40. Autocontrollo.

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"Harry!"

"Devi smetterla di darle fastidio!" Sbottai stringendo i pugni, fermandomi proprio davanti a lui.

Come mi aspettavo, sorrise.

"Di chi parli? Sai com'è...ne ho puntate tante", rise seguito da Drake.

"Sai bene di chi parlo e non mi piace ripetere le cose più volte, Tomàs, quindi obbedisci!"

"Obbedire? A te? Per cosa?"

"Non avvicinarti più a lei, hai capito?" Lo presi per il colletto della maglia, evitando i richiami dei ragazzi.

"Sei così ridicolo, Styles! E' stata quella rompiscatole a raccontarti dell'accaduto?"

Fu un attimo, la rabbia mi offuscò la mente e la vista, lo presi a pugni letteralmente.

I ragazzi urlavano tentando di dividerci, ma non mi importava, avevo solo un grosso bisogno di fargli del male e di fargli capire che avrebbe dovuto iniziare a darmi ascolto.

La mia vista su offuscò completamente, in un attimo dimenticai chi fossi, dimenticai mio padre, Yanina, nella mia testa c'era solo l'urgente desiderio di farlo a pezzi.

"Adesso basta!" Qualcuno mi strattonò malamente e quando mi allontanai non mi sorpresi nel vedere Tomàs ricoperto di sangue in volto.

"Stai esagerando!" Era Sean e mentalmente lo ringraziai per quel gesto, non avrei saputo fin dove mi sarei spinto.

Una volta cominciato era difficile fermarmi.

"Che sta succedendo qui?" Arrivò mio padre, il quale prese a guardare male me e di conseguenza lui.

"Harry, nel mio...-"

"Va a quel paese tu e il tuo ufficio!" Sbottai stringendo i pugni sporchi di sangue, camminando verso gli spogliatoi, ignorando anche i suoi richiami.

Mi spogliai gettandomi sotto la doccia, lasciando che l'acqua scorresse su tutto il mio corpo incessantemente, come per farmi scivolare via tutti quei pensieri malsani.

Avrei dovuto fare un piccolo lavoro su me stesso, avrei dovuto imparare ad avere più autocontrollo, di questa cosa me ne rendevo conto eccome.

Nonostante volessi fargli davvero del male e Tomàs non mi stesse a genio, non potevo perdere il controllo in determinate situazioni, non io.

Mi rivestii velocemente trovando mio padre fuori la porta, il quale mi attendeva impaziente.

"Posso...-"

"No!" Lo interruppi, avevo già fatto un discorso con me stesso da solo, non avevo bisogno anche dei suoi rimproveri.

"Fallo per Yanina, cosa dovrò dirle quando vedrà Tomàs in quelle condizioni?"

"Che deve insegnare a suo figlio ad usare le buone maniere con le altre persone", risposi tentando di divincolarmi dai suoi discorsi, ma con una mano mi poggiò al muro, costringendomi ad ascoltarlo.

"Che non capiti più, Harry. Se non vuoi finire in mano ai..-"

"Così facendo non mi insegneresti nulla, ma perderesti solo la mia fiducia."

"Io non so più che fare, Harry. Non riesco a capire come fare per far entrare qualcosa in quella tua testa dura."

Sbuffai evitando il suo sguardo.

"Per una ragazza."

"Lei non c'entra niente!" Sbottai.

"E allora perché scatti in questo modo non appena si parla di lei?"

Neurotic 2 Begins (One direction, Zayn Malik, Harry Styles)Where stories live. Discover now