ii.

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Noriko aveva notato che negli ultimi giorni Takemichi sembrava molto preoccupato per qualcosa. Lo beccava spesso a rimuginare da solo, a guardare il vuoto con gli occhi sgranati. Un giorno, preoccupata, decise di avvicinarsi a lui. Se ne stava seduto sul muretto che circondava il parchetto vicino la scuola, ed era completamente assorto nei suoi pensieri. Quasi sobbalzò quando lei con uno slancio gli sedette accanto.

"N-Noriko-chan!"

"Takemichi. Sei parecchio strano in questi giorni. Vuoi finalmente dirmi cos'hai?"

Lui la guardò inquieto e incerto.

"Niente di che..."

"Sei sicuro? Non mi sembra uno dei soliti problemi, e poi certi periodi non sembri nemmeno tu."

"Ah... no?"

"No, certe volte sei molto più idiota. Ma poi in periodi come questi diventi serio e pensieroso. Takemichi, ci conosciamo da tanto. So che adesso hai i tuoi amici della Toman, ma sai che ci sono anche io se vuoi parlare di qualcosa di privato. Le cose non vanno bene con Hinata, vero?"

"Eh? No no, con lei va tutto benissimo. È la Toman che mi preoccupa..."

Noriko si sistemò meglio accanto a lui, sedendosi con una gamba penzoloni e una piegata sotto di sé.

"Mikey?"

"Non proprio. È che a volte è come se sapessi le conseguenze delle decisioni che i miei compagni prendono, e le conseguenze delle situazioni che si innestano. E non so come fermare tutto o cambiare le cose prima che queste avvengano... So che sembra assurdo".

Noriko sospirò.

"Lo è. Non dovresti stressarti così tanto, nessuno può cambiare o prevedere il futuro."

"Be' io potrei... ahahaha-"

Takemichi fece una risata strozzata e Noriko lo guardò inarcando un sopracciglio con espressione da genitore. Ma la sua espressione si addolcì quando vide che gli occhi di Takemichi si riempirono di lacrime e il ragazzo cercò di nascondere il volto tra le mani.

"Noriko-chan... aiutami..."

Noriko gli strinse la spalla.

"Ehi... Certo che ti aiuterò, metterò a disposizione tutto ciò che ho! Dimmi cosa succede".

Takemichi le raccontò tutto sul suo dividersi tra passato e futuro. Noriko ascoltò con occhi e bocca spalancati ma non sapeva esattamente come prendere quelle parole. Takemichi le sembrava serio, e poi stava piangendo calde lacrime, non poteva essere tutta una farsa, soltanto uno scherzo per prenderla in giro, era troppo serio.

"Non so cosa fare per cambiare il futuro... ogni volta che ci provo qualcosa va storto, e quando torno nella linea temporale a cui appartengo, dodici anni in avanti, non riesco mai a prevenire la morte di Hina o dei nostri amici!"

"Akkun... Hina..." mormorò Noriko, dispiaciuta.

"Devi aiutarmi... d'ora in avanti non posso più fare cose stupide. Deve filare tutto come concorderemo o non potrò salvare né Hina, né nessun altro. Ed io non voglio essere sempre così patetico."

𝚖𝚊𝚗𝚓𝚒𝚛𝚘 𝚜𝚊𝚗𝚘 𝚡 𝚘𝚌; 𝚝𝚘𝚔𝚢𝚘 𝚛𝚎𝚟𝚎𝚗𝚐𝚎𝚛𝚜Where stories live. Discover now