Capitolo 55

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Apro la porta che conduce alle celle e nell'ombra la vedo. È seduta in un angolo della piccola cella con la testa sulle gambe. Tutto il locale è semi-illuminato e mi permette di nascondermi facilmente. L'unica luce è una finestra tonda in fondo al corridoio e che con il suo fascio, mostra la figura della mia ex-collega.

"Non mi fido delle tue parole Leah." Esordisco nel buio e vedo la sua testa scattare verso la mia posizione.

"Posso capire. Non sono mai stata veramente sincera." Risponde con amarezza.

"Cosa significa?" Chiedo non capendo cosa vuole intendere.

"Non ho ucciso il mio compagno in quella cella, che tu ci creda o meno."Replica lei seriamente.

"Non mentire, ho visto il corpo." Esclamo duramente stroncando le sue parole.

"Non era lui. Il mio compagno, fortunatamente è in salvo. Chissà dove." Risponde con un sospiro e poggiando la schiena completamente al muro.

"Hai sempre provato odio. Mi hai sempre parlato male di lui. Mi hai più volte detto come non vedessi l'ora di ucciderlo." Dico confusa dal suo comportamento.

"Ho dovuto mentire. Non sono molto diversa da te. Solo che io sono riuscita a salvare solo lui." Inizia a spiegare. "Ho incontrato Isla un tre settimane prima di te: amavo il mio compagno ed eravamo insieme quando ci ha catturati. Sapevo la sua natura; stavamo insieme da quasi un anno. Aveva abbandonato il suo branco e si era trasferito nella mia città, per starmi vicino. Appena una settimana prima della cattura aveva chiesto di sposarmi di fronte ai miei genitori."

Fa una pausa mentre alcune lacrime le rigano le guancie: "Eravamo nel bosco per raccogliere foglie e erbe. Sin da bambina io prendevo le foglie del primo autunno per metterle tra le pagine dei quaderni. Il giorno mi aveva accompagnato e mentre stavamo tornando indietro ci hanno accerchiato."

A quel punto il suo pianto di fa più disperato e la voce è spezzata: " Io ho provato a difenderlo, credimi. Mi hanno allontanato da lui mentre mi guardava disperato e io venivo trascinata via."

Singhiozza e fa un respiro pee calmarsi:"Mi aveva informato dei cacciatori e del suo branco che era stato attaccato. Subito Isla mi ha cercato di fare il lavaggio del cervello, mostrandomi quelle falsità. Deve aver scambiato il mio dolore per la separazione del mio compagno per l'essere ferita a causa del tradimento."

Scuote la testa sorridendo amara: "Non ho potuto fare altro che assecondarla e mentire."

"Poi cos'è successo?" Dico invitandola a continuare e rimanendo nell'ombra del corridoio.

"Eravamo lontani dalla Base e ci è arrivata una segnalazione da parte di un gruppo di cacciatori: avevano ingaggiato un branco troppo grande per loro ed erano messi male. Isla ha deciso di andare in loro soccorso ma h detto che non ero pronta ad assistere. Ci ha fatto fermare in una vecchia stazione di servizio e ci ha lasciati con alcune guardie e due macchine. Una in cui ero io e l'altra in cui era il mio compagno. Appena le guardie sono andate a prendere da bere dentro il bar io sono sgattaiolata fuori dalla macchina e ho liberato il mio compagno... Era svenuto e l'ho lasciato nascosto dietro un cassonetto." All'ultima frase si copre la bocca con la mano e inzia a piangere.

La mia espressione è impassibile: la versione è logica ma finché non ne sarò convinta non mi sbilancerò in giudizi.

"L'ho lasciato vicino a un cassonetto... come della spazzatura. Ma non riuscivo a trasciarlo e avevo paura di venir scoperta. Ho dovuto odiarlo per non farmi scoprire.... E mi odio per questo. Ma voglio una possibilità di rivederlo. Una soltanto. " La sua espressione è sinceramente distrutta. Il suo dolore è palpabile ma io voglio tentare la prova del nove prima di crederle.

"Come si chiama il tuo compagno?" Domando con tono glaciale e indifferente.

Scatta in avanti tirandosi su e aggrappandosi alle sbarre della cella: "Sebastian Craig, il suo branco è il North Wind del Nunavut. L'Alpha... come si chiamava... Logan... si chiamava Logan. Ne sono sicura."

Poi inzia a frugare nella scollatura della sua maglietta tirando fuori una catenina. "Guarda, questo è l'anello della promessa di matrimonio. È un anello gemello e può combaciare solo con il suo corrispettivo. Se lo trovi puoi testare quello che sto dicendo."

Si toglie la catenina e me la porge attraverso le sbarre. L'anello è in argento e effettivamente presenta un elaborato sistema di incastro con un pezzo mancante. "È tutto quello che mi è rimasto di lui. A parte i ricordi." Sussurra Leah versando una lacrima.

"Perché è in argento?" Chiedo guardando l'anello che brilla alla debole luce del sole.

"Mi disse che voleva dimostrarmi cosa ero per lui: cura e veleno. L'ha fatto solo per me, il gemello è fatto in acciaio; è per questo è unico." Mi spiega mentre i suoi occhi vagano tra i ricordi di un passato apparentemente troppo lontano.

"Se tu mi stai dicendo la verità è io trovo il tuo compagno mi aiuterai a sconfiggere Isla una volta per tutte?" Domando scrutando il suo viso con un cipiglio serio in volto.

"Sì. Farò qualunque cosa." La sua risposta è secca e senza alcuna esitazione.

"Spero tu mi abbia detto la verità Leah. Se stai mentendo, io lo saprò e non ci saranno seconde possibilità." Esclamo duramente.

"È la verità." Ribatte lei altrettanto duramente.

Esco da quella stanza e corro nello studio di Chase. Faccio le scale di corsa e appena arrivo spalanco la porta. Subito gli sguardi interrogativi di Chase e Aiden mi puntano e io esclamo frettolosamente: "Mi serve sapere se nel branco North Wind esiste un tale Sebastian Craig."

È Chase a rispondermi confuso: "Il branco North Wind è stato distrutto mesi fa. Abbiamo alcuni membri sopravvissuti ma i registri di ogni membro sono andati perduti ormai."

Sospiro e chiedo: "Abbiamo un registro degli ex membri che ora sono qui?"

Subito Aiden prende il suo tablet: "Siri, apri il documento word 'censimento membri del branco 12'."

"Apertura in corso." Risponde Siri aprendo il documento mentre Aiden mi porge il tablet dicendo: "Se chi cerchi è sopravvissuto è qui."

Ringrazio e inzio a scrivere nella barra di ricerca il nome del pseudocompagno di Leah. Sbianco quando il nome compare tra i sopravvissuti. Leggo i dati è effettivamente corrispondo a quelli che ha detto Leah.

"Che cosa hai appena scoperto Artemis?" Mi chiede il mio compagno mentre io boccheggio sorpresa.

"Forse mi sono sbagliata Aiden. Anzi ho sbagliato tutto." Rispondo alzando lo sguardo verso i due lupi di fronte a me.

ANGOLO AUTRICE:

Che ne pensate di questa svolta inaspettata? Avete qualche opinione in merito?

Ci stiamo avvicinando alla fine...

Al prossimo capitolo...

Serena

Il Lupo dagli occhi argentatiWhere stories live. Discover now