Capitolo 31

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Mi risveglio a causa del dolore alla schiena per la posizione in cui sono svenuta. Non so bene che ore siano né se i cacciatori siano andati via. Esco dall'intercapedine e appena riprendo la posizione eretta le mie ossa scricchiolano. Il braccio mi fa ancora dannatamente male, soprattutto con gli sforzi recenti. Provo a muoverlo ma cambio subito idea quando una fitta mi paralizza i muscoli dal dolore.

Volgo distrattamente lo sguardo verso la stanza finché i miei occhi incontrano lo specchio: la mia figura è pressoché orribile. Il mascara colato sugli zigomi dal pianto, gli occhi arrossati, il viso e i capelli pieni di polvere. "Dovrò farmi una doccia." Sussurro a me stessa appuntandomelo come promemoria.

Intanto vago per la Casabranco controllando stanza per stanza, ma non sembra esserci nessuno a parte me. Scendo ai piani inferiori e noto che è tutto distrutto. A quanto pare i cacciatori si sono divertiti parecchio. Appena realizzo ciò penso subito a Aiden e Chase: li hanno presi e Dio solo sa cosa gli faranno. "Ti prego Aiden" Penso "Resisti."

Una volta constatato che la Casabranco è vuota esco fuori. Devono aver dato fuoco al villaggio, visto i segni di bruciatura sui muri. Probabilmente speravano che si estendesse tanto da bruciare anche la Casabranco ma per fortuna mia non è successo. Sarei morta in quel caso.

Continuo a esplorare questo posto che sembra così... abbandonato. E come se avessero preso tutta la luce e i colori del posto lasciando solo la materia in bianco e nero. Di alcune case, consumate dal fuoco, non è rimasto praticamente nulla se non ruderi.

Chissà dove sono ora Brianna e gli altri. Se sono in salvo e se staranno bene. Devo cercarli, per poi elaborare un piano con la compagna dell'Alpha e andare a riprenderci i nostri rispettivi compagni. "Giuro su quanto è vero che mi chiamo Artemis che ti troverò Aiden." Escalmo ad alta voce anche se ormai l'unica cosa che può sentirmi è il bosco.

Rientro dentro e vado spedita in biblioteca: aprirò il passaggio e vedrò se hanno lasciato traccie o indizi che mi aiutino a capire dove sono andati. Con passo deciso arrivo dinnanzi al camino: infatti il passaggio segreto è nascosto proprio dentro. Sul fondo infatti c'è una piccola maniglia che fa muovere la parete quanto basta per far passare una persona. L'unico problema è che può essere aperta e chiusa solo dall'esterno.

Afferro la maniglia e la tiro con forza: è estremamente pesante per i miei gusti. Ma appena apro uno spiraglio inzio a sentire delle voci. La apro tutta e guardo sconvolta la scena che mi si para davanti.

Tutto il branco mi guarda scioccato e io balbetto confusa: "Ma... che ci fate... voi, qui?" Un uomo, forse un soldato, sta per rispondermi quando a parlare è un altra voce che riconosco subito: "Fatemi passare, per favore, Grazie."

"BRIANNA." Grido felice di rivederla anche senza capire cosa ci fanno loro qui.

"Artemis! Stai bene!" Replica lei abbracciandomi per quanto lo spazio angusto potesse concederci di farlo.

"Cosa che fate qui? Dovevate essere già all'altro branco." Domando subito.

"Abbiamo deciso di cambiare tattica. Di comune accordo s'intende. Uscire allo scoperto non sarebbe convenuto a nessuno; non avremmo fatto in tempo a raggiungere il confine che ci avrebbero già raggiunti. Inoltre abbiamo pensato che difficilmente sarebbero tornati in un branco già distrutto." Mi spiega convinta sorridendomi per poi guardare oltre le mie spalle e vedo il suo viso diventare sempre meno luminoso e triste: "Chase è con te?"

Ed ecco la domanda che temevo; come le spiego che ho fallito? Decido che per ora è meglio rimandare la conversazione a un altro momento e ad altro luogo. "Ne parliamo più tardi. Ora facciamo uscire queste persone."

Impieghiamo poco meno di venti minuti per far uscire tutti. In tutto siamo centoquarantaquattro persone rimaste, escluse me e Brianna.

"Ora cosa faremo Luna?" Chiede una donna incinta stretta tra le braccia del suo compagno. Vedo Brianna in difficoltà e l'aiuto: "Beh rimaniamo qui ora. Spostarsi è troppo pericoloso e dubito che i cacciatori ritornino in un branco che sanno di aver già distrutto."

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