Si sente Charlie scendere di fretta le scale e in un secondo è in cucina. - M-mi dispiace - si sistema il berretto in testa - ho fa-fatto tardi.

- Non importa - Elijah sorride e sembra essere ritornato improvvisamente quello di sempre - non c'è orario tanto a queste feste.

Papà lascia il fianco di Elijah e si accovaccia di fronte a Charlie. - Ti senti bene, Charlie?

Charlie annuisce più volte, poi papà si volta verso di me. - Fate attenzione e non rientrate molto tardi - lo so che lo dice per Charlie, perché oggi non sembra molto in forma, anche se è da quell'incubo tremendo di due notti fa che sembra più stanco e senza energie. Sento spesso Charlie avere gli incubi, di solito quando vado a controllare, Elijah è già entrato nel suo letto e cerca di tranquillizzarlo. Charlie gli piange addosso e trema, poi, dopo ore, riesce finalmente a calmarsi.

Il sogno dell'ultima volta, però, è stato terribile, Charlie non smetteva di urlare terrorizzato, implorava perdono e non è più riuscito ad addormentarsi, troppo spaventato. Si è ammutolito e non smetteva di tremare. Mi chiedo se e quando ricapiterà una cosa simile, cosa possiamo fare per evitare che accada. Ammetto che anche io ho difficoltà a dormire la notte, non come Charlie. A me non sono gli incubi a tenere sveglio, ma i pensieri: mia madre che non si trova, l'asma di Elijah che potrebbe fargli venire una crisi in qualsiasi momento, la nostra famiglia che è così incasinata. Penso sempre che basterebbe un nonnulla per distruggerla. Un giorno potrei tornare a casa e non trovare più Charlie come accadde cinque anni fa. E ogni volta che chiudo gli occhi, lo rivedo in quello sgabuzzino, coperto di sangue e lividi. Charlie non si fa mai vedere quando si veste, anche se in ospedale lo abbiamo aiutato spesso a lavarsi e cambiarsi, e sappiamo delle cicatrici e i segni. Ma, nonostante ciò, si cambia solo in bagno o in stanza velocemente quando Elijah non c'è. Mi chiedo se troverà mai il coraggio di farsi vedere, poi mi chiedo se io mi farei mai vedere, se riuscirei a superare tutto quello che il mio fratellino sta attraversando. Lui lo sta facendo in un modo incredibile. Continua a essere gentile, a fidarsi delle persone, ridere ed essere contento delle piccole cose. Non sembra dimostrare la sua età, a volte sembra un vecchio saggio che nel corso della sua lunga vita ne ha attraversate troppe. Poi, ci sono le altre volte, quelle dove piange per un qualcosa di stupido, non ti guarda in faccia perché è terrorizzato da qualcosa, non parla, fa i capricci perché non vuole andare a dormire e si accoccola nelle braccia di qualcuno contento fino ad addormentarsi. E lì capisco che è ancora un bambino, così tanto affamato di affetto e attenzione perché per anni ne è rimasto senza. Quando ci penso mi viene un nodo allo stomaco e penso che sarebbe stato peggio se lo avessimo trovato privo di ciò, arreso all'idea di riceverne, magari schivo anche su una singola carezza.

Papà lo abbraccia, e lui lo stringe di rimando. - Fai il bravo, figliolo, non perdere mai di vista i tuoi fratelli e fa sempre come ti dicono - Charlie annuisce, un sorriso che gli dipinge la faccia. Papà gli sistema il berretto, fiero di lui. - E, soprattutto, divertiti.

Charlie annuisce ancora, a volte si dimentica di usare le parole, altre volte quando è contento gli escono come un fiume in piena. - T-ti racconterò c-cosa ho fa-fatto. James ha-ha detto che c-ci saranno a-anche gli altri, m-ma mi ha p-proibito di b-bere a-alcool.

- Di questo farò finta di non aver sentito - dice papà e mi lancia un'occhiataccia - visto che so che non dovrebbe esserci proprio.

Charlie si copre la bocca con le mani. - Assolutamente - rispondo io prendendo le chiavi dell'auto, ed Elijah spinge Charlie fuori la cucina ridendo.

——

La musica è altissima, una marea di adolescenti riempie l'intera casa e ovunque ti giri c'è qualcuno che ti viene addosso. Quando siamo arrivati non c'era molta gente, Ben e Zack dovevano ancora arrivare, ma Donny e Chloe erano già qui. Li abbiamo salutati e siamo stati un po' col loro, poi hanno alzato la musica, dei vecchi amici mi hanno chiamato per andare a parlare con alcuni tizi che non vedevo da tempo, ho detto a Elijah di guardare Charlie, e il tempo è volato quando al gruppo si sono aggiunte delle ragazze e sono passati bicchieri di birra.

Missing Brother [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora