CAPITOLO QUINDICI

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 Una volta uscita dall'ufficio, provo a chiamare Bradley, ma parte subito la segreteria: "Il cliente da lei selezionato non è al momento raggiungibile..."

Opto quindi per lasciargli un messaggio vocale: appena puoi, chiamami. È urgente!

Nelle ore successive non ricevo nessuna risposta e il suo cellulare è ancora spento.

All'ora di chiusura, raggiungo la vasca di Shira, dove mi siedo sul bordo con i piedi in acqua. L'animale si avvicina, aprendo la bocca aspettando la sua dose di pesce.

Scherzo con lei:

«Lo sai che sei una mangiona?»

Una voce proveniente dal corridoio mi fa sussultare. Ero certa che tutti se ne fossero andati, almeno che non fosse... Bradley... ma invece: «Julia?»

Scoppia a ridere.

«Sì, sono io. Sembri che tu abbia visto un fantasma, dovresti vedere la tua faccia!»

Appena si accorge che sto dando da mangiare a Shira, spalanca gli occhi.

«Alice! Lo sai che mamma e nonna non vogliono che ci avviciniamo a lei?»

«E chi dice che devono venirne a conoscenza?»

Ribatto, con un sorriso complice.

Julia incrocia le braccia sul petto.

«Mi stai dicendo che non devo raccontare nulla a mamma?»

«Ogni tanto sei intelligente».

Scherzo.

Lei mi fa la linguaccia e poi mi svela il motivo per cui è ancora lì:

«Stasera dobbiamo tornare a casa a piedi. Mamma passa la serata con un'amica».

Osserva Shira.

«È così tranquilla. Di solito, da quello che racconta mamma, è sempre agitata».

«Le hai dato qualche sonnifero?»

continua, con un sorriso malizioso, osservando la calma insolita di Shira.  

ShiraWhere stories live. Discover now