Neurotic 2 Begins (One direction, Zayn Malik, Harry Styles)

8. Rabbia.

"Cosa sta facendo?" Domandò mia madre. "Perché ha fermato il video?"

"Sta parlando con qualcuno", notò l'agente Smith, "E quel qualcuno è furbo, sa che le nostre telecamere riprendono fino a quel punto, così non è stato inquadrato."

Continuavo a guardare quelle immagini sentendo un brivido corrermi dietro la schiena.

Sembrava arrabbiato, sembrava che stesse urlando, poi ecco che fece un passo avanti e qualcuno comparve da dietro di lui, colpendolo.

Mia madre scoppiò in lacrime nuovamente nell'osservare quelle immagini, il mio cuore invece si spezzò.

"Sono loro, sono i sicari che stanno agendo in città, i passamontagna sono quelli, è stato rapito."

"Rose...Rose!" Mia madre si accasciò per terra priva di sensi.

Harry's POV

Sbuffai all'ennesima lenta giornata passata lì dentro, ormai stavo perdendo la testa.

Ero sdraiato con la schiena contro il muro quando qualcosa mi pizzicò il fondoschiena, era un'asticella di ferro.

La raccolsi e un'idea si parò nella mia mente cominciando a scrivere qualcosa su quel muro.

"Cosa stai facendo?" Una voce mi fece sobbalzare.

"Fammi uscire da qui!" Sbottai contro Louis che ancora una volta era venuto a portarmi il pranzo.

"Non dipende da me, adesso sta calmo, o non uscirai mai da questa cella."

"Se voleva me perché mi tiene rinchiuso qui da una settimana?"

"Lo fa con tutti, con te un po' di più visto il tuo carattere. Deve potersi fidare di te e tu di noi."

"Io non mi fido dei criminali."

"Lo so, all'inizio è stata dura anche per me, ma poi ci fai l'abitudine."

"Come posso farci l'abitudine?"

Louis si avvicinò alla cella, cosa che feci anch'io.

"Non ti sei mai sentito arrabbiato col mondo intero? Provato quella rabbia che ti disintegra all'interno, senza poterla mai sfogare in qualche modo?" Sussurrò, io annuii. "Quella voglia di cambiare qualcosa ma sapere di esser troppo piccolo e insignificante per poterlo fare? Qui tutto questo è possibile, la rabbia trova uno sfogo e...le cose cambiano davvero quando vogliamo."

Lo osservai sorpreso, sembrava serio.

"So che può sembrarti folle, è un cambiamento psicologico che può cambiarti la vita."

"Puoi essere arrabbiato quanto ti pare, puoi far avvenire qualsiasi cambiamento, ma io non faccio del male alle donne, questa è una cosa che non mi perdonerei...-"

"Noi non facciamo del male alle donne, è Josh che è un po' fuori controllo ultimamente."

"Chi diavolo è Josh?"

"Un membro della nostra squadra. E' diventato troppo violento, non rispetta più le regole, Carlyle sta pensando di farlo fuori e ci voleva un sostituto. Se ti dai una chance, non moriranno più persone innocenti."

"E io dovrei crederti?"

"Puoi chiedere a chi vuoi, ti faranno tutti il suo nome", alzò le spalle.

"Voglio parlare con questo bastardo", lo fermai.

"Tu non parlerai con nessuno, solo con Carlyle, datti una possibilità, dacci una possibilità", detto ciò sparì da qualche parte.