19. Chi tiene il conto?

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Quando finalmente fui fuori da quella sala infernale tirai un enorme sospiro di sollievo.

Mi guardai intorno, ero solo.

Mi incamminai verso il bagno, avevo bisogno d'aria, di osservare qualsiasi altra cosa che non fossero quei due baciarsi sotto i miei occhi.

Cominciava a diventare fastidiosa quella situazione e la realtà era che non ci potevo far nulla.

Jade teneva molto a loro, a farsi nuovi amici, anch'io avevo legato molto, ma quel piccolo particolare mi rendeva le giornate instabili.

Così come era instabile il mio desiderio di saltare addosso a quello lì, visti i suoi comportamenti da duro.

Mi poggiai al muro con le braccia incrociate al petto, rimproverando me stesso per perdere dei minuti importanti di un film che adoravo, solo per colpa loro.

"Non devi farti influenzare", pensai.

"Hei! Che ci fai qui?" Sentii una voce in lontananza, sembrava quella di Ellis ma in quelle circostanze sembrava impossibile.

E invece voltandomi mi accorsi che fosse davvero lei, spalancai gli occhi, mi aveva colto alla sprovvista.

"Quel genere di film non mi piace per niente", fu la prima scusa che mi venne in mente.

"Siamo in due, non capisco cosa ci trovino di così interessante", sbuffò appoggiandosi al muro accanto a me.

"Gli effetti speciali sono scarsi e la storia non è da meno", continuai a dare le mie spiegazioni, sperando di risultare credibile, poi la guardai e sul suo volto era stampato un sorriso. "Cosa c'è?"

"Vorrei tanto imbucarmi in questa sala", mi indicò una porta con una locandina proprio sul davanti.

"Ti piace l'horror?"

"Molto, anche se poi diventa complicato dormire la notte", disse ed io risi, immaginando la scena di lei sommersa dalle coperte per la paura.

"Zayn scusa per prima, se ti ho risposto..-"

"Non devi scusarti, Ellis. E' tutto apposto."

"Certe volte i suoi sguardi sono peggio di un horror."

"Immagino ne discuterete a casa", solo immaginarlo mi provocò una fitta rabbia, perché doveva lasciare che una persona la trattasse in quel modo?

Comprendo l'amore, ma l'amore malato era ben diverso e lei non se ne rendeva conto.

"Non farmici pensare", sbuffò ed io mi trattenni dal farle una ramanzina sul suo ragazzo.

"Be' io comunque rientro, che fai vieni?" E la cosa più giusta da fare mi sembrò andarmene.

"Preferisco imbucarmi in un'altra sala, grazie!"

Sorrisi a quella frase e cominciai a camminare verso la nostra sala, quando fui quasi lì fuori, la porta si aprì e Jace uscì con un volto alquanto incazzato.

Non lo calcolai di striscio, mi superò camminando velocemente dietro di me, immaginavo dove potesse andare e a giudicare dal suo volto compresi sarei dovuto intervenire subito, così mi fermai, aspettando il momento giusto per agire.

"Ho sorvolato sul fatto che passi metà del tuo tempo con lui, ho sorvolato sul fatto che siete arrivati qui insieme, ma adesso...adesso è imbarazzante!" Udii e lentamente feci qualche passo verso di loro, continuando ad essere voltato di spalle.

"Jace lasciami", quella frase mi fece voltare di scatto, era lì mentre le stringeva un braccio con forza, e così allungai il passo, davvero alterato.

"Non devi sapere niente, non è successo niente! Adesso lasciami, per favore!" Continuava lei.

Neurotic 2 Begins (One direction, Zayn Malik, Harry Styles)Where stories live. Discover now