Primo giorno

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La mattina, dopo la mia mezz'ora di sonno ripiego la coperta ed inizio a cucinare, guardando che le prima lezione inizieranno nel pomeriggio visto che ieri c'è stata la puntata. Faccio qualche pancake e notando delle fragole le lavo e le taglio ponendole poi in un recipiente con un po' di zucchero. Sono solamente le 6:15 quindi me la prendo comoda e canticchio qualcosa sottovoce per evitare di svegliare i ragazzi. Dopo una mezz'ora abbondante le fragole iniziano a rilasciare il succo ed i pancake sono ordinati tutti su un piatto, vedo venire una persona e sedersi al bancone della cucina, la osservo di sottecchi cercando di ricordare il nome della ragazza con i capelli quasi del tutto rasati, quando ricordo che lei era una di quelle tristi ieri sera. Mentre metto il barattolo di cioccolata a bagnomaria per scioglierla un po' mi giro verso di lei.
<Buongiorno, come va questa mattina?> chiedo poggiandomi con i gomiti sul bancone e guardandola negli occhi che nel buio della casa, illuminata solamente dalla piccola luce della cucina, sembrano grigi.
<Buongiorno, bene tu come mai già sveglia?> chiede lei notando il cibo sul ripiano, quindi mi giro e le porgo il piatto ed uno pulito per farla mangiare, lei accenna un sorriso e mentre prende un pancake mi giro ad accendere la macchinetta del caffè.
<Sono abituata ad alzarmi presto, non riesco a stare con le mani in mano, poi ieri avete cucinato e pulito anche per me, mi sembrava il minimo farvi trovare la colazione> dico io mentendo sulla prima parte, e intanto tiro fuori il latte dal frigo e lo verso in una tazza.
<Di solito ognuno mangia e cucina per se, per lo più mangiamo insieme dopo la puntata> dice lei mentre si fa un caffè. Io annuisco e la guardo mentre tolgo la cioccolata dal fuoco.
<Beh seguo il programma da diversi anni ed ho sempre visto come non tutti riescano ad integrarsi appieno nel gruppo, e questo non mi è mai piaciuto, vivere così tanto a lungo insieme dovrebbe creare dei rapporti che potresti continuare anche fuori> dico io mentre mi siedo vicino a lei con un pancake ricoperto di cioccolata e il mio cappuccino. Lei annuisce e dopo un po' riprende il discorso.
<Io e Serena sono giorni che proviamo a mandare avanti questa cosa ma non a tutti piace quindi ci troviamo un po' allo sbaraglio> dice lei finendo di mangiare e guardandomi.
<Adesso avete una mano in più, non mi è mai piaciuto mangiare da sola> dico io facendo appunto notare che stessi mangiando ora che fosse arrivata anche lei. Noto che le luci si accendono di botto e mi giro con un'espressione confusa.
<Le accendono alle 7 tutte le mattine> dice lei capendo quale fosse la mia confusione, io allora annuisco e mi volto verso il corridoio dove sento dei passi. Vedo arrivare una ragazza già vestita, con i capelli lunghi fin sotto le spalle, molto più lunghi del mio caschetto un po' cresciuto, e castani che ricordano il mio naturale colore se non fosse coperto da delle ciocche bionde.
<Buongiorno Carola> dice la ragazza al mio fianco, mentre io le rivolgo un sorriso.
<Buongiorno ragazze> risponde lei prendendo un piatto ed osservando le fragole.
<Chi ha preparato finalmente le fragole> chiede mentre ne mette una manciata sopra un pancake.
<Avevo un po' di tempo e le ho notate in frigo> dico finendo la mia colazione.
<Oh grazie, sono due giorni che chiedo se qualcuno le sa fare> dice mentre inizia a gustarsi il cibo.
<Mia nonna e mia sorella amano le fragole e quindi cerco sempre nuovi dolci da fare> dico alzandomi e iniziando a riempire il lavandino di acqua calda e sapone.
<Beh appena avrai tempo sarò felice di assaggiare> dice Carola continuando a mangiare. Io sorrido e metto le cose sporche nel lavandino. Noto l'altra ragazza alzarsi e avvicinarsi.
<Faccio io tu hai già preparato la colazione> dice mettendosi al mio fianco.
<Oh no no tranquilla, li lavo appena finiscono tutti di mangiare> dico andando a sedermi vicino a Carola impegnata a mangiare quante più fragole possibili, la guardo e mi scappa una risata al ricordo della mia sorellina che le mangia con la stessa passione.
<Nicol dai siediti e mangia due fragole> dice Carola facendomi così scoprire il nome della ragazza senza fare figuracce. Lei in risposta gliene ruba una dal piatto ricevendo un piccolo schiaffo sulla mano. Nel mentre si avvicina a noi un ragazzo, che ha ancora gli occhi pieni di sonno e si siede poggiando la testa sul bancone.
<Buongiorno anche a te Alex> dice Nicol con tono ironico, il ragazzo alza quindi la testa e fa un mezzo sorriso assonnato, io mi alzo e vado a fare un caffè, porgendogli poi la tazzina ed un piatto.
<Questo aiuta> dico notandolo osservarmi. Lui prende un pancake ed un po' di fragole sotto lo sguardo contrariato di Carola.
<Vi prego svegliatemi sempre così> dice mentre inizia a mangiare facendomi sorridere.
<Tutti i giorni no altrimenti ci troviamo a rotolare, però posso inventarmi qualcosa> dico risedendomi. Lui annuisce con un sorriso tutte fossette.
<Grazie, è un mese quasi che non faccio colazione> dice finendo di mangiare l'ultima fragola nel piatto. Io scuoto la testa e noto avvicinarsi una bionda con i capelli più corti dei miei che viene diretta ad abbracciare Nicol.
<Buongiorno Rea> dice Carola alzandosi per mettere il piatto nel lavandino.
<Vuoi un pancake?> chiedo e vedendola annuire le prendo un piatto e le porgo le fragole e la cioccolata, notando il suo sguardo illuminarsi e riempire il cibo di cioccolata.
<Ma dove sei stata tutto questo tempo?> chiede mentre inizia a mangiare.
<Fuori ad aspettare la chiamata> dico io mettendo anche le cose usate da Alex nel lavandino.
Nel mentre arrivano anche una ragazza bionda riccia ed un ragazzo alto con i capelli un po' lunghi biondi. Si siedono osservando il cibo col sorriso.
<Ma buongiorno> dice la ragazza prendendo il piatto che le stavo porgendo. Lei mette delle fragole mentre lui mette prima della cioccolata e poi qualche fragola facendo spalancare la bocca a Carola che osserva le fragole che man mano stanno finendo.
<Buongiorno Serena, Albe, come mai svegli così presto?> chiede Nicol dando una gomitata a Carola che ancora osserva le fragole.
<Tommaso parla nel sonno> bofonchia il ragazzo mentre mastica, facendo alzare gli occhi al cielo alla bionda al suo fianco.
<Carola non ha spento bene la sveglia ed è risuonata> dice invece lei lanciando uno sguardo alla ragazza in questione che le rivolge un sorrisino.
<Buongiorno> dicono le voci di tre ragazzi appena entrati in cucina, che si direzionò subito verso il cibo ed il caffè.
<Buongiorno a voi> dice Nicol, dando uno schiaffo sulla mano del ragazzo che voleva prendere due pancake.
<Matt non esagerare uno ciascuno> gli dice infatti facendolo sbuffare e prendere il piatto per andare al tavolo poco distante, mentre una delle ragazze lo raggiunge.
<Fla mi puoi fare un caffè anche a me?> chiede la ragazza all'altra che sta facendo il caffè. Che annuisce sbuffando e prendendo le tazzine raggiunge i due al tavolo. Io guardo Nicol capendo che forse loro sono tre di quelli a cui piace mangiare per i fatti propri e in risposta lei annuisce facendo il due con le dita, così capisco che mancano altri due a quel gruppetto.
Il silenzio viene spezzato da Luca che entra accompagnato da un ragazzo col ciuffo moro, Luca si avvicina dandomi uno sbuffetto sulla guancia facendomi sorridere mentre l'altro ragazzo si siede accanto a Carola.
<Buongiorno! Ma che colazione sta mattina, mamma mia> dice Luca prendendo posto accanto a me con il piatto già colmo di cioccolata.
<Buongiorno, Luigi vuoi le fragole?> chiede la voce di Carola al ragazzo che fissa in silenzio davanti a lui, che scuote la testa, io capendo che vuole un caffè mi alzo e lo vado a preparare porgendoglielo davanti sotto il suo sorriso.
<Caro non posso esagerare con gli zuccheri lo sai> dice bevendo il caffè amaro, con gli occhi sui pancake. Io gliene prendo uno e glielo metto di fronte.
<I pancake sono senza zucchero> gli dico facendogli cenno di assaggiare, lui mangia e facendo un sorriso finisce la colazione in un secondo.
<Neanche mia mamma li fa così per me> dice lui guardandomi mentre riprendo le sue cose e quelle di Luca che intanto mi osserva col sorriso.
<Io li faccio sempre senza perché poi li guarnisco con le cose dolci> dico mettendo tutto nel lavandino. Entrano poi quattro ragazzi tra cui Dario con cui sono arrivata ieri.
<Buongiorno> dicono col sorriso due di loro mentre gli altri due prendono il cibo e si vanno a sedere al tavolo senza parlare. Io guardo Nicol e lei annuisce, ho individuato il gruppo che crea questo strano rapporto con il resto dei ragazzi.
<Buongiorno! Anche io sto bene grazie per averlo chiesto Giacomo, oh Inder ringrazia la ragazza che non ti batterebbe per ciò che stai mangiando> dice Nicol senza voltarsi e dandogli le spalle, io invece essendo di fronte a lei noto gli sguardi infastiditi dei cinque che non rispondono ma continuano a mangiare.
<Oh hai cucinato tu? Mi dispiace dover rifiutare ma la mattina mangio solo cose sane> dice l'altro ragazzo arrivato insieme a loro che si è fermato accanto a Luca.
<Senza zucchero e ci sono le fragole> gli dico porgendogli un pancake notando Dario che ha già riempito il suo di cioccolata. Lui sorride felice e inizia a mangiare. Poi mi giro verso i pancake e ne sono rimasti due, mi guardo intorno confusa e Serena lo nota.
<Christian e Mattia sono gli ultimi ad alzarsi nessuno riesce mai a svegliarli> dice lei riprendendo poi a parlare con Albe. Io mi alzo e vado nella stanza verde, cercando di ricordare la strada e quando entro li trovo sotto le coperte a sonnecchiare, li scuoto un po' richiamandosi ma non si smuovono quindi torno in cucina e prendo un bicchiere di acqua sotto lo sguardo divertito di Albe e Luca che capiscono cosa voglia fare e mi seguono. Rientrata in camera verso un po' di acqua sul viso di entrambi che si alzano di scattosottole risate dei ragazzi dietro di me.
<Ti giuro dovevi entrare prima, mi fai morire> dice Luca asciugandosi una lacrima uscita per le troppe risate, io sorrido divertita per le facce dei ragazzi ancora sotto le coperte e mi lancio su Mattia dandogli un bacio sulla guancia.
<Buongiorno biondino> dico mentre lui si lamenta perché gli sono saltata un'altra volta in braccio, mentre Christian sbuffa e incrocia le braccia, allora mi alzo e mi tuffo anche su di lui stringendolo.
<Buongiorno anche a te moretto> dico poi alzandomi dal letto e guardandoli mentre entrambi hanno un sorriso.
<Ci sono due pancake, cioccolata e fragole che vi aspettano se vi muovete> dico mentre esco dalla camera ma sentendo un tonfo mi blocco insieme agli altri due.
<No frate il bagno serviva a me> sentiamo dire dalla voce di Christian.
<Tu sei caduto quindi tocca a me> dice la voce di Mattia facendoci scoppiare a ridere. Poco dopo i due ragazzi ci raggiungono in cucina e subito agguantano i pancake, e mentre Christian tenta di svuotare l'intero barattolo di cioccolata sul suo, Mattia prende alcune fragole e la ciotola che ne contiene ancora un po' la porge a Carola che con un sorriso inizia a mangiare le fragole rimaste.
Ed è così che la prima mattinata nella casetta ci porta a ridere e scherzare insieme.

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