Primo giorno (terza parte)

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Sono in cucina a lavare i piatti con le cuffie nelle orecchie quando sento abbracciarmi da dietro, calo lo sguardo sulle mani che mi circondano e le riconosco, così sfilo una cuffia e giro leggermente lo sguardo.
<Non pensavo fossi così affettuoso> dico poi continuando a lavare i piatti.
<Non so con te sembra normale, anche se ci conosciamo da neanche 24 ore> dice lui affiancandomi e iniziando ad asciugare i piatti.
<Allora devo essere onorata> dico facendogli un sorriso.
<Beh penso proprio di si, abbracci da Christian Stefanelli? Sei la ragazza più fortunata al mondo> dice lui senza togliere lo sguardo da ciò che sta facendo.
<Adesso so cosa scrivere nella mia bio di Instagram> lo prendo in giro io iniziando a mettere a posto le cose rimaste sul bancone.
<Ovviamente dovrai darmi i crediti per l'idea> dice lui mentre senza sforzi mette le cose nei mobili in alto.
<Comunque non so se sono stata coraggiosa o fortunata ad avere voi in stanza> dico dandogli le spalle e controllando l'ora.
<Ovviamente fortunata, due fighi come noi in stanza se li sognano> dice iniziando a ridere, il che fa scoppiare a ridere anche me.
<Ehi che ti ridi sono serio> dice mettendo il broncio, un broncio adorabile.
<Oh il povero piccolo Chri si è offeso> dico passandogli una mano tra i capelli, dovendomi alzare in punta di piedi visto la notevole differenza di altezza.
<Piccolo non credo proprio, sei tu che non ci arrivi> dice scuotendomi i capelli e facendomi sbuffare, poi mi allontano prendendo il giacchetto e lo zaino.
<Ora ho lezione ci vediamo dopo> dico salutandolo con la mano, ma non faccio tempo ad uscire che sento afferrarmi. Christian mi sta abbracciando e dopo avermi lasciato un bacio in guancia mi lascia andare. Io ancora confusa per il suo gesto mi incammino verso la sala relax dove abbandono il giacchetto e vado alla ricerca della sala dove farò la mia prima lezione di canto. Quando dopo due ore esco dalla sala inizio a saltellare contenta finché non mi ritrovo a terra. Sento mugolare sopra di me e alzando la testa riconosco immediatamente il ballerino.
<Ti sei fatta male?> chiede la voce di Sebastian un po' coperta a causa della mascherina, mentre con una mano mi aiuta ad alzarmi. Divento improvvisamente bollente e sento che sto arrossendo.
<Mi dispiace non ti avevo visto, anche se è difficile> dico portandomi poi una mano in fronte rendendomi conto di quello che ho detto, lui sorride.
<Ho notato,comunque io sono Sebastian> dice porgendomi la mano che stringo continuando a guardarlo negli occhi.
<Io sono Gaia, piacere> dico con un sorriso che non può vedere.
<Ah sei la nuova cantante allora> dice come se avesse già capito tutto, ed io lo guardo confusa.
<Sta mattina ho avuto due lezioni con due dei tuoi compagni e non smettevano di parlare di questa nuova ragazza che è un uragano, adesso posso dargli ragione> dice facendomi spalancare gli occhi anche se non so chi possa averlo detto, insomma non so neanche chi di loro e balli.
<Beh di solito non sono così ma sono talmente felice che è difficile da contenere> dico cercando di non fare un'altra figuraccia.
<Stai tranquilla, questo tuo lato non dispiace, ora vado ci vediamo in giro> dice andandosene senza darmi il tempo di riflettere a ciò che ha detto, rimango lì impalata finché il rumore di una porta affianco a me fa girare il mio sguardo notando Dario col borsone sulla spalla che mi fissa in modo strano.
<Tutto ok?> chiede con un tono di voce pacato e mettendosi di fronte a me.
<Oh si sì> dico immaginando però che poco prima davanti a me c'era Sebastian.
<E perché sei ferma in mezzo al corridoio?> chiede lui alzando un sopracciglio.
<Ho avuto uno scontro> dico sentendo di nuovo il viso bruciare. Lui mi guarda e mi incita con la mano.
<Ho parlato con Sebastian> dico sussurrando come se fosse un segreto, lui scoppia a ridere e mi mette un braccio sulle spalle per trascinarmi.
<Eh amica mia lo so> e mentre lo dice continua a ridacchiare fino a che non arriviamo in sala relax e incrocio Luca a cui salto ovviamente addosso, solo che il ragazzo aveva l'mp3 e non ci ha sentito quindi cadiamo entrambi a terra, io sopra di lui con Dario che scoppia a ridere e lui che si lamenta dal dolore.
<Ti devo legare a te, mannaggia> dice mettendomi le mani sui fianchi e tirandoci su.
<Se ci fosse stato un assalto saresti stato impreparato> dico io mettendo il broncio ed incrociando le braccia al petto.
<Ma tu l'hai fatto l'assalto nennè> dice posando le cuffie in tasca.
<Ed eri impreparato> dico andando verso lo zaino e tirando fuori l'astuccio ed un quaderno.
<Dai Luca capiscila ha appena parlato con Sebastian> dice Dario sedendosi accanto a me e ridacchiando, mentre Luca annuisce capendo.
<Adesso capisco tutto, eh sicuramente l'altezza l'ha spaventata> dice Luca sedendosi dall'altro lato di Dario.
<No raga voi non capite, ho avuto una cotta per lui da quando era al nostro posto> dico sbuffando e scrivendo le correzione che mi ha fatto la vocal coach in sala.
<Ua nennè così abbagliata sei rimasta?> dice ancora Luca sbirciando quello che sto facendo.
<Luca è un Dio quel ragazzo, l'hanno scolpito> dico con aria trasognata.
<Mi sono scontrata e non si è smosso di un centimetro> dico ancora guardando davanti a me come per ricordare la scena, i ragazzi iniziano a ridere vedo Dario togliersi le lacrime dagli occhi.
<C'è quando hai detto scontro, intendevi proprio che sei caduta?> dice facendo fatica a parlare per via delle risate.
<No farmici pensare ok? Non me ne sono accorta che stava arrivando e sono finita a terra> dico mordicchiando il tappo della penna.
<Mammamj nennè un giorno che stai qua e già mi sento male> dice Luca sorridendo come non mai.
<Che poi raga, sapete chi ha avuto lezione con lui oggi?> chiedo ricordando quello che mi aveva detto il professionista.
<Credo Mattia e Christian, sapevo che avevano un boogie da preparare> dice Dario dopo un attimo di silenzio.
<Perche?> chiede Luca non capendo.
<Mi ha detto che due ballerini hanno parlato di me in sala, ma poi Mattia balla?> chiedo io girandomi di colpo verso Dario.
<Beh secondo te?> dice lui scuotendo la testa.
<Vabbè ma quello è bello può fare di tutto> dico io bloccando poi la mia scrittura quando capisco di averlo detto ad alta voce facendo di nuovo ridere i ragazzi al mio fianco.
<Comunque già hai fatto colpo insomma> dice Luca sdraiandosi sulla panca.
<Ma no stavano sicuramente parlando del fatto che fossi entrata, anche se Sebastian ha detto che gli hanno detto che sono un uragano> dico contraddicendomi da sola.
<Beh lo sei> dice Dario, io sento la faccia bruciare.
<L'ha detto anche lui> sussurro facendo scuotere la testa di entrambi divertiti.
<Vabbè nennè andiamo in casetta?> chiede Luca alzandosi, io scuoto la testa negando.
<No andate pure ho chiesto una sala per provare un po' i pezzi> dico richiudendo il quaderno e rimettendo tutto nello zaino, loro annuiscono e salutandomi con un cenno lasciano la sala mantre io mi incammino in quella che mi è stata concessa per provare. Dopo qualche ora nella sala mi accordo che è ora di cena, quindi torno in casetta non trovando nessuno a cucinare. Vado in camera non incontrando nessuno e torno in cucina per fare un po' di carne per tutti, poi preparo un po' di verdure. Quando ho preparato quasi tutto vedo Nicol avvicinarsi a cui chiedo di chiamare gli altri per mangiare, infatti dopo poco torna con tutti al seguito, o almeno quasi tutti, Inder e Flaza non ci sono.

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