4| Mancata attività fisica

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tachipnea
/ta·chi·pnè·a/
Respirazione accelerata.

                             𝙰𝚒𝚕𝚒𝚜  𝙼𝚌𝙳𝚊𝚟𝚒𝚜

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                             𝙰𝚒𝚕𝚒𝚜 𝙼𝚌𝙳𝚊𝚟𝚒𝚜

Il respiro stava accelerando nonostante le mie futili intenzioni di regolarlo, la sua inaspettata presenza e la mia ricerca di Rais avevano messo a repentaglio il corso regolare dei miei battiti cardiaci.

«Oh no tranquillo so dove andare, stavo giusto per tornare di sotto, hai visto per caso Raissa? L'ultima volta stava parlando con Travis.» Gli chiesi fingendo una calma che non possedevo.

Riflettendoci peró, era meglio chiudere il prima possibile la conversazione visto che per stasera sarebbe bastata la figura indecente dell'essere stata beccata nel guardare le sue amiche baciarsi. La mia intenzione era quindi quella di non ripetere in alcun modo simili situazioni di disagio.

«Io, l'ultima volta che ho visto te, era quindici minuti fa. Ed eri alquanto interessata alla scena di Victoria e Chloe o sbaglio?»

Non aveva risposto alla mia domanda, aveva volto il discorso verso l'esatto argomento che non volevo tirasse fuori.

«Raissa.» sostenni il suo sguardo ignorando le sue precedenti frasi, «L'hai vista?»

«Rispondi alla mia domanda prima.» continuó risoluto.

«Ti ho fatto una domanda per prima. È maleducazione rispondere ad una domanda con un'altra.»

«Risponderò quando ammetterai che ti eri persa in questo piano, allora.» Sorrise a quel punto lui, incrociando le braccia al petto.

Impossibile conversare senza volgere tutto in una sfida. Stava cambiando l'argomento principale della conversazione, di nuovo, sempre intenzionato ad aggirare le mie domande.

Avrei potuto ammettere che mi ero persa e che avevo un senso dell'orientamento sottosviluppato? Sì. L'avrei fatto? No.

Il nostro rapporto era così. Colmo di parole non dette. Frasi sconnesse e discorsi che sfociavano sempre in un litigio basato sul niente. Damien voleva avere ragione, sempre e comunque. Non rispondeva alle mie domande solo perché riteneva più importanti le sue.

Bambino.

Mi irritava il sistema nervoso. Sia quello centrale che quello periferico.

«Non confermo supposizioni false.» Risposi.

«Quindi girovagavi per questo piano da dieci minuti per il semplice gusto di farlo?»

«Mi piace camminare.»

«Non si direbbe da come ansimi dopo aver camminato per qualche minuto.»

Possibile che avesse sempre una replica efficiente per controbattere ogni mia proposizione?

The Rose sensationWhere stories live. Discover now