Capitolo 29

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La situazione è critica.

Una delle trappole, come preannunciato da Chase, non ha funzionato a dovere e dunque non ha ridotto la loro avanzata come speravamo. Purtroppo per noi, chi comanda l'esercito di cacciatori è bravo, molto bravo.  Inoltre il loro numero è aumentato grazie all'arrivo di un ulteriore gruppo di soldati a rinforzo, circa 20.
Siamo numericamente svantaggiati e il nostro nemico è ben organizzato e equipaggiato.

"Come agiamo Alpha?" Chiede uno dei soldati. Sono tutti schierati di fronte a noi e hanno paura. Ne sento l'odore strisciare tra le nostre fila mettendo a dura prova il morale generale. Una cosa che non possiamo permetterci.

Chase però è sempre stato un bravo Alpha oltre che un ottimo stratega e utilizzando un tono duro che non lasciava spazio a dubbi esordisce: "Agiremo in simultanea con la trappola. Li aggireremo e accecheremo utilizzando le granate fumogene. Lo uccideremo dall'alto degli alberi velocemente e contemporaneamente. Inoltre useremo le ultime granate a percussione che abbiamo: le ancoreremo alle freccie e queste esploderanno solamente quando toccheranno terra. In questo modo diemezzerremo le loro forze. Dopo attaccheremo subito. Non dobbiamo lasciarli riprendere dall'attacco. Siete pronti?"

Tutti i presenti, me compreso, si battono il petto con il pugno destro in segno di rispetto e accordo. Celermente ci prepariamo all'attacco finale. Prepariamo le bombe e ce le spartiamo.  Gli uomini si dispongono sugli alberi più alti e solidi accompagnati dalle loro armi. Gli altri, insieme a me e Chase, sono nascosti pronti per l'atto finale di questa battaglia.

I cacciatori, ignari, raggiungo la posizione prestabilita. Chase fischia e le fumogene vengono lanciate; immediatamente dall'alto una pioggia di freccie uccide gli uomini alternando discriti sibili e rumorose esplosioni. Dei 70 cacciatori presenti all'inizio sopravvivono a questa fase solo 20.

Io sono il primo a trasformarmi e partire all'attacco seguito a ruota da tutti gli altri. Ci introduciamo nella nuvola di fumo chimico e questo rallenta la capacità di combattimento di tutti tranne che del sottoscritto. Abituato da sempre a non vedere riesco a districarmi nella battaglia grazie al mio udito e dalle sensazioni esterne. Uccido i cacciatori strappando i loro arti con le mie zanne prima ancora che si rendano conto di cosa sta effettivamente succedendo. Il sangue nemico fluisce e bagna il terreno con il suo odore pungente. Le teste di chi a osato minacciare il mio branco rotolano per terra mentre il sapore metallico del liquido viscoso cremisi mi invade la bocca.

La mia furia, prorompente e invetabile, falcia le fila nemiche e non mi servono gli occhi per sapere la qualità del mio lavoro: le loro urla mi dicono tutto ciò che c'è da sapere. La mia specialità, il Caos, come suggerito dal mio stesso nome, confonde e distrugge i cacciatori che malauguratamente si trovano sul mio cammino.

Il mio combattere viene distratto dal suo di una scarica di proiettili e il conseguente tonfo di un corpo, a cui si aggiungo diversi altri. È Chase a spiegarmi: "Aiden stanno abbattendo i nostri cecchini."

Tuttavia non riesco a spiegarmi come; intorno a me l'odore del sangue e i rumori dei combattimenti vari mi confermano che tutti i nemici sono stati ingaggiati e uccisi. "Chase, com'è possibile? Qui quasi nessuno è ancora in piedi." Replico confuso mentre scandaglio il bosco alla ricerca delle risposte.

Finché non le trovo e contemporaneamente Chase mi risponde: "Rinforzi." Infatti, più avanti altri cacciatori arrivano al seguito di un odore stranamente più femminile degli altri. "RITIRASI." Ordino ai miei soldati ma non tutti riescono a eseguire il tempo. I proiettili d'argento sono più veloci e atterrano diversi dei miei uomini.

Mi nascondo dietro un albero appena in tempo mentre i sibili dei proiettili mi circondano. "Chi è ancora in piedi cerchi di portare via i feriti vicini e date l'ordine di fare evacuare il branco. Gli altri che sono soli rimangano qui, affronteremo il nemico." Escalmo telepaticamente e subito segue la replica di Chase sul nostro canale privato: "Aiden, siamo troppo pochi. Dobbiamo ritirarci e salvare il salvabile."

"Rimaniamo io e te dunque?" Chiedo ormai conscio della fine.

"Come sempre fratello. Fino alla fine." Risponde il mio migliore amico.

Mentre Chase ordina la immediata ritirata io cerco di capire quanti sono i nemici da affrontare: sono altri venti. Ventuno se contiamo la presenza del capo. Infatti è proprio questo a parlare confermando i miei sospetti; è una donna. "Forza, uscite, è finita. Siete stati bravi ve lo concedo avete affrontato con coraggio e onore i miei uomini. Tuttavia avete perso. Arrendetevi e forse non sterminerò il vostro branco come ho fatto per gli altri."

Chase replica uscendo allo scoperto, ritrasformato in umano: "Arrendersi non è una delle nostre possibilità." Sento il tintinnio delle sue armi e mi ritrasformo anche io per affiancarlo: "Non siamo codardi come voi."

"Ma che bello, Alpha e Beta. Non vi ucciderò; avete dimostrato parecchie buone capacità. Sarà un piacere scoprire a cosa sono dovute." Rispose la donna con un tono sadico; l'intenzione di volerci torturare è pressoché palese.

"Non ci avrai senza combattere." Esclamo Chase mettendosi in assetto da battaglia, subito seguito da me.

"Che peccato." Esclama fintamente dispiaciuta per poi rivolgersi ai suoi uomini: "Sparate."

I proiettili volano ma io e Chase ci spostiamo evitando le prime scariche. Avanziamo in fretta mentre ricaricano e attacchiamo gli esterni utilizzando poi i corpi delle nostre vittime per proteggerci da ulteriori colpi d'arma da fuoco. Riusciamo a farne fuori alcuni ma cedo appena un proiettile mi colpisce il fianco, facendomi perdere l'equilibrio e cadere. Un altro sparò riecheggia nel bosco per essere seguito dal tonfo del corpo del mio Alpha, anche lui colpito alle spalle.

Come cado un urlo che riconosco troppo bene si propaga nell'aria, tra i miei atroci dolori: Artemis. "AIDEN." Grida disperata e con non so quale forza riesco a urlare di rimando: "SCAPPA ARTEMIS... Va Via."

"Che scena... dolce." Escalma la Cacciatrice per poi ordinare ai suoi uomini: "Prendetela."

Cerco di rialzarmi in piedi, senza troppi  risultati, ma riesco ad arpionare la gamba di uno dei cacciatori facendolo cadere e distrando gli altri.  Sento intanto i passi della mia compagna correre lontano.

In cambio della mia azione, ricevo un colpo in bocca del calcio del fucile dell'uomo. Sento il sangue uscire dal naso a causa del colpo. Intanto gli altri continuano a correre verso la Casabranco. Chase si ribella ma per fermarlo uno dei cacciatori lo prende a calci sulla ferita fino a farlo svenire dal dolore.

"Come si chiama la tua compagna, lupo?" Domanda la Cacciatrice avvicinandosi a me.

"Va all'inferno stronza." Escalmo e subito ricevo un calcio in pancia da parte della donna.

"Sì chiama Wright? Artemis Wright? RISPONDI." Continua a interrogarmi, il suo tono è urgente, quasi disperato ma non rispondo. Non dico nulla. L'unica cosa che riesco a pensare è "come diavolo fa a sapere il suo nome?" Ma soprattutto "chi diavolo è questa?"

Contemporaneamente i cacciatori sono tornati. "Signora la Casabranco è vuota, sono scappati."

La donna ritorna a usare il tono tagliente e glaciale di prima ordinando imperiosa: "Cercate in tutta la zona; sono tanti e molti feriti, non saranno andati lontano. Trovateli e uccideteli."

Poi si rivolge a me e dice tranquillamente: "Quanto a te... buona notte lupetto." A seguito mi riempie di pugni in faccia; cerco di incassare ma sono troppi e sono troppo debole a causa della fatica e del sangue perso dalla ferita che brucia sul fianco.
Così perdo conoscenza.

ANGOLO AUTRICE:

La situazione degenera...
Questo era l'ultimo Pov di Aiden...YEEE.
Ora tocca di nuovo Artemis essere la protagonista... Cosa succederà?

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti o con una stellina.

Al prossimo capitolo!

Serena


Il Lupo dagli occhi argentatiWhere stories live. Discover now