𝙥𝙖𝙧𝙩 𝙞𝙞𝙞. {𝘰𝘯𝘪𝘨𝘪𝘳𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘴}

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Anno 2008.

Takemichi non riusciva ancora a credere a ciò che era accaduto.
Mikey che lo sparava, e non solo una volta, ma ripetutamente. Si era seduto dietro di lui, e avevano parlato un po' così. Takemichi avrebbe voluto girarsi ma Mikey gli intimò di non farlo.

Poi, una domanda.

"Nō è felice?"

"Felice di cosa? Di venire al mio matrimonio senza te al suo fianco?"

Mikey rimase in silenzio, e non appena Takemichi si era girato a guardarlo, lui lo aveva praticamente trivellato di colpi.
Lo aveva lasciato in una pozza di sangue, lo aveva guardato come un morto che cammina, prima di salire sul tetto dell'edificio.

Mikey aveva tentato di buttarsi di sotto.

Lo aveva fatto, aveva annunciato un ritrovo della Toman come dodici anni prima, e si era gettato. Ma Takemichi non poteva accettare che finisse così. Con la sola forza della sua determinazione, mentre quelle fisiche lo stavano pian piano abbandonando, si era affacciato ed era riuscito ad afferrare e stringere la mano di Mikey.

"Non ti lascerò morire! Chiedimi aiuto, Mikey-kun!! Lo so che non è questo ciò che volevi!!"

Gli occhi di Mikey, contornati da uno spesso strato di trucco nero, si riempirono di lacrime.

"Aiutami, aiutami!"

E, sorprendentemente, il time loop si attivò.
Esattamente come successe con Naoto, quando aveva bisogno di aiuto per salvare sua sorella Hinata, adesso si era attivato anche con Mikey.
Perché Mikey voleva essere aiutato, Mikey aveva bisogno di lui.

E adesso Takemichi sapeva solo che doveva salvare Mikey, questa storia dei salti nel tempo non sarebbe finita fino a quando non lo avrebbe salvato.

Adesso si ritrovò così catapultato non più dodici anni indietro, nel 2005, ma dieci anni prima. Adesso frequentava le scuole superiori insieme ai suoi amici e non aveva proprio idea di cosa avrebbe dovuto affrontare.

Sarebbe dovuto partire dalle cose basilari: Chifuyu e Nō. Sì, loro avrebbero saputo senz'altro aiutarlo. E così si preparò, senza sapere bene cosa aspettarsi - oh, cavolo, avrebbe visto anche Hina liceale - per rincontrare i suoi amici che ora avevano... diciotto anni.

Prese il suo smartphone e andò subito alla ricerca del numero di Noriko.

Ehi... So che non sentivi questa frase da tanto, ma... Parfait al cioccolato?

Questa era la loro frase in codice, per farle capire che il Takemichi ventiseienne era tornato dal futuro. Intanto si preparò per andare a scuola, non poteva fare altrimenti.
Noriko non rispose, significava che l'avrebbe incontrata direttamente a scuola.

E di fatto poi Takemichi si ritrovò a vagare tra i vecchi corridoi della sua scuola superiore. Che strano essere di nuovo lì... Non erano passati troppi anni da quello del diploma, ma ormai molte cose non le ricordava più. Faceva quasi fatica a orientarsi nei corridoi alla ricerca del suo armadietto.

Ritrovò i suoi vecchi amici, tra cui Akkun, perfino Hakkai. Allora corse da Chifuyu, lo trovò in una delle aule vuote a disposizione per i vari club. Seduto a un banco, stava leggendo. Sollevò gli occhi chiari su di lui, disorientato. Portava sempre i capelli biondi e un cerchietto al lobo sinistro.

𝚖𝚊𝚗𝚓𝚒𝚛𝚘 𝚜𝚊𝚗𝚘 𝚡 𝚘𝚌; 𝚝𝚘𝚔𝚢𝚘 𝚛𝚎𝚟𝚎𝚗𝚐𝚎𝚛𝚜Where stories live. Discover now