Istinto

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Il giorno dopo la puntata non inizia nel migliore dei modi, per prima cosa sono rimasta sulle gradinate a studiare tutta la notte per l'imminente avvicinarsi degli esami, secondo perché mentre preparavo la colazione il primo viso che ho incontrato è stato quello di Alessandra. Ricordo bene di aver detto a Mattia che non gli impedirò di parlarci ma non vuol dire che debba diventare mia amica.
<E così sono entrata> parla lei mentre io non me la filo di striscio.
<A quanto pare> alzo le spalle mentre tiro fuori il succo ace, questa mattina io e i miei compagni di stanza abbiamo deciso di andare in palestra, quindi fra poco li dovrò svegliare visto il tempo che perdono al bagno.
<Vorrei ricominciare col piede giusto> dice d'un tratto facendomi scoppiare a ridere.
<Due sono le cose che non sopporto, quando il mio istinto non sbaglia e le persone false, guarda caso tu rientri in entrambe> dico fissandola.
<Non capisco perché tutti ti proteggano quando sei così cattiva> parla guardandomi male.
<Perché loro si meritano la mia parte buona, tu invece hai preferito giocare> parlo tranquillamente, in fondo è la verità, appena entrata mi ha snobbata ed ora non può tornare indietro.
<Come fa il pubblico ad amarti> sbotta lei e sorrido capendo il motivo per cui volesse chiarire.
<Ecco che la maschera cade, attenzione hai appena superato il mio limite di sopportazione e sono solamente le 8 di mattina> dico intenta a preparare i pancake.
<E poi perché cucini senza zucchero? Se tu ingrassi non vuol dire che dobbiamo tutti mangiare di meno> sputa con cattiveria, scuoto la testa.
<Per lo stesso motivo per cui non parli con nessuno, non metto lo zucchero perché Luigi non può mangiarne troppi, i ballerini hanno una dose settimanale da rispettare, Tommaso si pesa ogni sera per essere sicuro di non aver ingerito qualcosa di troppo, quindi se non conosci le persone con cui vivi fai silenzio> rispondo mentre prendo diverse marmellate e le poggio sul bancone.
<Non lo sapevo> mormora lei.
<Proprio perché non conosci è meglio fare silenzio, fai più bella figura> ribadisco io.
<Ma sono qui solo da una settimana sono giustificata> dice facendomi scoppiare a ridere.
<Dimmi una sola cosa che hai visto fare frequentemente ad uno di loro> dico girandomi a guardarla.
<Tommaso usa spesso il tapis roulant> pronuncia di botto, inizio a ridere.
<Tommaso ci dormirebbe se fosse solo possibile, quindi non vale, una cosa vera> chiedo ancora incrociando le braccia al petto.
<Mattia mette lo smalto> dice ancora.
<Quando?> domando osservandola.
<Che vuol dire?> chiede non capendo.
<Quando è che lo mette?> ribadisco io.
<Non lo so sempre> sbuffa lei.
<Il giorno dopo che sono entrata ho scoperto che lo mette solo dopo la puntata, scaramantico, ho scoperto che ognuno di loro ha delle cicatrici, visibili solo a chi li guarda. Sono sempre stata dell'idea che solo una persona piena di cicatrici ne riconosce una, quindi mi chiedo, perché ti rifugi nella musica se non hai segni visibili?> espongo io raggelandola sul posto.
<E ti invece quali cicatrici nascondi?> mi chiede lei ma io le sorrido.
<Mi vogliono bene per questo> sussurro avvicinandomi a lei col viso.
<Non ho mai nascosto le mie cicatrici> rispondo superandola per svegliare Chri e Matti.
Entrando nella stanza li trovo abbracciati e scoppio a ridere fino alle lacrime, soprattutto quando si svegliano e mi guardano confusi vedendo poi che si stanno abbracciando scalciano finché cadono entrambi dal letto.
<Oddio non respiro> mormoro tra le risate mentre i due si alzano facendo finta di nulla.
<Non è successo niente> dice il moro puntandomi un dito contro.
<Esatto> continua il biondo guardandomi male.
<Vi prego avrei voluto il telefono solo per registravi, redazione ditemi che li avete ripresi per bene> mormoro mentre riprendo fiato.
<Sei tremenda> sospira il moro mentre mi abbraccia.
<Mi volete bene per questo> dico trascinando anche Mattia nell'abbraccio.
<Comunque raga dovete ricordarmi di chiamare nonna nel pomeriggio sennò si dimentica poi di farmi gli auguri> alzo gli occhi al cielo.
<È il tuo compleanno?> chiedono in coro facendomi ridacchiare.
<Ma no, quando mancano una quindicina di giorni scrivo sempre il giorno del mio compleanno sul calendario, quindi ora che non ci sono devo farlo scrivere> alzo le spalle tranquillamente.
<Oh, e quando è esattamente> mi domanda il biondo.
<il 3 novembre> rispondo mentre cerco una felpa da rubargli ma poi sbuffo.
<Dai non manca molto allora siamo solo al 15 ottobre> mormora sarcastico il moro.
<Pff, vestitevi io vado alla ricerca di una felpa> dico andando verso la stanza arancione dove Luca, Alex e Dario sono nel mondo dei sogni, apro il primo armadio che mi capita e trovo una felpa gialla stra lunga che è sicuramente di Luca vista l'altezza, la indosso sopra il top nero, poi chiudo l'armadio e torno in cucina. La mia passeggiata allegra viene interrotta dal nuovo entrato Guido a cui vado addosso.
<Oh scusa> mormoro imbarazzata, faccio sempre queste figuracce.
<Figurati> risponde e insieme ci avviamo in cucina, mi aiuta a preparare i frullati per tutti e poi ci sediamo a mangiare.
<Quindi sei di Napoli anche tu?> domando guardandolo.
<A quanto pare ci siamo tutti trasferiti nella casetta> risponde sorridendo.
<Forte, ieri c'era Luca che insisteva ti chiamassi Domenico per cognome> rido mentre lui annuisce e mi racconta la scena di quando era appena entrato la sera prima. Quando sto per lavare i nostri piatti arrivano i due polli che mi abbracciano lasciandomi un bacio sulla guancia ciascuno.
<Non te lo meriteresti visto come ci hai svegliato ma hai preparato la colazione> borbotta il moro facendomi ridacchiare.
<Dai muovetevi così andiamo> dico incitandoli a mangiare, mentre sto lavando le posate che trovo nel lavandino.
<Oh vai ci penso io ai piatti> dece Guido spostandomi dal lavandino.
<Ma no che ci metto> cerco di continuare ma mi prende di peso e mi sposta.
<Ora andate qui ci penso io, dopotutto hai preparato la colazione> continua mentre inizia a lavare al posto mio.
<Ma sei sicuro?> domando io.
<Metti il giaccone che fuori fa freddo> commenta ignorando la mia domanda, sorrido e vado a coprirmi, quando esco trovo Alex che sta parlando con Luigi.
<Papà ho trovato la mamma> dico dando un bacio in guancia ciascuno e facendo comparire le fossette di Alex.
<Guido?> domanda ridacchiando.
<Sembra una bella persona, e poi il mio istinto non sbaglia mai> dico e li saluto accompagnata dai miei compagni di stanza che erano già usciti dal cancello.
<Ma quanto sei lenta> scuote la testa Mattia.
<Ma senti chi parla> e così passiamo la mattina insieme, tra palestra e risate.

Autrice:
Ho un capitolo pronto sull'uscita di Leo da tre giorni, vedere realizzata questa cosa è stata dura, dopo tutto questo tempo ad osservarli mi sono affezionata ad ognuno di loro, proverò a mettere il turbo per arrivare almeno entro la prossima puntata all'inizio del serale ma la strada è ancora lunga.
Al prossimo capitolo.

DOUBLE love - Amici21Where stories live. Discover now