"Otto Ottobre"

111 16 55
                                    

Laban era intenta a preparare delle frittelle di riso per le due piccole pesti che, da un paio di giorni, avevano invaso allegramente il suo salotto, inondandolo di colori, gridolini e risate, come non le accadeva ormai da diversi anni. Il suo primo genito Lawan, approfittando di un viaggio d'affari in Cina, organizzato dall'azienda presso la quale lavorava come manager delle relazioni internazionali, aveva deciso di sfruttare quell'opportunità per concedersi e concedere alla sua giovane moglie, qualche giorno lontano dalla routine quotidiana passata fra pannolini, pappette e tanta gioia. La coppia aveva due figli piccoli e, come ogni genitore giovane ed in salute, pur non rinnegando quel ruolo, era desiderosa di potersi ritagliare ogni tanto degli spazi di intimità di coppia, approfittando della disponibilità e dell' entusiasmo dei genitori paterni.

I piccoli erano seduti attorno al grande tavolo posto al centro della sala da pranzo, intenti a dipingere con le dita e, altre parti del corpo, su due grandi fogli bianchi, messi a disposizione dalla donna, che  ne ricoprivano la superficie. Silenziosi e concentrati si stavano intrattenendo in quella stimolante attività da quasi mezz'ora, sotto lo sguardo vigile ma non oppressivo di Laban che, fra un'occhiata ed un sorriso divertito, passava da un utensile all'altro sfogliando ogni tanto il libro di ricette  per essere sicura di non aver scordato di inserire nell'impasto qualche ingrediente indispensabile.

"Ya* sto disenando degli uniconni per papà" disse la piccola Nari voltandosi verso la donna e mostrandole le dita, ognuna pitturata di un colore differente. 

"Oh! Ma sono bellissimi piccola mia" rispose la donna regalandole un amorevole sorriso.

"Sari! Grr! Sari!" le fece l'eco il piccolo artista seduto al fianco, alzando le dita pitturate di verde al cielo ed imitando il verso di qualche animale preistorico.

Laban scoppiò in una calorosa risata dopo aver notato le guance del piccolo macchiate di diverse tonalità di rosso.

"Ma come sono bravi i miei due piccoli pittori in erba" continuò la donna, posando il mestolo e girandosi verso il porta spezie appeso alla parete alle sue spalle alla ricerca di un po' di cannella per dare un tocco occidentale al dolce in preparazione. 

Facendo scorrere lo sguardo fra i vari barattoli, l'occhio le cadde di sfuggita sul grande calendario da muro appeso proprio di fronte al mobiletto. Lì, In una delle prime righe del mese in entrata, quella data magica, era cerchiata come ad ogni anno passato da un grande cuore rosso. Laban sorrise tristemente accarezzando, con le dita sporche di farina, quel numero carico di significato, rimembrando per diversi istanti ricordi felici e risate lontane di un passato sfumato.

Otto ottobre, il giorno in cui il suo piccolo Chad, quel figlio amato e tanto desiderato era finalmente giunto a casa. 

Per la donna, quel piccolo scricciolo esile e dai grandi occhioni luminosi, era stato il suo piccolo e dolce Chad, sin dal loro primissimo incontro. Quando per la prima volta i loro sguardi si erano incontrati, quel bimbo sperduto, con la sua fame d'amore, le aveva divorato il cuore, lacerandolo con quell'espressione piena di curiosità e paura, divorando tutto il sentimento contenuto in esso.

"Mae" ricordò le parole del piccolo, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime "Tu sei la mia mamma. Mae Laban ti voglio tanto, tanto bene"

Quel giorno, per la prima volta dal loro primo incontro, il suo bambino aveva finalmente abbattuto tutte le barriere erette nel suo animo, affidandosi completamente a lei ed al suo affetto senza riserve, la luce nei suoi occhi d'infante s'era fatta più luminosa illudendola che, la notte con le sue tenebre spaventose accompagnata dai fantasmi del passato, non sarebbe mai tornata ad oscurare il cuore di suo figlio.

Il suono del telefono la distolse da quel momento malinconico spingendola a ritornare al presente. Sul display dell'apparecchio, appoggiato sul bancone da cucina, al fianco del libro di ricette, il nome di Chad iniziò a lampeggiare senza sosta, richiamando l'attenzione dei due bambini seduti al tavolo.

CHADWhere stories live. Discover now