Missing Brother [Completa]

48 - Elijah

Charlie non ha parlato per tutta la sera, anche mentre preparavamo insieme la cena lui non ha detto una parola. E a tavola ha toccato il cibo a malapena solo perché James ha insistito tanto perché mangiasse qualcosa. - Fratellino - lo chiamo - ti va di vederci un film? - Lui annuisce e ci sistemiamo sul divano in soggiorno. Accendo Netflix e dico a Charlie di scegliere cosa vedere mentre io rispondo a un messaggio di Zoe. Non sono più uscito con lei dopo la faccenda di quella donna e Charlie, e credevo che se ne fosse fatta una ragione, ma insiste in questi giorni per poterci vedere. Mi chiede se sono libero più tardi e le rispondo che sono già impegnato. Per me stare con Charlie, oggi soprattutto che è così abbattuto, ha la priorità. Sono solo pochi mesi che ci siamo ritrovati e sono successe così tante cose che ancora non riesco a elaborare tutto. Charlie finalmente sceglie un film vecchio che abbiamo visto un sacco di volte da bambini, ma che lo fa sempre ridere, e James torna dalla cucina con bibite e popcorn. Poi iniziamo il film. All'inizio Charlie si distrae e si perde qualche parte divertente, poi inizia a ridere a quelle più stupide che fanno sbellicare solo lui. Sono sollevato, e quando finisce il film, anche se sono appena le dieci e mezza, Charlie è esausto. Si strofina gli occhi e sbadiglia.

- Piaciuto il film, fratellino? - gli domando, mentre James spegne la tv e toglie dalla coperta le briciole di popcorn. Charlie annuisce. - Quanto? - chiedo ancora.

- T-tanto - risponde finalmente, e io gli vado addosso sul divano, strofinandogli i capelli in una finta mossa da wrestling. Lui ride e grida contento, e penso a quanto sia bello avere un fratello minore, quanto mi sia mancato. Voglio solo che sia felice, che il mondo la smetta di torturarlo e farlo chiudere in se stesso.

- A dormire, Charlie - comanda James. Charlie fa un po' i capricci, rimane sul divano e si stringe il cuscino al petto evitando di guardare James. - Charlie - ripete lui più lento e con tono più severo.

- O-ok - risponde il mio fratellino. Si alza e va di sopra per infilarsi il pigiama e prepararsi per la notte.

- Non essere così duro con lui - mi sdraio sul divano quando Charlie va via, prendendo anche il posto dove prima c'era lui.

- Stava crollando dal sonno, Eli - mi risponde James e lo fa stizzito, e capisco che è irritato per qualcosa.

- Cosa? - domando.

- Cosa cosa? - mi rigira la domanda lui.

- Sei antipatico.

- Non è vero - va in cucina, ma quando ritorna lo continuo a fissare. Lui guarda su per le scale e poi sospira. - Mi rende solo nervoso vedere Charlie fare così, ammutolirsi e non mangiare nulla. - Si sente impotente, e deve essere difficile per un maniaco del controllo come lui.

- Lo so - rispondo e non dico altro, perché anche io mi sento allo stesso modo - ma non lo spingere troppo se non vuole. - Ho paura che questo potrebbe allontanarlo di più, e lui ha più paura di me di questo.

- Potrebbe finire come Ben - lo dice e subito se ne pente, perché si morde un labbro e si porta le mani dietro la testa. - Fai finta che non lo abbia detto.

- Non lo hai detto - mi alzo e mi dirigo verso le scale. - Io vado di sopra perché quello che posso fare lo sto già facendo, e lo stesso tu. - Lui rimane a fissare la ciotola di popcorn vuota, e mi chiedo chi abbia davvero bisogno di una pausa in tutto questo.

——

Charlie ha problemi a scuola. Lo abbiamo capito. Sembra sempre preoccupato prima di andarci, e quando lo andiamo a prendere rimane triste e solo ad aspettarci sulle scale all'entrata. Parla sempre di meno e mangia sempre di meno. Papà ha provato a parlarci, gli ha domandato cosa stesse succedendo, quale fosse il problema, ma lui non ha voluto dirci niente. Papà allora ha chiesto direttamente a Mr. Thompson, il consulente dove va Charlie, ma lui dice che Charlie ha ancora difficoltà ad aprirsi e parlare con lui, aggiungendo, però, che è normale avere difficoltà a fidarsi di nuovo quando una persona molto stretta a te ti fa perdere questa fiducia. E cavolo se ha ragione, quella donna ha distrutto la fiducia di tutti, quella di Charlie soprattutto.