Capitolo 5

487 33 2
                                    

Pov's Harry

Ma che cazzo!
Come ho fatto a passare da:  difendere il mio compagno, a: finire in punizione!
È assurdo!
È assurdo che sia stato proprio Severus a punirmi!
Severus...
Ha bisogno di aiuto, ma non so che aiuto dargli se non si confida con me.
Non so quello che gli è successo, e perché si sua spaventata tanto, ma quel terrore nei suoi occhi è qualcosa che non avevo mai visto in tutta la mia vita. Solo una volta lo vidi, proprio da lui.
Eravamo ad una riunione dell'ordine e Voldemort lo chiamò a raccolta. Uso la telepatia oltre al marchio.
In quell'occasione, Severus guardò il preside terrorizzato.
Mi ricordo che Silente con sguardo triste e affranto lo lasciò andare.
Quello che è successo è successo a causa di Voldemort, ne sono certo.
E se qualcuno poteva rispondermi su quello che ha Severus, quello sì certo è il professor silente.
Nel pomeriggio andai nei suo ufficio.
Prima di entrare bussai.
"Avanti" sentii dire
"Preside ... Sono io, Harry!"
"Oh Harry, ragazzo mio, entra entra..caramella a Limone?" Mi offri e io gentilmente rifiutai.
"Cosa ti porta qui ragazzo?" Chiese
"Severus, signore"
"Harry qui non puoi chiamarlo Severus, devi chiamarlo Professor Piton" puntualizzò "comunque non so cosa vuoi sapere sul Professor Piton" con le ultime parole ben marcate.
"Vorrei sapere quello che gli accade"
"Non credo di dover essere io Harry a doverne parlare. È una cosa del professor Piton e non ho nessuna autorizzazione a divulgarla" rispose silente
"Ma seve- Il professor Piton, non me ne parlerà mai. Io ho bisogno di sapere per aiutarlo." Ribattei
Silente mi guardò per il secondo poi annui
"Voldemort" iniziò "era un grande vile vigliacco mostro. Ha approfittato di lui in maniera che neanche ti immagini."
"Intendete..."
"Sì, stupro"
"Oh sabato Godric"
"Da allora Severus è andato sempre con molte persone, pur di convincersi che era lui a sceglierlo. Andava con le persone occasionalmente anche prima ma dopo Voldemort ha iniziato ad essere giornaliero."
"Ed è per questo motivo che ha paura di essere toccato da me... Perché io somiglio a  Voldemort..."
Silente annui e mi congedò.
Non seguii le lezioni del pomeriggio. Mi rinchiusi nella mia camera a guardare il soffitto del baldacchino e ripensavo a quello che avevo scoperto. Severus. .. il mio povero Severus.
Non gli avrei mai detto che provavo compassione e pena per lui. Sì sarebbe arrabbiato enormemente e adesso non era il caso.
Non andai neanche a cena, nonostante i solleciti di Ron, non avevo fame.
Aspettai l'ora della punizione e mi diressi nei sotterranei.
Bussai senza paura.
"Avanti" disse la voce di Severus
Entrai e chiusi la porta dietro di me.
"Lo so" dissi solamente
"Cosa sai?"
"Quello che ti ha fatto Voldemort e come ti sei comportato dopo"
Lo vidi irrigidirsi e il suo sguardo diventare duro.
"Come lo sai?"
"Ho i miei metodi"
"Non ne voglio parlare" adesso straparlava "sei qui per la punizione, non per il mio passato. La punizione sai in cosa consiste. Non so che idee tu abbia ma e meglio se inizi. Dopo-"
"IO NON SONO VOLDEMORT" urlai e lui non mi guardò neanche. "Non sono lui e non ti farò del male"
Continuava a non guardarmi "lo so che hai paura, e che vorresti scappare. Ma io posso aiutarti. Non dare la possibilità a Voldemort di vivere ancora nella tua mente. Non dare la possibilità a mia madre di portarti via da me."
Lui scattò e alzò la testa. In tutto questo caos probabilmente il problema *Lily* era stato dimenticato da lui.
Mi avvicinai e lo guardai prima di toccarlo. Volevo il suo permesso.
Lui mi guardò e annui.
Io mi catapultai e lo abbracciai forte.
"Non ti chiederò più di averti. Lo prometto"

Un Altro Cuore Место, где живут истории. Откройте их для себя