5 - James

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Charlie non ha voluto di nuovo farsi accompagnare. È scappato prima che insistessimo, e io ho guidato fino a casa con Elijah in silenzio per tutto il tragitto. Elijah è fastidioso e pensa di essere divertente, vederlo taciturno non è da lui. - A cosa stai pensando? - gli chiedo appena rientriamo a casa, posando le chiavi della macchina sul tavolino d'ingresso.

In salotto si gira agitato, sappiamo che non c'è nessuno in casa perché l'auto di papà non è nel vialetto. Si volta verso di me furioso. - Come ha potuto farci questo!? - ci risiamo. Si butta sul divano con le mani sulla faccia, le dita che gli premono gli occhi. - Ha portato via da noi Charlie, è andata in New Mexico, è tornata da un anno e non si è mai degnata di contattarci, una chiamata, un messaggio. - So cosa sta cercando di dire. Provo lo stesso. Per mamma non eravamo così importante da meritarci almeno uno straccio di spiegazione? - Per un anno è stata così vicina e non ha pensato di volerci vedere - aggiunge, questa volta posando le braccia sul divano come se scaricato di ogni energia.

Vado in cucina e apro il frigorifero. - Forse lei...

- Non provare a giustificarla, James.

Chiudo il frigo senza prendere nulla. - Non lo sto facendo. Sto solo dicendo che non sappiamo nulla di come si senta, di quello che ha passato lasciandoci. Forse era troppo doloroso per lei rivederci.

- Ci ha abbandonato.

- Ci ha lasciato con papà.

- Ha portato via nostro fratello.

- Lo hai sentito a tavola, no? Voleva portarlo dal suo padre biologico.

Elijah scatta in piedi e mi guarda incredulo. - Quindi dovrei essere felice del fatto che mamma volesse avere una famiglia con l'uomo con cui ha tradito papà scaricandoci poi come spazzatura?

- Non sto dicendo questo, Eli.

- A me sembra di sì.

Mi inizio a spazientire e mi passo una mano nei capelli. - Forse c'è una spiegazione che non conosciamo.

- James, perché vuoi difenderla?

- Non la sto difendendo! - sbotto. - È orribile quello che ha fatto, lo so. Ma sto cercando di non odiarla, di non farmi mangiare di nuovo dalla stessa rabbia che tre anni fa mi ha portato a mandare un ragazzo in ospedale.

Elijah si morde un labbro e distoglie lo sguardo. - Neanche so cosa voglio sinceramente.

Lo guardo confuso cercando di calmarmi. - Cosa intendi? - lo vedo poi ansimare leggermente, il respiro pesante. - Dov'è l'inalatore? - domando. Lui scuote la testa cocciuto com'è. - Ne hai bisogno - insisto.

- Sto bene - dice, poi si volta quando due fari illuminano fuori casa. Si gira di nuovo verso di me. - Papà non deve sapere niente di questa storia - e va in camera.

Missing Brother [Completa]Where stories live. Discover now