Capitolo 5. Le imboscate di Kepa

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Christian

Finito l'allenamento, raccolgo le mie cose a bordo campo e faccio per rientrare subito negli spogliatoi per farmi una doccia, ma mi blocco all'istante quando sento qualcuno fare il mio nome. Girandomi mi ritrovo davanti Kepa, che fa qualche altro passo e mi raggiunge.

"Dimmi, Kepa" non capisco perché abbia questa espressione grave e si accerta che nessuno stia prestando attenzione a noi.

"Dobbiamo parlare."

"A proposito di cosa?" gli chiedo curioso e stranito dal suo tono serio e, leggermente, infastidito. Non mi pare di avergli fatto nessun tipo di torto, quindi non capisco cosa gli prenda.

"A proposito di Eléonore." lo dice con naturalezza, facendomi inarcare le sopracciglia ancora di più. E perché mai dovremmo parlare di lei? "Posso sapere cosa c'è tra voi?"

Inizialmente non capisco dove voglia andare a parare e perché me lo stia chiedendo, ma comunque gli rispondo con tranquillità, visto che non ho nulla da nascondere. "Siamo amici, lo siamo da anni, penso tu lo sappia."

"Già... ma dimmi un po', pensi che io sia stupido?" alza leggermente la voce ma si costringe a calmarsi vedendo Kai e Mason non troppo distanti da noi, poi riprende a guardare me con fastidio. "Pensi che non vedo come la guardi e come le giri intorno! Da quando in qua ti piacciono le mie ex?"

Trasalisco all'istante per le sue parole, incredulo. Quando oggi mi sono svegliato, non mi aspettavo di certo di affrontare questo discorso assurdo.
Non capisco perché stia reagendo così a qualcosa che, tra l'altro, non è nemmeno vero. Io ed Eléonore siamo amici, non c'è davvero mai stato nulla tra noi. Lei è stata con Kepa per quasi un anno, fino a che qualche mese fa si sono lasciati, e da quello che so lei non ha visto nessuno da allora, meno che me.

"Kepa, io penso che tu stia esagerando. Tra me ed Eléonore non c'è nulla, non c'è bisogno che ti innervosisci così. E poi perché te la prendi tanto? È la tua ex, dite sempre che l'amore è svanito tra voi, non puoi mica pretendere che lei resti single per tutta la vita." davvero non capisco questo suo atteggiamento nei miei confronti, anche perché tra noi non c'è mai stato nessun problema. Siamo sempre stati buoni amici, non abbiamo nemmeno mai discusso, almeno fino a ora.

Lui annuisce con fare beffardo, ridendo nervosamente e passandosi la mano tra i capelli. "Può rifarsi una vita, ma non con un mio amico o compagno di squadra. Quindi davvero, Pulisic, lascia stare. Eléonore poi non è qualcosa che fa per te." lo dice con finto interessamento, come se davvero gli importasse di darmi dei consigli, dandomi poi una pacca sulla spalla.

"Kepa, io non so che idee ti sia messo in testa, ma davvero, io non voglio creare problemi. Chiarito questo punto: devi renderti conto che comunque non spetta a te decidere con chi lei possa o non possa uscire." inutile dire che mi dà veramente fastidio il modo in cui parla di lei quasi come se fosse un oggetto di sua proprietà, e non posso fare a meno di chiedermi quante cose io non sappia sulla relazione di Kepa ed Eléonore e sulla loro rottura. Ci dev'essere qualcosa sotto a giudicare da come lui si comporta e da come lei sta male da quando si sono lasciati.

"Tu non sai nulla di me e lei, perciò risparmiami i consigli. Bene, sono felice di sapere che non ci sia nulla tra voi, tutto qua. Bella chiacchierata, Christian." mi regala un sorriso falso, dopo finito di parlare, e poi si allontana verso gli spogliatoi, senza nemmeno aggiungere altro.

Io scuoto immediatamente la testa, scioccato dalla conversazione appena avuta e dal comportamento strano di Kepa.

Io non so tanto di loro, su questo ha ragione, ma Eléonore è mia amica, e non se la sta passando bene, perciò andrò fino in fondo a questa storia e cercherò di capire cosa sta succedendo e cosa la sta tormentando.

Ora, più di prima, sono convinto che stia male per colpa di lui. E nessuno me lo potrà togliere dalla testa.

*****

Eléonore

Sorseggio il mio latte di soia e alzo lo sguardo su Chris appena lo sento parlare. Ho provato per ore a scrivere il nuovo capitolo del mio romanzo, visto che la casa editrice mi sta addosso per averlo il prima possibile, ma nulla. Non sono riuscita a scrivere niente di decente. I miei pensieri continuano ad affollarsi e mescolarsi, facendomi distrarre troppo e non facendomi portare a termine quello che ho iniziato. Perciò ho capito che avevo bisogno di staccare la mente e ho accettato l'invito di Christian di bere qualcosa insieme.

"Ho parlato con Kepa oggi." trasalisco sentendo il suo nome e il mio stupido cuore si stringe e poi accelera. Perché devo essere così ridicola?

"Ok... perché me lo dici? Siete compagni di squadra, immagino parliate ogni giorno." convengo, sorridendo appena per non mostrare quanto sia in realtà agitata.

"Perché mi ha parlato di te. Mi ha chiesto cosa ci fosse tra noi e mi ha detto, senza troppi giri di parole, che devo starti lontano." Sgrano gli occhi e quasi mi viene una nausea fastidiosa che mi fa vomitare tutto ciò che ho nello stomaco. L'ha fatto davvero? Ha detto a Pulisic le stesse cose che ha detto a me ieri?

"Che stronzo..." Il commento mi esce da solo dalla bocca, ma al momento non riesco a filtrarmi. "L'ha detto anche a me. Gli ho detto che siamo amici e lui ha detto che non... non sei una persona giusta per me." decido volutamente di non dirgli che l'ha screditato, volendo evitare che litighino.

"Cosa sta succedendo, Ele? Perché due persone che si lasciano perché non c'è più sentimento, non fanno così."

"Va tutto bene, Puli. Non dargli peso... Kepa a volte fa le cose senza pensare." tento di giustificarlo, non perché voglia proteggerlo, ma perché non voglio che Christian abbia dei sospetti su tutta la storia. Voglio solo mettere a tacere tutto quanto. E comunque non è possibile che Kepa faccia queste scenate, non dovrebbe farlo visto che ho sempre tenuto nascosto il vero motivo della nostra rottura, ma lui sta rendendo tutto più difficile. Perché? Non può semplicemente sparire? Così mi sta solo facendo più male.

"Ele... i tuoi occhi sono spenti. Non sei più quella che eri, non voglio più restare a guardare mentre ti distruggi per qualcosa che non capisco. Permettimi di aiutarti." i suoi occhi castani mi fissano attentamente, mentre le nocche della sua mano destra sfiorano il profilo del mio viso. "Non ne parlerò con Mason se non vorrai, ma sfogati. Non tenerti tutto dentro. Almeno con me, parla."

"Lo posso gestire, Christian. Davvero, dammi tempo e tornerò come nuova. Non è nulla, niente di irreparabile. Passerà..." o almeno spero, perché più andiamo avanti e più mi sembra di stare male, e certamente Kepa non mi rende la vita facile.

"È passato troppo tempo e tu continui a ripeterlo, ma le cose non cambiano. Ho bisogno di saperlo, voglio aiutarti. Parlane almeno con me. Capisco che tu non voglia far preoccupare Mason, ma almeno a me puoi dirlo."

I suoi occhi provano a trasmettermi la dolcezza e la tranquillità più assoluta, e per un attimo ci riescono, ma la sola possibilità di incasinare tutti con i miei problemi, mi obbliga a tacere.
Non posso essere un peso e non posso creare malumori in squadra.

Io so che Christian non ne farebbe parola con Mason, ma se il mio migliore amico venisse malauguratamente a saperlo, so per certo che tra lui e il portiere si creerebbe una discussione. E non posso permetterlo.

L'unica cosa che mi resta da fare è parlare seriamente con Kepa e fargli capire che deve smetterla di comportarsi in questo modo. Di importunare i nostri amici per chissà quale stupido motivo, deve capire che non può mettere bocca nella mia vita dal momento in cui mi ha voltato le spalle e ha deciso che tra noi poteva finire tutto così come se non fossimo stati nulla, come se non ci fossimo amati. Non dopo mesi così poi, sarebbe ipocrita. E io ho bisogno di pace per tornare alla normalità e per riprendere in mano la mia vita.

"Te ne parlerò, Puli. Non oggi però, mi fa bene la tua vicinanza a prescindere da tutto, perciò grazie." Gli sorrido sincera e lui scuote la testa, per poi stringermi forte.
Per un attimo mi irrigidisco per il contatto stretto e improvviso con lui, ma poi i miei muscoli si rilassano e io mi lascio confortare dalla sensazione di sicurezza che è in grado di trasmettermi.

Better Now||Christian PulisicUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum