27 - Charlie

212 16 2
                                    

La mamma mi stringe troppo la mano mentre mi tira per le strade fredde e bagnate. La pioggia si è fermata per un momento, ma io ho ancora indosso il mio impermeabile. L'incontro è andato meglio del previsto. Mamma sorrideva tanto, era gentile e ha detto un sacco di cose su di me che mi hanno fatto capire che ci tiene ancora, che mi vuole bene. Era preoccupata per la mia salute, ha detto che mi sgrida per il fatto che balbetti per il mio bene. L'ho sempre fraintesa per tutto questo tempo. La mamma sta davvero facendo di tutto per farci andare avanti da sola. Mi sta tirando però troppo velocemente e mi manca il fiato. Non uscivo di casa da giorni e improvvisamente mi ha detto di andare con lei a incontrare i miei fratelli. Mi ha però detto di stare zitto perché loro non volevano che ci fossi, come il loro primo incontro, ma lei ha dovuto insistere perché partecipassi. Ha detto che sto causando loro un sacco di problemi e sono un peso, perciò era meglio che non peggiorassi le cose e me ne stessi in silenzio annuendo a ciò che diceva lei. Ho fatto così, spero di essere stato bravo.

Inciampo, non sostenendo più il ritmo della mamma. Mamma mi si accovaccia di fronte. - Hai visto? - mi dice. - Ho dovuto di nuovo mentire per te - abbasso subito lo sguardo a terra. Lei continua. - Non hanno proprio pensato a me - mamma mi prende il mento e me lo alza così che possa vedergli quegli occhi vuoti, di nuovo privati della gentilezza di poco fa. - Devo sistemare le cose che hai incasinato, capisci? Perché hai voluto vederli senza dirmelo, ora io sono la cattiva. Sono io quella odiata quando mio marito mi ha cacciato di casa per colpa tua - inizia a piangere di nuovo. È colpa mia se la mamma è stata trattata così freddamente dai miei fratelli. Non ci ho pensato, ho visto solo quanto lei era contenta, ma in realtà è stata ferita dal loro comportamento.

- M-mi dispiace - anche a me scappa una lacrima.

- Devi fare tutto quello che ti dirò da oggi in poi, hai capito? - mi asciuga la guancia ed è un tocco delicato che mi fa venire voglia di vederglielo rifare. - Non ti dovrai ribellare a me mai, e riuscirò a risolvere la situazione anche con mio marito. - Risolvere tutto con papà? Papà ci farà ritornare a casa forse? Era questo che lei ha cercato di fare per tutto questo tempo? Annuisco alle sue parole e lei continua. - Ti dirò cosa fare a casa - mi costringe ad alzarmi e continua a tirarmi per il polso fino a casa.

Saliamo le scale e in un battibaleno ci troviamo nel soggiorno del nostro fatiscente appartamento. Mi tolgo l'impermeabile e anche la mamma si toglie il cappotto umido. Va verso il frigo e si prende una birra. Rimango in piedi in mezzo al salotto aspettando che mi dica cosa fare. Sono un po' irrequieto, ma non è arrabbiata, non dovrebbe punirmi. Si appoggia al bancone della cucina e si passa una mano nei capelli lunghi. - Quando iniziano le vacanze invernali?

- I-il quindici - le rispondo.

Lei fa schioccare la lingua infastidita dal mio balbettare ma non mi dice nulla. - È tra una settimana. Da domani fino ad allora verrai direttamente a casa dopo scuola, nessuna deviazione. Non devi vedere i tuoi fratelli - me lo dice sempre. Non li ho più visti fino ad oggi dall'ultima volta che mi ha punito per quello. - Loro non te lo dicono - continua - ma odiano il fatto che tu sia figlio di un altro uomo. Non riescono a vederti come loro fratello. Per questo ho dovuto mentire loro dicendo che durante le vacanze saremo da un'amica. - Oh. Allora ha mentito anche su questo per colpa mia. Per un attimo ci avevo creduto anche io. Pensavo che saremmo davvero stati insieme e ci saremmo riavvicinati, ma pretendo troppo. Sono troppo egoista. - Mio marito invece non sopporta il solo fatto che tu sia nato. Non sono io che non voglio che tu lo veda, ma è lui a non volerlo. Ho dovuto mentire ai miei figli su questo per non fargli vedere il padre sotto una cattiva luce - mi trattengo dal piangere di nuovo. So bene tutto quello che mi sta dicendo. Non voglio che menta per colpa mia, perché ho sbagliato io. - Torna a casa subito dopo la scuola, ti chiedo solo questo, io proverò a sistemare le cose con mio marito - mi chiede solo questo. Perché continuo a incasinare le cose quando tutto quello che devo fare è nulla in confronto a ciò che fa sempre la mamma? - Annuisco e lei sembra sorridermi appena. - Questa volta preparerò io la cena. - Sorrido contentissimo. L'incontro è andato benissimo, la mamma è tornata!

Missing Brother [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora