capitolo 9

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Mi sveglio cercando di capire dove sono, la mia mano è intrecciata con quella di qualcun'altro, la stanza è bianca e ci sono fili dovunque. Giusto, sono in ospedale, nella camera di Cameron. Guardo l'ora: 04:34. Mi giro verso lui che sta dormendo tranquillo. Gli accarezzo la guancia e mi alzo dalla sedia. Esco nel corridoio e scivolo sul muro, non sto bene, non so perché. Inizio a piangere. Piango per sfogare l'animale che è in me, senza perdere il controllo. Mi asciugo le lacrime e rientro.
- Che succede?- mi chiede lui. - Nulla, tranquillo - mi siedo. - Stavi piangendo, Marti...?
- Sì...
Mi accarezza la guancia.
***
- Okay ce la puoi fare -, lo incito. Siamo nella stanza e Cam deve alzarsi. Ci hanno lasciati soli, Josh è andato a casa e l'infermiera
deve controllare un altro paziente.
- Oddio non ce la posso fare - esclama buttandosi all'indietro sul letto.
- Dai - gli porgo la mano e lui la prende ma mi tira verso sé. Gli cado addosso e le nostre bocche sono a pochi centimetri, il mio petto sfiora il suo e i suoi occhi mi fissano le labbra.
- Scusa - gli dico.
- Niente scuse - mi sussurra. Fa unire le nostre labbra. Passa un millennio. Mi stacco appena e sussurro:
- Mi piaci tanto ma aspettiamo... prima ti devo parlare.
- Okay piccola - mi lascia un altro bacio e io mi alzo. Lui lentamente si alza e mi porge la mano in cerca di un appoggio.
- Vieni - gli porgo la mano e insieme usciamo dalla stanza.
- Allora abbiamo fatto pace - mi dice Cam mentre cammina zoppicando.
- Sì... - lo abbraccio, lui si ferma e mi stringe.
-Mi sei mancata piccola... ti amo - mi sussurra. Rimango immobile poi mi stacco e gli prendo il viso fra le mani e lo bacio.

- Quindi...
- Sì ma solo una cosa... come facciamo con mamma e Josh, non possiamo dirglielo, ho paura - lui mi abbraccia e mi bacia fra i capelli.
- Rimane segreto... comportiamoci come sempre, glielo diremo, ma non ora.
- Va bene - mi bacia e mi riprende la mano per ricominciare a camminare. Apre la porta della camera e ci sono tutti quanti.
- Cam! - urla Halisia e gli corre incontro, lui la prende in braccio e la stringe.
- Non ti devi sforzare Cameron - lo rimprovera il padre. Lui mette a terra Halisia, mi riprende la mano e va verso il letto.
- Cosa sta succedendo? - ci chiede mia madre tra i denti, guardando le nostre mani.
- Cioè? - ribatto in tono acido.
- Tra di voi, signorina.
- Nulla, perché?
- Le mani intrecciate, non vi staccate un momento, non mi piace il tuo comportamento... per niente. Ho tollerato tutte le volte che avete dormito insieme solo perché potevo controllarvi, ma ci sono dei limiti che non devono esser valicati.
- Non riesco a camminare senza un sostegno - dice Cam sedendosi sul letto.
- E poi non stiamo facendo nulla di male - dico io lasciando la mano di lui.
- Bene... preparati che andiamo a casa, non rimani ancora qui, soprattutto senza il mio permesso - mi dice lei alzandosi.
- Sì che ci rimango - rispondo acida e rabbiosa.
- Come scusa!? - si avvicina con la mano alzata, pronta a scattare. - Rimango qui - dico decisa. La sua mano colpisce la mia guancia e una lacrima mi scende.
- Ripetilo se hai il coraggio... muoviti - mi sgrida girandosi e aprendo la porta.
- Rimango qui - dico a denti stretti. Cameron mi tira verso di sé.

- Smettila... vai con lei e comportati bene - mi rimprovera lui sottovoce e tenendomi per il polso.
- Voglio rimanere qui con te... ti prego - sussurro.
- Piccola io non posso farci nulla, vai a casa, ci vediamo domani, quando torni da scuola sarò lì ad aspettarti.
- Okay... ti amo - gli sussurro all'orecchio mentre l'abbraccio.
- Anche io ti amo piccola - posa le sue mani sui miei fianchi e mi tira verso di sé.
- Sbrigati - mi ripete mia madre strattonandomi per un braccio.
- Ci vediamo domani - mi dice lui.
- A domani - gli dico e esco dalla stanza con mia madre al seguito. Il telefono suona e lo tiro fuori dalla tasca. Un nuovo messaggio. Da 'Cam': "ti amo piccola mia... ci sentiamo stasera ♥ ;)". Rispondo. A 'Cam': "ti amo mio grande guerriero... va bene, allora a dopo ♥ B)". Salgo in macchina e in pochi minuti arriviamo a casa.
***
Per non insospettire mi madre, aspetto l'ora di andare a dormire prima di iniziare a mandare sms a Cam. Ci scambiamo una serie di messaggi semplici ma che per me, in questo momento,
significano tutto: "Dormi da solo?" "Ah ah "
"Vengo lì"
"Non ci provare!"
"Va bene... Cam io vado, ci vediamo domani!"
"Certo piccola!!"
"Notte"
"Ti amo!"
"Ti amo anch'io!"
"Notte!!!" Immagino che lo dica urlando. Sorrido tra me. "Notte scemo". Spengo il cellulare, mi sdraio e mi addormento.

Ok allora chiedo scusa a tutti per il mio ritardo...
Oggi ne metto un altro oltre a questi e non so quando riesco ad aggiornare...
Grazie a chi mi segue

io e il mio fratellastro ♡Where stories live. Discover now