Neurotic 2 Begins (One direction, Zayn Malik, Harry Styles)

31. Non è ancora finita.

"Cos'è successo?" Balzai in piedi camminando verso di lui, sospirò mostrandomi l'ipad e indicandomi di sedermi.

"Non capisco, si sta prendendo gioco di noi", commentò poggiandolo sul tavolo e aprendo un link, era un articolo di giornale, l'ennesimo.

"Questo l'abbiamo già letto, John Carter ucciso in una rapina nel Michigan, è una cazzata ed è vecchio, è di un mese fa", spiegai confuso.

"Leggi bene, diamine!"

Scossi la testa spalancando gli occhi a quelle parole.

L'imprenditore John Carter coinvolto in un incidente d'auto, 4 deceduti.

C'era tutto, anche le foto di quell'auto, che corrispondeva all'auto su cui era salito la sera precedente.

"E' una cazzata", sbottai scuotendo la testa. "Non può essere vero, John è vivo e tutti noi l'abbiamo visto."

"Quest'articolo è di ieri sera, o meglio, questa mattina presto", commentò.

"Non può essere."

"Beh l'auto è quella", enunciò Sean ingrandendo l'immagine. "Questa è l'auto su cui è salito ieri, prima di andare via, forse...-"

"E' assurdo! Sono anni che fa uscire articoli per farci credere che sia morto! E' l'ennesima bugia, per farci smettere!" Le mie stesse parole mi provocarono tanta rabbia.

"Si sta prendendo gioco di noi, anch'io credo non sia davvero morto, forse il vostro incontro ieri gli ha fatto riguardare le spalle."

"Molte cose coincidono però", notò Louis continuando a leggere quell'articolo.

"Basta, spegni questo ipad! Quante volte è morto in un anno?"

"Forse questa volta lo è davvero!"

"E' quello che vuole farci credere, ma noi non siamo così stupidi!" Continuai guardandoli uno per uno, non mi sembravano molto convinti e d'accordo con me.

"Harry, smettila", mi richiamò Yanina, guardai mio padre, anche lui silenzioso.

"Perfetto, mi fa davvero piacere far parte di una squadra di idioti!"

Zayn's POV

"Dov'è Jade?" Mi chiese Ellis seduta proprio sulle mie gambe.

Era una bella giornata, eravamo tutti al Wayne's, un classico pomeriggio di relax dopo le lezioni infinite dell'università.

"A casa a studiare. Tra tre giorni ha un esame, non esce più, non la sento da quando siamo tornati dalla spa."

"Ah la spa, quanto vorrei tornarci", rispose sorridente, poggiò una mano sulla mia spalla appoggiandosi a me, mi guardò ed io ricambiai quel sorriso.

Ma durò poco, alle sue spalle, in lontananza, intravidi Jace.

La mia espressione mutò improvvisamente, ed anche la sua nel vederci in quella posizione.

Giurai a me stesso di restare calmo, ma se solo avesse fatto un altro passo verso di noi, mi sarei fatto sentire eccome.

"Propongo un altro viaggio", commentò Eithan, facendo distogliere quel contatto visivo.

Ellis fece per girarsi verso di lui, ma la fermai riportandole la testa nella mia direzione, per evitare che potesse rivedere il suo ex.

"Cosa c'è?" Chiese dubbiosa in seguito al mio gesto.

"Ellis vorrebbe andare a Parigi", spalancò di poco la bocca alla mia affermazione.

"Davvero?" Chiese Chad. "E' un tantino lontano."