Capitolo 25

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"H-harry-.." fu tutto ciò che riuscì a dire Severus per poi chiudere gli occhi.
"Oddio. Che succede qui?" Si allarmò Poppy.
Severus fu trasferito in infermeria dove venne sottoposto da Poppy a esami e cure.
Quando uscì Harry le chiese: "allora madame Chips, come sta Severus?"
"Purtroppo devo dirti che mentalmente Severus sta crollando mentalmente e questo gli sta portando problemi anche fisici. Sai che tipo di trauma ha subito?"
Harry arrossì e si guardò le mani
"Vorrei dirglielo, ma non posso. Severus se ne vergogna tantissimo e non voglio creargli problemi più di quelli che ha" disse
Poppy annui "potete entrare è cosciente. Ma non fate baccano. Deve riposare"
Harry si precipitò dentro e si avvicinò a Severus.
"Amore mio"
"Harry, piccolo" disse Severus con voce debole e flebile.
"Sono qui amore, sono qui. Stanno arrivando anche Alex e la piccola"
"La mia piccola… la nostra bambina"
"Sì. Sì amore. La nostra bambina. La nostra bellissima bimba" Harry aveva gli occhi lucidi e stringeva la mano di Severus come se questo lo salvasse. Come se fosse un modo per tenerlo legato a lui per sempre e non lasciarlo andare.
"Harry? Che succede? Stai tremando!" Sussurrò Severus
"I-io … mi dispiace. Mi dispiace tanto. Avrei dovuto fermarti e non lasciarti continuare. Non avrei dovuto farti pressioni. È colpa mia"
"Ehi! Guardami. Io penso che la colpa sia la mia. Tutti mi dicono che la colpa è di Voldemort. Ma se c'è una cosa di cui sono certo al 100% è che la colpa non è la tua. Capito piccolo? Non tua!"
"Ti amo Severus"
"Anche io ti amo"
In quell'istante Alexander precipitò con la sua sorellina nella stanza.
"PAPÀ!" gridò terrorizzato
"Alex! Tranquillo, sta meglio ora" lo tranquillizzò Harry.
Lì Severus vide un cambiamento nel suo piccolo amore.
5 secondi prima era in lacrime distrutto e ora ,che erano  entrati i ragazzi, si era ricoperto di autorevolezza e istinto protettivo. Un padre in tutto e per tutto. Lì si rese conto che Harry aveva sempre fatto così. Davanti agli altri nascondere il proprio dolore per pensare a quello altrui.
"Non preoccuparti figliolo. Sto bene" disse debolmente Severus
Harry prese in braccio Cloe, tornò a sedersi accanto a Severus e iniziò a cullarla.
"Andante" li pregò Severus "andate nei miei appartamenti e riposate. Domani starò già meglio"
"Dimenticati che io mi muova di qui. Anche perché poi non hai decisamente la forza per impormelo. Io resto qui amore" rispose Harry
"Anche io. Restiamo con te papà" aggiunse Alexander e si sedette all'alta sedia.
"Harry!" Lo chiamo Severus
"Si amore?"
Severus esitò
"Che succede?" Chiese Harry
"Tu sei sicuro?" Chiese Severus
Harry intese al volo a cosa si riferisse e annui
"Noi due. Insieme. Per sempre."
Severus annuì e poi crollò stanco dal sonno.
Anche Alex ed Harry si addentrarono poco dopo. Polly tramutò le sedie in lettini per farli stare comodi. Avrebbe anche detto loro di andarsene, ma silente l'aveva fermata dicendogli: "non credo che sia una buona idea cara la mia Poppy. Harry non si schioderà di qui neanche sotto cruciatus e Alex anche. Lasciali stare. Lo sai che con i Grifondoro e serpeverde è sempre meglio non discutere " e se ne andò con una risatina.
Poppy seguì il suo consiglio e non li disturbò.
La mattina seguente Harry si alzò svegliato dai rumori che la McGranitt, Lucius, Draco, Hermione e Ron avevano provocato entrando.
"Come sta?" Chiese la professoressa
"Stabile. Ma ha bisogno di riposo e ….di cure" disse Harry
"Perché? Che succede Harry?" Chiese Ron
"Il problema di Severus non è fisico. È mentale. Causato da un trauma passato" Harry guardò Lucius.
L'uomo dai lunghi capelli biondi intuì e gli vennero gli occhi lucidi.
"Papà?" Chiese Draco "che succede? Di cosa parla?"
"Vedi Draco" iniziò Lucius "il tuo padrino ha sofferto pene che in pochi riuscirebbero a superare. Ho fatto del male in passato, ma quello che è successo a lui non lo augurerei al mio peggior nemico "
"Oh mio dio" disse Hermione "povero professor Piton "
Severus voltò la testa svegliandosi"non sia tanta pena per me signorina Granger. Starò bene" disse
Hermione sorrise "Sì, lo sappiamo"
"Cosa accadrà ora?" Chiese Ron "come possiamo aiutarlo?"
Severus sospirò a fatica.
"C'è solo una persona che può aiutarmi" e guardò Harry
Harry annuì e tirò su con il naso.
Da quel momento in poi sarebbe stato tutto molto più difficile.
La sfida che li attendeva sarebbe stata la più dura e importante che Severus avrebbe mai affrontato.
Quando li lasciarono soli Harry si mostrò pensieroso.
"Qualcosa non va piccolo?" Chiese Severus
"Sarà … complicato " sospirò Harry
"Lo so"
"Ho un po' di paura. Non so se posso…"
"Non sai se … puoi?"
"Il piano è abituarti a ciò di cui hai paura. Abituarti al fatto che lui non può più farti del male. Che se io lo faccio non ti farò del male. Però ho paura. E non so se avrò il coraggio di fare qualcosa che ti spaventa così tanto. Quando mi hai guardato in quel modo, la prima volta che sei scappato via da me… il terrore che ho visto nei tuoi occhi… non lo scorderò mai"
Severus annuì "per questo ti ho detto di prendere una pausa da me e da noi. Sapevo avresti avuto questi dubbi"
Harry non disse nulla. Si limitò a sospirare e a guardare fuori dalla  finestra.
"Sei ancora in tempo per tirarti indietro" disse improvvisamente Severus
"Come?"
"Se vuoi … se hai capito non non vuoi farlo e che è un peso troppo grande, una responsabilità che non ti senti di prendere … puoi tirarti indietro. Puoi ancora lasciarmi."
"Perché mi dici questo adesso?" Chiese confuso Harry
"Perché quando c'era quel mostro nessuno ti ha mai chiesto se volevi combattere. Ti hanno messo la bacchetta in mano e lanciato sul campo senza consultarti. Io non sono come gli altri. Ti rispetto e ti amo. È questo il motivo per cui te lo dico" 
La risposta del maggiore spiazzò il giovane mago.
Provo a dire qualcosa ma Severus continuò:
"Senza contare che tu hai la scuola da continuare. E abbiamo anche una figlia di cui prenderci cura. Non so quanto tempo mi ci vorrà… E tu giustamente potresti avere priorità diverse."
"Siamo una famiglia, Severus."
"Si ma a quale prezzo? Se il prezzo da pagare per la mia "guarigione" è che tu trascuri la scuola e la nostra bambina mandando a monte un futuro solido e sereno. Preferisco non guarire"
Harry fece un respiro profondo e si avvalse di tutta la sua autorevolezza.
"Adesso devi pensare a riprenderti. Quando Poppy mi dirà che sei in salute e in forma affronteremo questo discorso. Fino ad allora, non parliamone "
Poi si sedette di nuovo sulla sedia con sua figlia in braccio.

Un Altro Cuore Where stories live. Discover now