Ifigenia

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Mi basta il tuo rancore a illuminare gli angoli più oscuri della stanza,

La stanza dove bambine, non più persone ma oggetti di compiacimento, giocavano.

Giocavo con plastiche figure di terracotta, io che ero pezzi di carne cuciti da illusioni e disprezzo

Il disprezzo della sposa illusa appena varcò la porta del nuovo nido

Un nido si aspettava scaldato dal sole e dall'amore, invece trovò solo un rifugio di serpi

E serpi verranno servite, nel piatto e nel letto:

Ifigenia, figlia della violenza, frutto del rancore

Sogni immacolati tessuti su fragili fili di ragnatela, per occhi disinteressati son invisibili

Come invisibili son le ossa rotte, come invisibile è un'anima marcia

Marcisce così l'infanzia nel pugno di una mano

Manesche educazioni date per onore e dedizione, ecco l'indegno fallimento!

Padre, ha fallito la natura in questa famiglia, i cuori pompano veleno

E veleno sarà servito, sul piatto e sull'altare:

Ifigenia, figlia della violenza, frutto del rancore












non mi convince molto, però mi dispiace anche non pubblicarla

ᒪᗩᑕᖇIᗰᗴ ᗪI ᒪᗴTTᗴᖇᗩTᑌᖇᗩ (Aprile 2022-Luglio 2023)Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz