Neurotic 2 Begins (One direction, Zayn Malik, Harry Styles)

10. Proibito.

"E lei chi diavolo è?" Domandò Carlyle.

"Se ci fosse stato Josh l'avrebbe ammazzata, ma nessuno di noi ha avuto il coraggio, ci stava spiando, ha sentito i nostri nomi e visto le nostre facce, non abbiamo potuto fare altro."

"E avete avuto la brillante idea di portarla qui?"

"Non sapevamo che fare, credevamo che..-"

"Credevate male, niente ostaggi qui dentro!" Si arrabbiò.

"Perché?" Chiesi io. "Ci sono tante celle di là, potrebbe stare lì."

"Harry non mi sembra...-"

"Tu sei Harry?" Domandò spaventata. "Il...il ragazzo scomparso?"

"Sì, sono io", le porsi una mano che non poté stringere a causa dei due ragazzi che le tenevano le braccia, così la ritirai sentendomi abbastanza stupido.

"E va bene, portatela di là", ordinò Carlyle.

"Cosa avremmo dovuto fare?"

"Adesso dobbiamo anche prenderci cura di lei, Louis? Abbiamo del lavoro da svolgere, non possiamo pensare anche a questo."

"Gli ostaggi sono utili per convincere le persone ad obbedirti", commentai totalmente a caso, mio padre mi guardò pensieroso.

"Non è una cattiva idea", rispose.

"Ma non dovete torcerle un capello. Adesso vado da lei, era spaventata."

"Fa in fretta, ho tante cose da mostrarti."

"Mettiamola qui", sentii qualcuno mormorare.

"Lasciatemi! Vi prego!" Continuava ad urlare.

"Lasciate, faccio io, andate", li avvisai.

"E tu chi sei?" Domandò con aria di superiorità, lo avevo già visto.

"Il nuovo membro della squadra, quindi da adesso farai bene a comportarti un po' meglio con me", pronunciai parandomi davanti al suo viso.

"Io sono Drake", mi interruppe l'altro. "Questo coglione è Tomàs."

"Piacere mio, Tomàs", pronunciai scandendo bene le parole. "Io sono Harry."

Mi guardò male, poi andarono via.

"Stai bene?" Le chiesi, era terrorizzata.

"Dove sono? Cos'è tutto questo? Fatemi uscire."

"Sta calma, come ti chiami?"

"Sierra", rispose. "Ma tu sei...davvero uno di loro? Al telegiornale hanno detto..-"

"Mi hanno appena reclutato, non...-"

"Tu non sei come loro, che cosa stai facendo?"

"E' una lunga storia, per conoscerla tutta ci sono voluti più di venti giorni", risi, mettendola a suo agio.

"Devo tornare a casa, i miei genitori..-"

"Lo so, anch'io ho dovuto abbandonare qualcuno, ma adesso devi restare qui."

"Perché? Io non vi conosco, non dirò nulla, promesso."

"E' rischioso, ma se resti qui e ti comporterai bene, vedrai che non ti accadrà nulla."

"Hanno parlato di un certo Josh, lui mi ucciderà?"

"Non ti accadrà nulla, puoi stare tranquilla."

"Tu sei così gentile, perché sei qui?" Mi sussurrò poggiandomi una mano sul viso.