6 - Charlie

203 10 0
                                    

Sono a casa di buon umore. Ho saltellato anche per la strada. Non ho incontrato il solito barbone ubriaco, e non vedere alcune solite brutte facce durante il tragitto mi ha tranquillizzato. Se sei della zona ti lasciano in pace, però è meglio non attirare alcuna attenzione. Salgo le scale fino all'appartamento canticchiando. È stata una giornata fantastica, mi sono divertito tantissimo con i miei fratelli. Mi hanno anche detto che il nostro appuntamento fisso è nel parcheggio della loro scuola. Posso andarci quando voglio! Avrei bisogno di un cellulare così posso messaggiarli, ma non lo chiederei mai a mamma. Inserisco la chiave nella serratura e rimango congelato sulla porta quando la apro e vedo mamma seduta al tavolo della cucina. Si sta sorreggendo la fronte con una mano e i capelli lunghi gli ricadono sulla faccia. Alza appena la testa e i suoi occhi tremano quando mi guarda. È di nuovo ubriaca, lo è sempre. - Dove sei stato?

Abbasso lo sguardo. - A fare una p-passeggiata.

- Con chi?

Non mi piace mentire, ma ho paura di dirle la verità. So come reagirebbe sapendo che ho fatto qualcosa di questo genere senza il suo permesso. - D-da solo - si massaggia una tempia e ne approfitto per cambiare argomento. - V-vuoi che ti p-prepari la cena?

- No - dice lei - voglio solo riposare - si alza dalla sedia. - Ho fatto un po' di spesa, in frigo c'è qualcosa per una settimana, non esagerare. - Annuisco. Questo significa che è giorno di paga, che ha staccato prima dal lavoro e dovrebbe essere di umore buono. Forse posso provare a farle una domanda.

- M-mamma - lei si ferma e si volta a guardarmi, non è molto ubriaca in effetti - t-ti dispiacerebbe se io v-vedessi Elijah e James?

Trasalisce, la vedo riacquistare per un attimo la lucidità e a passo pesante si fionda su di me. Mi prende per le spalle e mi spinge contro il muro. Ha gli occhi spalancati. - Sei stato con loro? Li hai visti? Cosa vi siete detti? - sento le sue unghie affondare nella carne e farmi male, ma non mi muovo, la farei solo arrabbiare di più.

- N-no - balbetto tremando.

- No, cosa!? - urla lei e io stringo forte gli occhi.

- N-non li ho v-visti - le rispondo con il cuore che batte fortissimo.

- Non devi vederli! - ha gli occhi iniettati di sangue, è isterica.

- P-perché? - chiedo. Sono i miei fratelli, perché mia madre vuole che io rimanga fuori dalle loro vite?

- Sono stati loro a scacciarci - continua a urlare stringendomi ancora più forte le braccia - tuo padre ci ha mandato via!

- M-ma James ed Elijah...

Mi dà uno schiaffo, è così forte che cado di lato in ginocchio. Il suo anello mi graffia una guancia e me la mantengo dolorante mentre la mano si macchia di rosso. La vedo avvicinarsi al divano, mi sale il panico, la mente mi va in confusione e mi trascino a nascondermi sotto il tavolo della cucina. - M-mi dispiace - imploro - n-non te lo chiederò p-più.

- Stai rovinando tutto, vuoi rovinare tutto - si china a prendere l'oggetto sotto di esso e inizio ad ansimare - non lo capisci!? - Ma proprio nel momento in cui sta tirando la mano via trascinandosi con sé l'oggetto, suona il campanello. Mamma si congela sul posto per un attimo, impreca infastidita e si rialza con la mano vuota. Apre appena la porta. - Che diavolo vuole adesso? - dice alla persona dall'altra parte.

- La sua posta è di nuovo finita nella mia, per quanto ancora dovrò farle da fattorino? - è la voce della signora Hughes, la vicina che urla sempre assieme al marito. Si sporge leggermente verso mamma per consegnarle una lettera e il suo occhio cade dentro casa. Mi vede singhiozzare sotto il tavolo, ma mamma mi copre subito e socchiude di più la porta.

Missing Brother [Completa]Where stories live. Discover now