"Solo io... solo tu"

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"una buona legatura non ha bisogno di corda e di nodi / eppure nessuno può scioglierla"

(Lao Tzu)

"La tua camera è davvero bella P'" furono le prime parole pronunciate da Non dopo essere entrato nella stanza di Chad.

Uno spazio ampio e confortevole, provvisto di qualsiasi necessità.

Una piccola porticina sulla destra dava ad intendere che, anche in quel luogo vi fosse un bagno privato come, sospettava il più piccolo, in ogni camera da letto della casa.

Il ragazzo fece vagare lo sguardo, attento ad immagazzinare ogni minimo dettaglio per ricercare il più piccolo indizio sulla vita segreta del musicista. Le pareti, di un tenue color crema, erano piuttosto spoglie ed ordinarie. Due grandi mensole sulle quali vi erano posti diversi libri di musica, alcuni di narrativa e, qualche albo illustrato, ricordo d'infanzia, ne occupavano gran parte dello spazio. Un'ampia finestra regalava una luce naturale ed il calore necessario all'ambiente. Il letto, a una piazza e mezza, era piuttosto grande, infine, una scrivania spoglia, sulla quale vi erano solo un portapenne in metallo, alcuni spartiti, un computer fisso piuttosto datato ed un paio di foto di famiglia, raffiguranti un Chad sorridente dai tratti infantili, completava l'arredamento ordinario dell'ambiente.

Il Nong si soffermò su quell'immagine lontana sorridendo lievemente, per poi concentrare le sua attenzione su un leggio, posto al fianco della finestra, e sul violino che lo accompagnava.

"Questa stanza è la più grande di tutta la casa. In origine era la camera da letto dei miei genitori ma, quando sono arrivato qui, hanno preferito lasciarla a me. L'acustica è ottima fra queste pareti, la musica si propaga nelle tonalità giuste senza subire influenze esterne" rispose Chad noncurante di quanto in realtà quelle parole potessero apparire criptiche alle orecchie del più piccolo.

Non rifletté alcuni minuti su ciò che aveva appena udito, accantonando quell'informazione in un angolino della sua mente assieme a tutte le altre senza spiegazione, in attesa di trovare il momento più opportuno per esternare le sue perplessità.

"C... certo che sei fortunato, hai un bagno privato tutto per te!" Continuò timido non sapendo bene come comportarsi in quell'ambiente così intimo e sconosciuto.

"Già, direi doppiamente fortunato visto che ho il privilegio di poter usufruire dell'unica vasca da bagno presente in tutta la casa" rispose il più grande avvicinandosi per poi annullare definitivamente le distanze con un dolce bacio sulla fronte del più piccolo.

"Ascoltami Non, non devi essere così teso, so che per te non deve essere facile, trovarti qui, in questo luogo sconosciuto, ma vorrei davvero che ti sentissi un po' come a casa. O per lo meno, come se fossimo in camera mia, nel dormitorio, con te mi rubi i vestiti e poi fingi che non sia vero" sorrise Chad abbracciandolo e respirando a pieni polmoni la sua essenza.

"Co... Cosa? Non... Non è vero io... Io... Non ti rubo i vestiti P', li prendo solo in prestito" ribatté balbettando il Nong, cercando di divincolarsi da quell'abbraccio, ma non provandoci veramente.

"Ok... Ok, come dici tu" lo strinse ancora di più a sé il grande.

"Però per favore, cerca di ascoltare quello che ho detto. Voglio davvero che tu ti senta a tuo agio qui. Sei in un posto sicuro, ci sono io, mia madre già ti ama come se fossi il suo terzo figlio e..." Chad si fermò un secondo insicuro se continuare o meno "So che hai tante domande, che ci sono molti aspetti di questa situazione che non riesci a spiegarti. Ti prometto che ti dirò tutto, tutto quanto, ma non adesso. Per ora concedimi ancora un po' di tempo, permettimi di restare qui, così... solo io... solo tu..."

CHADWo Geschichten leben. Entdecke jetzt