Capitolo venti: solo l'inizio

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"The way she tells me I'm hers and she is mine"

- canzone: Cherry Wine - Live di Hozier

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"CRUCIO!" urlò l'uomo con il mantello, facendo uscire una luce rossa dalla sua bacchetta, puntata sulla povera donna di mezza età conosciuta anche come Juliet Woodlock.
"No! MAMMA!" La piccola Ophelia strillò, finendo tutta l'aria che aveva nei polmoni. "SMETTILA DI FARLE DEL MALE!" disse singhiozzando, cercando di sfuggire alla presa di un vecchio uomo che teneva la bacchetta sul collo dell'undicenne.

L'ultima cosa che la piccola Ophelia vide fu una luce verde brillante, proveniente dalla bacchetta dell'uomo, colpire sua madre.

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Ophelia balzò dal letto, stringendosi il petto. Strinse gli occhi, mentre cercava di stabilizzare il respiro.
Si trattava di uno di quegli incubi di cui avrebbe voluto dire che si trattasse effettivamente di un sogno. Ma purtroppo non lo era affatto, era davvero accaduto, e continuava a traumatizzarla.
Guardò verso l'orologio. Segnava le quattro del pomeriggio. Ophelia avrebbe dovuto pensarci meglio prima di decidere di fare un pisolino in pieno giorno. Le capitava spesso di fare sogni agghiaccianti o strani quando schiacciava un pisolino, ma non riusciva a trattenersi, era estremamente stanca e stressata, aveva bisogno di dormire.

Lentamente, fece oscillare le gambe oltre il lato del letto e si alzò.
Si mise la testa tra le mani mentre sospirava. Aveva assolutamente bisogno di fare una lunga passeggiata per schiarirsi le idee.

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Le sue Converse bianche, che erano strettamente legate, calpestavano la fredda terra di Novembre lungo il sentiero vicino al lago. Strinse le braccia, cercando di sentire un qualche tipo di calore attraverso la veste dell'uniforme.
"Ophelia, va tutto bene?"
Si voltò e sorrise al ragazzo che è sopravvissuto.
Annuì, anche se non sembrava proprio così. "Tu?"
Harry si schiarì la gola mentre annuiva leggermente: "Sto bene".
"Ti va di fare una passeggiata?" Sapeva per certo che se Draco avesse visto lei e Harry da soli non sarebbe stato felice, ma Ophelia voleva parlare con qualcuno e Harry sembrava proprio la persona giusta.
Accettò e si avvicinò al fianco di Ophelia, mentre cominciavano a camminare. "Come sei stata ultimamente?" le chiese mentre osservava il terreno.
"Bene" Ophelia si mordicchiò il labbro, mentre decideva ansiosamente la prossima cosa da dire: "Sai che ti credo, vero? Intendo tutta la questione di Tu-Sai-Chi?" Aggrottò le sopracciglia mentre parlava: "Pensavo solo che avresti dovuto saperlo".
Sentì Harry sospirare: "Grazie" mormorò, "anche se vorrei che lo facessero più persone".
Ophelia si morse l'interno della guancia: "Lo faranno, presto" gli lanciò un'occhiata, sorridendo, "ci vorrà solo del tempo e, quando lo faranno, potrai dire loro che li avevi avvertiti".
Harry rise: "Mi assicurerò di farlo" scherzò, mentre Ophelia ridacchiava leggermente.
Ci fu una pausa di silenzio prima che lei parlasse di nuovo: "E Harry" si schiarì la gola, "se mai dovessi avere bisogno di aiuto, riguardo qualsiasi cosa, dimmelo e ci sarò ok?"
Harry sorrise e annuì: "Grazie Ophelia".

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"No, lo stai dicendo nel modo sbagliato" disse Ophelia ridendo, mentre guardava Draco. I due erano seduti l'uno accanto all'altra nella torre di Astronomia, osservando le stelle, con le gambe a penzoloni nella sporgenza, decisamente troppo alta: l'unica cosa che impediva loro di cadere erano le ringhiere. Le loro mani erano intrecciate mentre parlavano.

"Uhm... sono abbastanza sicuro di aver ragione" disse Malfoy cercando di mantenere un'espressione seria, "è esattamente come dice il libro!" spiegò alla ragazza che non riusciva a smettere di sorridere.
"Ok, come vuoi tu" borbottò leggermente, ma sapeva che la sua frase in francese era quella giusta, non la sua.
"Ti ho vista con Potter, oggi". Draco pronunciò il cognome di Harry con troppo disgusto nella voce. "Perché eri con lui?"
Ophelia scrollò le spalle: "È un mio amico, Draco" gli disse, cercando di trovare il contatto visivo con il biondo, "gli amici sono autorizzati a parlarsi". Lo osservò alzare gli occhi al cielo. "Poi non essere così geloso, non è che ci stiamo davvero frequentando". Mormorò l'ultima parte sottovoce, anche se Draco la sentì forte e chiaro.
"Non mi piace quando sei con lui".
"Ma sono sicura che a lui e al resto dei miei amici non piaccia il fatto che io stia sempre con te".
"Beh, mi piace quando mi stai vicina" mormorò dolcemente, facendole volare le farfalle nello stomaco.
Lui la guardò e sorrise, sapendo che le piaceva quando diceva quel genere di cose.

Improvvisamente Draco si avvicinò e premette le labbra contro le sue. Era la prima volta dalla giornata sotto la pioggia. Ophelia sorrise mentre Draco approfondiva il bacio, mettendole la mano libera sulla mascella.
Draco sapeva di averla in pugno. E in tutta onestà, anche per lei era lo stesso.

Ma non sapevano che quello fosse solo l'inizio.

yellow - D.M - 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆Where stories live. Discover now