capitolo 17

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Finalmente è Natale. Mi alzo e la testa mi sta per scoppiare.
- 'Giorno - dico entrando nella spaziosa cucina. Siamo da mia zia Sara. Lei ha tre figli: Johannha, Yana e Pj. Johannha ha 24 anni, non vive qui. Ha già un figlio: Cristian, che ha 4 anni. Yana ha 19 anni, si sta trasferendo con il suo ragazzo in un appartamento. Pj ha 12 anni, lui è l'unico che vive qui.
- Ciao Marti - mi saluta la zia Sara sedendosi intorno al tavolo, con la tazza di caffè in mano.
- Ehilà - urla Alessandro entrando. Mi siedo vicino a zia e aspetto che mi arrivi il caffè.
- La nonna e il nonno sono usciti - mi dice zia passandomi la tazza.
- Grazie - lo sorseggio, mi scalda l'anima. Finisco di berlo e infilo la tazza nella lavastoviglie. Salgo di sopra e mi preparo. Il calendario attaccato all'armadio è lo stesso che avevo a Roma, segna il 25 Dicembre. Oggi è Natale! Mi affaccio alla porta e urlo: - Comunque AUGURI!
- Auguri - mi rispondo tutti insieme. Rientro in camera e chiudo la porta. Halisia salta sul letto mentre aspetta che le passo i suoi vestiti. Apro l'armadio e prendo un vestitino rosso e bianco, le ballerine bianche e le calze color carne. La vesto e poi le pettino i lungi capelli castani.
- Vado di sotto - mi dice aprendo la porta e uscendo. Apro di nuovo l'armadio. Prendo un jeans chiaro, una camicetta bianca e le dr Martens bianche. Mi vesto e poi pettino i miei lunghi capelli castani. Li lascio sciolti e mi trucco, mascara e matita, mi metto il rossetto rosso e infilo il telefono nella tasca posteriore.
- Mi trucchi anche a me? - mi chiede Halisia che è sulla porta.
- Tesoro, non eri scesa in cucina?
- Anche zia Sara ha il rossetto. E anche la mamma lo aveva sempre. Lo voglio anch'io.
- Vieni - entra e chiude la porta. Sale sulla sedia e chiude gli occhioni. Le metto l'ombretto rosa chiarissimo, quasi non si vede, e il lucidalabbra.

- Voglio anche quello che va messo così - mi dice facendo il gesto del mascara. Le metto pochissimo mascara e la prendo in braccio - Ma siete pronte? - ci chiede Alessandro aprendo la porta.
- Sì, arriviamo - aiuto Halisia a scendere dalla sedia e lei corre subito di sotto.
Scendo anch'io e in salone c'è lo zio Walter con i suoi due figli. Daniel ha soltanto 2 anni. Tina invece ne ha 10.
- Ciao Matti - urla Daniel correndomi incontro.
- Ciao piccolo - lo prendo in braccio.
- Ciao Marti - lo zio mi bacia sulla fronte.
- Ciao zio... auguri - gli dico.
- Grazie, anche a te - mi risponde e guarda Alessandro.
- Buongiorno signore, io sono l'aiutante di suo padre, mi chiamo Alessandro... piacere e buon Natale - gli dice porgendogli la mano. Lo zio sorride e gliela stringe.
- Buon Natale... io sono Walter, il figlio.
-Sì, lo so, signore.
- Oh dammi del tu! Loro sono mia moglie Olivia, mio figlio Daniel e mia figlia Tina - gli dice il zio indicandoli tutti.
- Ciao... salve signora - dice Ale sorridendo.
- Dai! Puoi dare del tu anche a me... ciao Marti auguri - mi dice abbracciandomi.
- Grazie, anche a te - rispondo, e vado in cucina.
- Sì mi ha messo anche il trucco che va sulle sopracciglia - dice Halisia alla zia Sara mostrandole l'occhio.
- Quelle sono le ciglia - le dico.
- Sono uguali, sono sempre peletti - mi dice mettendosi seduta sullo sgabello.
-Va bene... zia ti serve una mano?
- No, grazie... - mi risponde sorridendo.
- Okay.
- Matti giochiamo di là? - mi chiede Daniel.
- Sì tesoro - rispondo, e lui subito scappa di là. Lo seguo, Hali e Tina ci seguono. Entro nella camera hobby e Daniel è nella cesta a giocare.

Non so chi st seguendo l'altro libro "dimmi soltanto che non é la fine" ma sinceramente a me non piace per niente. Mi scuso con chi lo sta leggendo ma le mie idee per quello non ci sono, ogni tanto butto giù qualcosina, ma non mi piace più di tanto...grazie comunque.

io e il mio fratellastro ♡Where stories live. Discover now