Capitolo trenta: scusa

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- canzone: Everybody Wants To Rule The World di Tears For Fears

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Il suono della musica riempì le orecchie di Ophelia, mentre le cuffie del suo Walkman le abbracciavano la testa. Si ficcò le mani nelle tasche dei suoi jeans, divertendosi a prendere a calci un sassolino. Camminava lungo il percorso del lago, canticchiando spensieratamente.

"Welcome to your life there's no turning back
Even while we sleep we will find
You acting on your best behavior
Turn your back on mother nature
Everybody wants to rule the world"

Continuava a martoriarsi il labbro inferiore, assaporando la leggera brezza di settembre mentre chiudeva delicatamente gli occhi. Non aveva più parlato con Draco riguardo a quello che era successo nel corridoio qualche ora prima. Avevano avuto la lezione di Pozioni e di Difesa contro le Arti Oscure insieme, ma lei lo aveva ignorato di proposito, ancora imbarazzata da ciò che le aveva detto.
Liberò finalmente il labbro, stava iniziando a farle veramente male per colpa di quello stupido vizio, e si fissò le Converse fangose.
La sua mente era dappertutto, almeno fino a quando non sentì le sue cuffie scivolarle dalla testa. "Ma che...?" si voltò e aggrottò la fronte vedendo Draco mettersele in testa.

"Help me make the most
Of freedom and of pleasure
Nothing ever lasts forever
Everybody wants to rule the world"

Lo fissò perpetuamente, mentre ascoltava la canzone. Poi si tolse il walkman e le consegnò le cuffie. Non era dell'umore giusto per parlare con lui, anche se nel momento in cui stava per indossarle di nuovo, le afferrò il braccio e la fermò.
"Sei arrabbiata". La osservò mentre allungava la mano nella tasca posteriore per aprire la cassetta e spingere il tasto di pausa, facendo fermare la canzone.
"No" sospirò, guardandolo. "Sono solo infastidita".
"Perché?" le domandò infilandosi le mani in tasca.
Inspirò, chiedendosi se dire o meno quello che da giorni le tormentava la mente. Si scrollò le spalle per rilassarsi: "Mi importa di te Draco" disse, la sua voce intrisa di un misto di preoccupazione e fastidio, "e quando magari ti chiedo se stai bene più e più volte, è solo perché sono preoccupata. E mi dispiace se risulto appiccicosa o roba del genere, ma è la verità". Abbassò lo sguardo verso il walkman che teneva in mano e riprese a parlare: "Non mi piace che ti sei scagliato contro di me senza un cazzo di motivo. Non dovrei scusarmi quando ti chiedo come stai, ma è esattamente quello che ho fatto ogni singola volta e sono stanca di farlo". Sospirò e finalmente lo guardò.
Draco rimase in silenzio per un momento, non sapendo come rispondere. Sapeva che non la stava trattando nel modo giusto, era stressato ed era solo la seconda settimana di scuola. Si schiarì la voce: "Non dovrei prendermela con te. Ed io..." avrebbe voluto sotterrarsi per quello che stava per dire. "Mi... mi dispiace". Lo disse a voce così bassa che Ophelia quasi non lo sentì. Si sentì quasi disgustato per ciò che aveva detto.
"Va tutto bene" borbottò, anche se non andava affatto tutto bene.
"Quindi siamo a posto ora?" le chiese, piegando le labbra in un leggero sorriso.
Ophelia arricciò il naso e non disse niente.
"Oh, andiamo Woodlock". La sua voce aveva un tono leggermente scherzoso.
"Sì, immagino". Sapeva benissimo che non era veramente dispiaciuto, lo aveva detto solo per farle il contentino.

Draco sorrise e allungò le braccia, incastrando le dita nei passanti dei suoi jeans larghi, tirandola a sé. Ophelia si lasciò sfuggire un lieve sussurro di sorpresa. Le sue piccole mani, che tenevano ancora il suo Walkman, erano premute contro il suo petto. "Sei una terribile bugiarda" disse, le sue dita ancora aggrappate ai passanti. "Sei ancora arrabbiata con me". Draco la guardò e un sorriso le apparve sulle labbra.
Gli spinse leggermente il petto e lui la lasciò andare. "Già" ammise sinceramente, "ma non per molto. Perché sono fatta così, perdono e dimentico". Si sistemò una ciocca dietro l'orecchio destro e scosse la testa: "Je dois arrêter de m'excuser" borbottò sottovoce. Draco ridacchiò sentendo la frase.
"Vieni qui" mormorò abbracciandola. Ophelia sospirò e ricambiò. "Sei troppo per me, lo sai?" le domandò, appoggiandole il mento sulla testa.
"Non dirlo".
"Perché no?"
"Perché non è vero".
Non disse niente, sospirò e la abbracciò più forte.
Strinse la mascella mentre Draco la teneva stretta. Era ancora incazzata e si odiava per questo.

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Significato della frase in francese:
- Je dois arrêter de m'excuser significa 'devo smetterla di scusarmi'.

yellow - D.M - 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆Where stories live. Discover now