Sonno da sveglio

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Vivo in un incubo senza fine
Almeno sembra a me così
Non ha mai avuto un inizio in realtà
E non so che conclusione avrà
(forse nessuna, forse la più tragica)
Corro, corro, corro, ma da cosa scappo?
Corro, corro, corro nei campi di grano
Spighe d'oro mi solleticano le gambe nude
Incoronano la mia futura tomba
Che nulla ha di regale
Sono esausta, le carni si lacerano e si sfibrano
Ad ogni stentato, instabile passo
Mi si sbriciolano le ossa come speranze,
Ad ogni malfermo passo mi sento sprofondare nelle zolle
Non ha più alcun valore lottare per l'insalvabile.

Forse dovrei lasciar scivolare
La falce nera che pende sopra al collo

Oh se solo la terra potesse aprirsi
In uno squarcio profondo e lì giù piombare finalmente
BENEDETTO ETERNO SONNO;

O se solo le dorate spighe mi intrappolassero
A loro, attorcigliandosi soffocanti
Invece di accarezzarmi beffarde;

O se solo le aspidi nascoste tra queste spighe
Mi regalassero il loro prezioso veleno
Le ringrazierei con un bacio in mezzo alle loro fauci;

O se solo i vermigli papaveri fossero
Bocche di sangue sulla mia pelle
O fuochi ardenti come ornamenti tra i capelli,
Se solo i vermigli papaveri invece di danzare nel vento
Mi regalassero tutto il loro prezioso oppio
Le mie sofferenze cesserebbero di vivere
BENEDETTO ETERNO SONNO!

ᒪᗩᑕᖇIᗰᗴ ᗪI ᒪᗴTTᗴᖇᗩTᑌᖇᗩ (Aprile 2022-Luglio 2023)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora