10| Scacco matto

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                piedistallo
/pie·di·stàl·lo/
Struttura avente funzione di sostegno e di base, oppure posizione di particolare considerazione, favore o privilegio.

                piedistallo/pie·di·stàl·lo/Struttura avente funzione di sostegno e di base, oppure posizione di particolare considerazione, favore o privilegio

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                             𝙰𝚒𝚕𝚒𝚜 𝙼𝚌𝙳𝚊𝚟𝚒𝚜

Chiusi gli occhi unendo le ciglia inferiori a quelle superiori in una morsa ed incamerai un grande respiro.

Il breve flusso di eccitazione era passato e potevo dar libero sfogo alla mia aggressività di nuovo.

Era nel suo carattere dire frasi del genere, e la capacità che avevo io di tirargliele fuori era repentina. Eravamo passati dall'offenderci giocosamente alla goliardia sessuale, e non potevo di certo lamentarmi visto che ero stata proprio io ad aprire le danze a quella lotta discorsiva erotica dandogli corda su Thomas qualche settimana prima.

Guardai la porta semiaperta ed immaginai la sua stanza ricca di trofei di nuoto, scatole di preservativi e lubrificanti sparsi un po' ovunque: la classica camera del cattivo ragazzo che si legge nei libri.

Quando entrai però, rimasi stupita nel vederla come una comune camera da letto di un uomo adulto. Un grande letto matrimoniale blu navy ed una scrivania colma di libri minuziosamente in ordine cromatico, erano due dei pochi elementi che spiccavano in quelle quattro mura bianche.

Volsi lo sguardo verso sinistra e notai una serie di medaglie dorate, argentate e bronzee fasciare la parete sopra al letto come una cascata di pietre preziose. Ne seguii la rotta arrivando al piccolo e storto comodino in legno.

Mi avvicinai cautamente quando vi scorsi una foto che intuii fosse di famiglia. Una cornice che non veniva pulita da troppo tempo era teatro di una foto ritraente tre volti sorridenti.

La figura di un Damien versione cinquantenne la associai subito a suo padre, avevano lo stesso taglio degli occhi; entrambi con due iridi cristalline e penetranti. In giacca e cravatta, con i capelli e la barba brizzolati, l'uomo si distingueva in eleganza e classe anche da una semplice foto.

Accanto a lui vi era una donna solare a cui congiunsi la figura della madre di Damien. Molto più bassa del marito e del figlio e con un tailleur glicine raffinato, teneva i vaporosi capelli biondi sciolti sulle spalle. Entrambi i genitori stavano posando fieri una mano sulle spalle di Damien, che all'epoca non doveva avere più di quattordici anni.
Guardavano tutti l'obiettivo sorridenti.
Lo sfondo era un comune parco quindi non riuscii a dedurre il contesto dietro allo scatto.

Non trattenni peró un sorriso nell'osservare quella polverosa foto.

Sembravano proprio una bella famiglia.

Rimuginai malinconica coi ricordi che stavano iniziando a risalire dagli abissi.

«Hai intenzione di farti i cazzi miei ancora per molto?»

The Rose sensationOnde histórias criam vida. Descubra agora