3 - Elijah

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- Avremmo dovuto accompagnarlo - dico a James salendo in auto - non sappiamo quanto sia lontana casa sua e avrei davvero voluto sapere mio fratello, che non vedevo da quattro anni, dove abita, sai?

James mette in moto la chevrolet grigia vecchio modello. - Lui non voleva.

- Dovevi insistere.

- Cosa credi, Eli - inizia a scaldarsi - che io non voglia sapere cosa sia successo a lui e alla mamma in tutti questi anni dopo essere spariti improvvisamente una mattina? Così facendo, però, potremmo solo finire per spaventarlo e farlo allontare di più da noi.

Non sopporto quando James ha sempre ragione. Le sue parole, però, non fanno altro che confermare i miei sospetti di poco fa. - Aveva paura di noi.

- Era solo agitato - James imbocca la strada per casa nostra per riaccompagnare me prima di andare al lavoro - poi si è sciolto di più, ma non ho voluto chiedere per il momento i dettagli.

- Balbettava - aggiungo guardando il cruscotto dell'auto - non l'ha mai fatto. - Era così diverso dal piccolo Charlie dei miei ricordi. Il mio fratellino non restava mai un attimo zitto, ci seguiva ovunque andassimo ed era curioso del mondo. Cosa ho visto oggi era un ragazzino schivo, dagli occhi spenti, troppo piccolo e magro per la sua età, e che sembrava come se avesse paura del mondo intero.

- Dev'essere stato difficile per lui - James ha sempre una risposta a tutto - forse la situazione lo avrà stressato a tal punto da farlo iniziare ad avere problemi a comunicare.

Mi acciglio, non mi fanno sentire meglio le sue parole. Ho sempre pensato a Charlie in tutti questi anni, a quanto mi mancasse, immaginando che un giorno lui e la mamma tornassero. Io l'ho sempre incolpata per avercelo portato via, e papà per averlo permesso. Nonostante ciò, dentro di me mi ero convinto che stessero bene, che Charlie stesse crescendo come il ragazzino allegro che era, che la mamma stesse continuando a fare un ottimo lavoro con lui come lo stava facendo con noi. Ma la verità è che non sappiamo nulla di ciò che gli sia accaduto. Quando ero disperato perché lui e la mamma non c'erano più, io avevo James. Charlie chi aveva?

- Credi che stia bene? - non riesco a togliermi dalla testa la sua immagine. Quando a tavola sono riuscito a strappargli la prima risata mi sono sentito sollevato, ma per qualche ragione mi sembrava goffa, come se fosse arrugginita, e la cosa mi ha provocato una stretta al cuore. - Forse lui e la mamma sono in difficoltà.

James si morde un labbro, lo fa sempre quando è agitato e non è sicuro di cosa dire. - Non lo so, Eli, quello che so è che sono tremendamente felice di averlo rivisto e che non permetterò a nessuno di dividerci di nuovo. Sappiamo quale scuola frequenta, è un inizio. E a poco poco sono sicuro che ritornerà tutto come prima.

La smetto di deprimere me e lui, e sorrido a mio fratello che ha sempre dovuto portare il peso di entrambi sulle spalle. - Anche io sono stracontento di averlo di nuovo con noi.

Missing Brother [Completa]Where stories live. Discover now