CAPITOLO 16: IL RITORNO DI AISHLING

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Gwen correva per i boschi, senza fermarsi, alle sue spalle sentiva i soldati di Zenaide che le stavano alle calcagna. Eppure, Exitium si era fatto da parte, che senso aveva tutto ciò? Era fuggita nella foresta, quello era il suo ambiente. Era molto più veloce nei movimenti, saltando di ramo in ramo, strisciando nel sottobosco cercava di raggiungere il mare: ad un certo punto, venne afferrata da un albero e scaraventata verso l'alto. Con una prontezza di riflessi degna della sua stirpe rimase in equilibrio in volo, ma una raffica di vento la risucchiò spingendola sempre più in alto: cominciò a scorgere un lieve bagliore che diventava sempre più luminoso. "Dove mi stanno portando..."

Arrivata, la Flown si trovò davanti la stessa regina Ainée. «Ben arrivata Gwen, ti stavo aspettando... Evy mi ha detto tutto, va con le mie damigelle ti porteranno nelle tue stanze dove potrai lavarti, mangiare e riposare... la Custode ti sta aspettando, domattina ripartirete insieme. Nel frattempo, ti prego di porgermi il ciondolo, lo conserverò personalmente con la massima cura...» Gwen, quasi ipnotizzata, porse l'oggetto alla regina, la quale lo prese con cura e lo portò via con sé lasciando la giovane in compagnia delle dame di corte.

*

La mattina seguente Gwen incontrò Evy nella sala del trono, quando arrivò vide che la sovrana e la Custode discorrere amichevolmente, Evy portava il ciondolo di Aishling; la Flown si avvicinò.

«Ah eccoti!» disse la Custode.

«Vostra maestà...» disse Gwen inchinandosi.

«Oh lasciate stare le formalità, spero abbiate riposato bene» disse.

«Certo, il letto era confortevole, vi ringrazio molto per l'ospitalità.»

«Oh nessun problema, vedo che siete pronta per partire... credo sia ora che voi due riportiate la Luce al suo posto».

Evy si mosse verso una porta di legno e si rivolse di nuovo alla regina. «Spero ripenserai a ciò che ti ho detto...»

«Non credo succederà, e ora andate» rispose Ainée aprendo la porta. Evy entrò subito dopo seguita da Gwen: entrarono in una porta di legno e attraversandola si ritrovarono a Néimey, direttamente nel palazzo di Lux.

Il mago le attendeva lì. Impaziente e scocciato non appena la porta si richiuse si rivolse alle due in modo scortese. «Siete in ritardo! Perché ci avete messo così tanto? Più tardi mia cara Evy dovrete riferire ai saggi quanto accaduto e appreso in questo viaggio e ora sbrigatevi a ricongiungere l'anima della principessa con il suo corpo, andiamo». Si recarono così insieme nella stanza dove giaceva il corpo della principessa. Evy rimise il ciondolo al collo della fanciulla. Posò le sue mani su di lei, e come nella radura, la riportò indietro.

Pochi attimi dopo Aishling aprì gli occhi, ricordava tutto, «Evy, io ... sono mortificata... grazie...», disse con voce flebile.

«Non preoccuparti piccola cara, ora devi riposare e recuperare le forze. Vedrai che starai meglio fra qualche ora».

Lux si schiarì la gola. «Principessa...» disse. «Non appena starete meglio dovrete lasciare la casa del capitano Hor e tornare a palazzo, dovete iniziare a prepararvi per la vostra incoronazione a sovrana».

Evy lo guardò con la furia negli occhi. «È così fondamentale parlarne ora?»

Lux stava per risponderle quando intervenne Aishling. «Ha ragione, è giunta l'ora che io prenda il mio posto e tutte le responsabilità che mi spettano, andate e non preoccupatevi per me» la giovane abbracciò nuovamente la Custode e la Flown. «Quando sarà ora voi e mio fratello mi scorterete a palazzo Lux, vi chiedo solo di poter fare personale annuncio al popolo del mio ritorno, hanno bisogno di conforto.»

LA NOTTE CHE AVVOLSE IL MONDOWhere stories live. Discover now