Capitolo Trentadue

12.9K 351 81
                                    

Sospiro guardando fuori dalla finestra. È da un paio di giorni che non vedo Kayden e sto iniziando a preoccuparmi. Capita che sparisca nel nulla per un po', ma almeno di solito mi scrive che sta bene e mi da sue notizie.

Ho provato a chiedere anche a Lucas, che ormai entra ed esce da casa mia quando vuole, dove fosse mio fratello, ma ho ricevuto solo risposte vaghe.

Jace mi passa un bigliettino : 'Ma hai sempre il broncio tu?'

Alzo gli occhi al cielo. <<Scusa mr Sorriso. Stavo pensando.>>

Il biondo mi guarda inclinando la testa come per chiedermi a cosa stessi pensando.

<<Kayden, non si fa sentire da quasi quattro giorni... sono preoccupata.>>

Il ragazzo prende la penna e scarabocchia qualche parola su un post it : 'Sbucherà fuori, tranquilla'

<<Speriamo.>>

Oggi ho deciso di portare Jace con me. Gli farò fare un giro e assistere a qualche lezione, penso che lo farò venire all'università spesso.

Il biondo si schiarisce la voce. Mi giro notando che sta indicando la porta di camera sua per intimarmi di uscire.

<<Mi stai cacciando?>> Domando sbuffando un sorriso mentre mi alzo dalla scrivania.

Il ragazzo annuisce per poi farmi vedere dei vestiti.

<<Ahh!>> Esclamo. <<Ti devi vestire.>>

Jace annuisce di nuovo.

<<Va bene ci vediamo giù tra venti minuti.>> Chiudo la porta e torno in camera mia.

***

<<E questa è la mensa, ma già l'hai vista.>> Dico prendendo posto, finendo di fare il tour a Jace.

Il biondo si siede davanti a me e si limita a guardarsi attorno.

Sento delle mani appoggiarsi sulle mie spalle. <<Amore mio!>>

Serina mi schiocca un bacio sulla guancia e prende posto vicino a me, togliendo di mezzo il mio zaino spingendolo a terra. <<Mi sei mancata!>>

Ridacchio scuotendo la testa. <<Anche tu mi sei mancata scema.>>

La rossa incrocia le braccia al petto sbuffando. <<Non sembra!>>

Alzo gli occhi al cielo. <<Ah si! Serina lui è Jace. Jace, lei è la mia migliore amica, Serina.>>

Il ragazzo con il piercing al sopracciglio fa un cenno con il capo, ignorando la mano che aveva allungato Serina.

La ragazza si avvicina a me. <<Ma i tizi strani li trovi solo tu?>> Sussurra.

Le tiro una gomitata per poi sorridere a Jace.

Il mio telefono inizia a squillare. Strano, è Erick.

"Erick ciao, dimmi tutto!"

"Ehm...Kim non..." lo sento sospirare "dove sei? Devo parlarti di persona."

Corrugo la fronte iniziando ad alzarmi lentamente. "Tutto bene? È successo qualcosa? Sono nella mensa dell'Università..."

"Uh... dammi dieci minuti, ci vediamo davanti al bar fuori."

"Erick ma che-" Non ho tempo di formulare la domanda che ha già chiuso la chiamata.

Mi mordo il labbro preoccupata. Sembrava nervoso dal modo in cui parlava, ed Erick non è un tipo che perde facilmente la calma.

My brothers bestfriendWhere stories live. Discover now