> domanda avvicinandosi pericolosamente a me.

<<Perché lo chiedi? Sappi che non cederò alle tue lusinghe.>> ammetto sincera bloccando il suo avanzare posandogli una mano sul petto. <<Non ti arrendi, eh?>>

<<Mai.>> risponde subito facendomi un occhiolino. <<Comunque...>> continua diventando serio tutto un tratto, voltandosi completamente verso di me. <<Sei stata grande oggi. Non penso di aver mai visto Cap fiero e su di giri contemporaneamente per qualcosa.>>

Davvero? Wou... avrei voluto esserci.
<<A proposito di oggi... il pentagono era davvero in diretta?>>

<<Mmh... si..si.>> afferma staccandosi dal suo drink. <<Hanno seguito tutta l'esercitazione in assoluto silenzio.>> Quindi le imprecazioni di Micheal e Bob si sono sentite forte e chiaro. <<Ma come ho detto anche a Steve... ho notato che... l'attenzione era tutta su di te.>> aggiunge stupendomi e non poco. <<Nei momenti clou, lo zoom puntava solo su di te.>>

<<Cosa?>> domando confusa con la fronte corrucciata. Forse perchè sono il loro supervisore? Caposquadra? Capitano? O come diavolo vuoi chiamarmi.

<<Perfino Sharon si è complimentata.>> commenta ancora euforico. <<Ma ha detto che lo farà da vicino, dovrebbe passare domani... ha un pranzo con Steve.>>

Sharon? Sharon Carter? C'era anche lei?

Ma la questione passa in secondo piano nel momento in cui il mio cervello si concentra sul resto della frase e sull'informazione appena recepita. <<COSA?>> esclamo di nuovo questa volta con voce più forte pentendomi subito della cosa dato lo sguardo confuso di Sam. <<Voglio dire... anche Sharon ha visto?>>

<<Si... si.>> balbetta poco convinto prima che la cameriera gli porga la sua ordinazione. <<Vuoi che ti aspetto?>>

<<No... no tranquillo, inizia a mangiare che si fredda.>>affermo cordiale accennandogli un sorriso. Perchè Sharon Carter dovrebbe prendere parte ad una cosa del genere? Capisco il pentagono, il segretario Ross ma...

<<Tesoro tutto bene?>>mi chiede una voce maschile familiare posandomi una mano sulla schiena facendomi sobbalzare per lo spavento.

Mi volto di scatto, trovandomi faccia a faccia con papà. <<Mmmh?>>

<<Stai bene?>>domanda premuroso toccandomi la guancia e poi la fronte. <<Sei un pò calda.>>

<<Sto b..b-bene.>>mormoro prendendo la sua mano tra le mie. <<Che idea ti sei fatto?>>

Romantics are the new rebels.Where stories live. Discover now