Capitolo 7

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Il pomeriggio Harry bussa alla porta di Liam alle cinque in punto

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Il pomeriggio Harry bussa alla porta di Liam alle cinque in punto. Un maggiordomo gli apre la porta e Harry lo trova strano perché di solito è Liam che va ad aprirgli, non ha mai visto quest'uomo prima d'ora. Gli indica con un gesto della mano, Liam, che è seduto sotto la grande finestra al centro della stanza, il piccolo tavolo rotondo su cui sono soliti prendere il tè insieme a Niall stavolta è apparecchiato per due.

"Bruce, puoi lasciarci soli", dice Liam.

"Arrivederci", lo saluta Harry. L'uomo fa un piccolo inchino nella sua direzione ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

"È silenzioso il tuo maggiordomo", osserva Harry sedendosi di fronte al più grande.

"Non può essere altrimenti", sorride lascivo Liam.

"Non gli permetti di parlare?" Domanda Harry allibito. Lui e la sua famiglia hanno sempre concesso ai loro domestici di rivolgere loro la parola. Non pensava che Liam fosse così severo con le persone che lavorano per lui.

"No. Bruce era un soldato Inglese. È stato catturato in guerra, combatteva in Afganistan e fu preso prigioniero perché lo stordirono con una bomba mentre lui e la sua squadra combattevano sul campo. Pur di non tradire il suo popolo si è fatto tagliare la lingua dopo diciannove giorni di prigionia in cui è stato torturato. Sarebbe morto di lì a poco per dissanguamento se non avessero, per puro caso, bombardato il campo dove era prigioniero. Lo hanno salvato le stesse persone per cui lui era pronto a morire."

Harry pensa che Liam gli abbia fatto conoscere appositamente Bruce, per fargli arrivare una specie di messaggio tra le righe. Gli basta ricordare cos'ha visto ieri sera per capire il perché adesso si trovi qui insieme a lui. Bruce non è stato una casualità, d'altronde le causalità nel loro mondo non sembrano essere contemplate.

"Tu lo faresti, Harry?" Domanda Liam. Prende la teiera di porcellana e riempie le due tazze stando attento a non far cadere neanche una goccia di tè sulla tovaglia. Liam ha un'eleganza studiata, Harry non può far a meno di paragonarla a quella di Louis, così diversa. Il liscio non esegue nulla con meccanicità, al contrario, si adatta all'ambiente che lo circonda risultando sempre perfetto. Liam invece agisce per memoria muscolare, è tutto un riflesso di ciò che gli è stato insegnato o imposto che viene messo in pratica in una successione infinita di buone maniere.

"Farei cosa?"

"Terresti il segreto di qualcuno a qualunque costo?" Spiega con semplicità. Gli occhi marroni sono spenti e non hanno la stessa luce di sempre. "Anche se non credo che nessun segreto potrebbe mai costarti quanto è costato a Bruce", scherza rivolgendogli un sorriso debole.

"Penso che lui avesse delle buone ragioni per farlo", risponde Harry.

"Harry", lo richiama Liam serio. "Rovineresti la vita a Zayn. Davvero tu non hai neanche idea di ciò che gli farebbero se solo lo-"

Golden CageWhere stories live. Discover now