chapter nine

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Ormai era passato qualche giorno dal disastroso colloquio con la preside della scuola di Mike, tuttavia la vita della famiglia Scofield procedeva sempre di più verso la normalità, giorno dopo giorno. Il trasloco procedeva a grandi passi da quando Sara decise di tornare a lavoro come internista in ospedale e Mike tornò a scuola a tempo pieno, visto che Michael aveva tantissimo tempo a disposizione e due persone con cui recuperare il tempo perduto e ricambiare il favore di averlo riportato a casa: Lincoln e C-Note. Ogni sera quando Sara tornava a casa chiedeva immediatamente aggiornamenti sul trasloco: era felice che Michael avesse la testa occupata, ma soprattutto non vedeva l'ora di lasciare quella casa che per lei ormai serbava solo brutti ricordi. Faceva del suo meglio per nascondere la rabbia verso Jacob, ma non sempre ci riusciva. Dentro di lei sentiva di volerlo affrontare, urlargli in faccia e sputargli addosso tutto il male degli ultimi sette anni, ma sapeva che Michael l'avrebbe convinta ad andare avanti, quindi evitò di parlarne sperando che sarebbe passata col tempo. Era sollevata del fatto che a Mike non mancasse minimamente: sarebbe stato difficile far finta che Jacob fosse una brava persona davanti a lui e detestarlo al tempo stesso. Sara non era l'unica a soffrire, anche Michael stava ancora molto male. Nonostante fosse sereno per la maggior parte del tempo, quando preso alla sprovvista sussultava ancora per un tocco inaspettato o un rumore. Sara sapeva che poche sedute di terapia non avrebbero potuto risolvere subito il problema, ma in cuor suo sperava che Michael riacquistasse la sua tranquillità al più presto. Mike, d'altro canto, non mostrava segni di cedimento: andava a scuola, faceva i compiti, giocava e si relazionava con loro due tranquillamente, con maggiore entusiasmo nei confronti di suo padre, in particolare.

Era una delle prime domeniche in famiglia a casa Scofield, c'era il sole e il trasloco era ormai imminente. Lincoln aveva finalmente accettato l'invito a pranzo di Michael, il quale si chiedeva insieme a Sara perché suo fratello continuasse a declinare. Secondo loro due, Lincoln sentiva la mancanza di Sheba e non aveva il coraggio di chiamarla e farsi avanti. Probabilmente avevano ragione: Lincoln è sempre stato strano riguardo ai suoi sentimenti. Più volte Michael confidò a Sara di voler fare qualcosa per aiutare suo fratello, ma lei gli ha sempre detto di non immischiarsi nella vita privata di Lincoln, per evitare di farlo chiudere in se stesso ancora di più. Arrivò sorprendentemente in orario, Michael gli aprì la porta e lo fece entrare, accogliendolo con un abbraccio.

"Vieni, ti aspettavamo.. Sara ed io stavamo preparando il pranzo in cucina. Ti offro una birra." Gli disse Michael, invitandolo a seguirlo in cucina.

"Ciao, Linc." Gli disse Sara. Lincoln non poté fare a meno di notare quanto Sara fosse raggiante, pensò che forse quella fu l'unica volta in cui la vide così felice in quella casa. "Va tutto bene?" Chiese.

"Dipende. Non ho ancora la mia birra." Fece notare, visto che nel frattempo il fratello si era distratto a girare qualcosa in padella. Gli fece una smorfia. Per Lincoln era ancora strano vedere suo fratello alle prese con cose banali come preparare il pranzo.

"Hai ragione.." Ridacchiò Michael, lasciò perdere la padella e prese una birra dal frigo per suo fratello.

"Ti chiederei di aiutarci, ma sappiamo bene come la pensi.." Scherzò Sara, riferendosi a quando erano insieme a Panama e Lincoln, una volta migliorata la situazione, ha iniziato a rifiutarsi di preparare qualsiasi cosa che non fosse surgelata o pronta per mangiarla. Michael guardò Sara e le chiese a cosa si riferisse, mentre Lincoln sorrideva ripensando a quanto fossero cambiate le cose da allora. "Ah.. quando eravamo a Panama se fosse stato per tuo fratello avremmo mangiato solo cibo in scatola o da asporto. Per fortuna durante la gravidanza, invece, ho scoperto che non è così male in cucina. Fa degli ottimi pancake, anche se non riuscivo ad apprezzarli vista la situazione..." L'espressione di Sara si incupì e cercò lo sguardo di Lincoln. Quel periodo di tempo li aveva legati indissolubilmente, erano l'uno l'ancora dell'altra, e niente avrebbe potuto rompere quel legame. "Poi, una volta nato Mike, ha deciso che non fosse più il caso di nutrirci decentemente." Aggiunse.

Safe Haven | Michael & Sara Scofield Where stories live. Discover now