capitolo 26

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Mi sveglio all'improvviso dall'ennesimo incubo. Mi alzo e mi trascino fino in bagno. Ho voglia di vomitare. Mi lavo la faccia ed esco. - Ehi Marti - mi saluta Calum. Credo che Cameron non abbia detto ai ragazzi quello che è successo.
- Ehi, Calum, ciao -. Mi abbraccia e poi entra nella sua camera.
- Ciao - mi saluta Matt, anche lui mi abbraccia ed entra nella stessa camera di Calum. Lasciano la porta aperta e li sento parlare, stanno scegliendo il gioco per la playstation.
- Stai bene? - mi chiede Cameron, che arriva alle mie spalle.
- Sì... cioè insomma... ho avuto solo un incubo. Ma Matt e Calum... loro sanno che... ?
- No, ho detto a tutti che hai avuto un incidente. Non volevo che ti compatissero. Non credo che ti farebbe bene. Loro due sono nella stessa camera, Shawn è nell'altra, quella dopo la loro - mi spiega, e va verso la stanza. Bussa e poi apre. - Shawn, Martina resterà a dormire qui da noi per qualche giorno! - gli dice a voce alta.
- Ciao Marti! -, dice lui, e viene ad abbraccia. - Non ti ho sentita arrivare, sto componendo - ci dice.
- A quest'ora? Shawn, è mezzanotte, stiamo andando a dormire. Ti tronco le gambe se ti sento far rumore -, lo minaccia Cameron. - E io ammazzo voi due se vi sento far rumore... e poi gli altri stanno andando a dormire, fai qualcos'altro -, dice, e chiude subito la porta per non ricevere un cazzotto da Cameron. Lo sento ridere.
- Imbecille... se la poteva risparmiare la battutaccia.
- Non è colpa sua, non sa cosa mi è successo. E poi forse un po' di leggerezza mi fa bene. Ora vado... 'notte - dico a Cam, e gli bacio la guancia.
- Marti - mi chiama mentre mi allontano. Si avvicina. - Vieni in camera con me, non voglio che tu stia sola... se fai un altro incubo, almeno ci sono io - mi dice imbarazzato.
- Va bene -, rispondo. Entriamo in una camera grande, il letto è a una piazza e mezza. Lui si mette sotto le coperte, io mi sdraio

vicino a lui e appena tocco il cuscino mi addormento, confortata dal suo calore.
***
Mi alzo, Cameron non c'è. Esco nel corridoio e le porte delle camere sono tutte aperte. - Cazzo Cameron! - urla Shawn di sotto. - Sta zitto, che Martina sta dormendo - lo rimprovera lui. Entro nella camera degli ospiti, quella dove avrei dovuto dormire. Prendo i vestiti. Vado in bagno e mi chiudo dentro. Ho paura, le mani mi tremano, cerco di fermarle. Mi lavo e mi vesto. Scendo e ci sono Cameron, Hayes, Shawn, Calum e Skylynn. Mi salutano tutti schiamazzando.
- Ciao - rispondo, e mi siedo su un bracciolo del divano, vicino a Cameron.
- C'è la torta al cioccolato di là - mi dice lui indicandomi un arco posto sulla parete sinistra, sotto le scale.
- Okay grazie - mi alzo e vado in cucina. Entro e Nash con Matt sono davanti ai fornelli. - Ciao - li saluto.
- Ehi - mi saluta Nash, mentre Matt si gira con la bocca piena, bofonchiando un saluto.
- Cam mi ha detto che c'è la torta al cioccolato - dico. Loro si scambiano un'occhiata colpevole. - Ho capito, l'avete finita - dico, e mi siedo sullo sgabello dell'isola.
- Tieni, c'è questa cosa, a me non piace - mi dice Matt mentre le briciole della torta gli escono dalla bocca. Mi passa un piatto.
- Ma Matt... sono broccoli, che schifo - lascio il piatto sul mobile e me ne torno in salone.
- Com'era? L'ho fatta io! - mi dice Calum.
- Sono sicura che a Matt e Nash sia piaciuta molto - dico ridacchiando e mi siedo di nuovo vicino a Cameron.
- Te ne faccio un'altra più tardi - mi dice ridendo e si mette seduto vicino a me.
- Okay, grazie. Cam, stasera vorrei tornare a casa, vado a prepararmi.

- Martina - mi chiama alzando la voce. Torno nella mia camera e chiudo la porta. Poco dopo Cameron bussa.
- Cam... non mi va di parlare. E voglio tornare a casa di mia zia solo perché mi sembra giusto prendermene cura, tanto ormai quell'uomo è in carcere e...
- Martina, non volevo parlarti di questo, apri, dai -. Apro e Cameron mi porge il mio cellulare.
- Lo hai lasciato giù, è arrivata una telefonata dell'ospedale. Scusa se mi sono permesso di rispondere, ma adesso basta chiacchiere e preparati, oggi dimettono Halisia, andiamo a prenderla! -. Per la prima volta dall'aggressione sento che un sorriso, ampio e caldo, mi si apre sul volto.
- Cam... è meraviglioso! Ti prego, fermiamoci in un negozio, voglio prenderle dei palloncini rosa per festeggiare -. Mi preparo in un attimo e ci infiliamo in macchina. Sto andando a prendere Halisia, la mia dolce sorellina, e l'idea di scrutare ancora i suoi occhioni che non conoscono il male mi fa pensare che forse posso dimenticare un po' di quello che ho vissuto io.
Sei settimane dopo
Di nuovo con la testa nel water. Sono tre volte questa settimana. Il ciclo mi è saltato, mi sento stanca e sono pallida. Ho appuntamento domani mattina per i prelievi: test di gravidanza, HIV e HCV. Mi siedo sul letto e guardo davanti a me pensando a cosa succederebbe se fossi incinta. Cam ha capito che sto male, continua a dirmi di non preoccuparmi, che potrebbe essere la stessa influenza che ha spedito Halisia in ospedale. Ma io ho paura.
***
Ho ritirato i risultati delle analisi che ho fatto due giorni fa. HIV: negativo. Epatite C: negativo, Gravidanza: positivo. Sono incinta. Avrò un figlio, lo crescerò da sola. - Marti -, qualcuno entra in

camera senza bussare. Non mi muovo, fisso solo il foglio con i risultati. - Dove cazzo sta quel coglione - urla Cameron.

io e il mio fratellastro ♡Where stories live. Discover now