22| Come ricucire due cuori

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abbraccio
/ab·bràc·cio/
Dimostrazione d'affetto consistente nell'accogliere o nell'attrarre l'altra
persona fra le proprie braccia.

abbraccio/ab·bràc·cio/Dimostrazione d'affetto consistente nell'accogliere o nell'attrarre l'altra persona fra le proprie braccia

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                            𝙰𝚒𝚕𝚒𝚜 𝙼𝚌𝙳𝚊𝚟𝚒𝚜

Udii Damien avvicinarsi ed il calore che emetteva la sua pelle si espanse sulla mia riscaldandola.

Lo sentii fermarsi a qualche centimetro dal mio corpo.

Ero stata forse troppo avventata a portare avanti una richiesta del genere a Damien? Probabilmente sì. In condizioni normali non lo avrei sicuramente mai fatto...ma il mio cuore tremava come le foglie mosse brutalmente dal temporale. Stavo male. Tanto male, e lui si era presentato lì in un momento sbagliato ma nella tempistica giusta.

Gli stavo dando le spalle, ma la sua titubanza nell'avvicinarsi a me mi fece voltare nella sua direzione per accertarmi che non mi stesse deridendo o avesse intenzione di alzarsi.

Lo trovai con lo sguardo corrucciato e le mani a mezz'aria. Come se non sapesse bene come muoversi; un cucciolo di pantera che osservava il paesaggio pluviale per la prima volta.

Sorrisi e feci uscire dalle labbra la prima frase a cui associai il suo esitante modo di fare, «Damien...» il mio sorriso s'ingrandì per i suoi gesti impacciati, «Hai mai dormito con una ragazza?»

Protese la mano fino a superare il mio corpo ed un sonoro buffetto sul culo mi arrivó fulmineo facendomi quasi spalancare la bocca, dovevo aver oltraggiato il suo ego con la mia domanda.

«Sai com'é, io di solito ci scopo sui letti insieme alle ragazze McDavis, non ci dormo.» asserì scoccando rudemente la lingua nel palato e rigirandosi nel letto non sapendo bene dove mettere le mani.

Risi piano facendolo meccanicamente irritare, «Non è che non ho mai dormito con una ragazza, piccola stronza che non sei altro, sto solo cercando la posizione giusta per evitare di farti sentire il mio cazzo sullo stomaco.» sorrise premuroso.

Si avvicinó di più e provó a cingermi la vita con le mani in una presa possente ma ricca di disagio e scomoda. Ci guardavano negli occhi e l'imbarazzo mescolato al tempestoso silenzio dei nostri volti vicini poggiati sui cuscini mi fece scoppiare a ridere, «Mi giro perché non riesco ad addormentarmi con la tua faccia davanti.» proruppi prima di spostarmi e dargli la schiena costringendolo a staccare le mani dai miei fianchi.

«Una sana visione celestiale di me dovrebbe solo renderti il sonno più piacevole.» ammise fiero lui facendomi scuotere la testa.

Mi allungai stiracchiandomi per spengere la lampada sul comodino e la maglia che indossavo s'incastró fra il materasso strusciando sul letto, alzandosi dalle mie gambe fino ad arrivarmi sopra la vita.

Sentii il corpo di Damien staccarsi completamente dal mio ed indietreggiare di un poco.

«Ma porca di quella puttana.» sentii grugnire Landway dietro di me.

The Rose sensationWhere stories live. Discover now