CHAD

"Cuore di madre (Avvertenze)"

ATTENZIONE IL CAPITOLO CONTIENE CONTENUTI SENSIBILI E NON ADATTI AD UN PUBBLICO SENSIBILE O MINORE)

"Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore."

(Pier Paolo Pasolini, Supplica a mia madre)

"Bene per oggi l'incontro è finito. Grazie a tutti per aver partecipato. Vi ricordo che domani sarà l'ultimo giorno utile per consegnare l'iscrizione al ritiro organizzato dal club per il prossimo weekend. Sarei davvero felice se partecipaste numerosi" Sunan concesse a tutti i presenti un applauso prima di congedarli ed incominciare a sistemare i materiali utilizzati. Da quando P' Chad se ne era andato, più di una settimana prima, lui era diventato a tutti gli effetti l'unico responsabile e gestore del Club di Teatro ed arti performative. Sostenuto dall'incoraggiamento verbale degli altri presidenti del club e degli stessi membri del club, l'unico aiuto concreto e costante era stato quello offerto dalla sua coetanea e ragazza da ormai un po' di tempo Ai Heidi.

"Certo che qualcuno potrebbe offrirsi ogni tanto di aiutarci a riordinare no?" sbuffò la ragazza iniziando a raccogliere i cerchi e le palle di diverse dimensioni sparse sul il pavimento. Ad Heidi non pesava il doversi fermare ogni volta per dedicarsi a quella attività, era felice di poter condividere quei momenti con il suo amato Sunan, parlando e confrontandosi su come si era svolto l'incontro fra criticità superate e conquiste raggiunte. Per la ragazza poter essere d'aiuto al suo compagno, in quel particolare momento, era piuttosto che un dovere una gioia. Ciononostante, si rendeva conto che i membri del club, avessero deciso di portarlo volutamente all'estremo per testare le sue doti di organizzatore e gestore per poi decidere se poterlo considerare o meno il nuovo leader di cui il club aveva bisogno.

L'abbandono di P' Chad aveva lasciato tutti sorpresi e smarriti. Il ragazzo, senza dare una spiegazione, da un giorno all'altro si era semplicemente assentato, comunicando il suo bisogno di sospendere fino a data incerta, tutte le sue attività scolastiche, quelle extra curricolari incluse. Ambasciatore di quel comunicato era stato il povero Sunan che, con solo pochi mesi di esperienza alle spalle come vicepresidente ma, volontà da vendere, si era subito rimboccato le maniche, prendendo in mano la situazione. DI grande aiuto per il ragazzo erano state le innumerevoli telefonate e videochiamate protratte fino a notte fonda, intrattenute con l'ex vicepresidente P' Kiet.

Lo studente di psicologia, lontano ed ignaro della maggior parte dei fatti avvenuti nell'ultimo periodo, in un primo momento era rimasto piuttosto sgomento dal comportamento irresponsabile e, certamente sofferto del suo buon amico ma, conoscendolo da anni e non avendo la possibilità di analizzare per intero la situazione, si era convinto che quella decisione per Chad, fosse stata al momento la soluzione migliore per il suo benessere fisico e mentale.

Il suo amatissimo Nong Sunan gli aveva raccontato a grandi linee di come la relazione fra il violinista e Non si fosse sviluppata ed arrestata di colpo, senza entrare in dettagli troppo personali per non intromettersi nella privacy del suo buon amico e minare così la fiducia in lui riposta. Per entrambi i ragazzi era stato difficile arrivare a delle congetture concrete, essendo sprovvisti di tutti gli indizi necessari, ma, nonostante quella mancanza, si erano adoperati a modo loro per far sentire sostegno ed affetto ai loro cari. Inoltre, Kiet aveva rincuorato il suo Nong, elogiandolo per l'ottimo lavoro che stava svolgendo e ribadendo ancora una volta quanto la sua scelta di eleggerlo come suo successore fosse stata la migliore mai presa per il bene del club e dell'intera università.

"Ah... forse dovrei essere più incisivo nella richiesta d'aiuto. Non mi piace impormi e mi sento piuttosto a disagio nell'obbligare qualcuno a fare qualcosa di non gradito" sospirò il ragazzo iniziando a chiudere le finestre per tirare le tende.