41 - Finalmente liberi

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Pov Gulf

Ormai è sera e mi trovo seduto sul divano ad aspettare che Mew si alzi dal letto… è tutto il giorno che dorme.

Decido di andare in camera vedere come sta, e lo trovo con la testa nascosta sotto un cuscino, completamente avvolto nelle coperte.
Salgo sul letto e mi metto a fianco di lui… inizio ad accarezzargli la testa, cercando di spostargli un ciuffo di capelli che gli copriva un occhio… stava dormendo come un bambino.

A un certo punto mi sento tirare verso di lui… guardo e mi accorgo che un suo braccio era intorno alla mia vita e mi stava stringendo.
Guardo il suo viso e i mi perdo nei suoi occhioni marroni… finalmente si era svegliato.

Gulf – “ buongiorno Mew… anzi Buonasera… come ti senti dopo una bella dormita? Mi hai fatto preoccupare a morte…”.
Mew alza la testa dal cuscino, e senza dire una parola mi prende il viso e mi bacia…
Era un bacio così caldo e pieno di eccitazione… come se avesse un bisogno impellente di un contatto fisico.

Il bacio diventa sempre più appassionato… le nostre lingue si cercano nelle bocche come se non si dovessero più separare.
Siamo sempre più eccitati… si sentono gemiti provenire da entrambi.

Io avrei voluto parlare con lui… fermarlo… ma ormai anche io mi stavo perdendo nei suoi baci, e tutti i problemi che avevamo potevano aspettare… ora volevo solo lui… le sue mani che mi accarezzavano, la sua lingua che mi leccava… volevo lui dentro di me… volevo riempirmi di lui.

Ci trovavamo di nuovo nella nostra bolla, e tutto il dolore di questi giorni non ci apparteneva più…
Nudi sul letto, ci davamo piacere a vicenda… fino a quando al limite della sopportazione, guardando Mew gli dico – “ ti prego non resisto più, ti voglio dentro di me, voglio sentirti in me”-.

Mew mi accarezza il viso, mi da un bacio e dopo avermi preparato ad accoglierlo, si mette il preservativo ed entra in me… il piacere di sentirlo arriva subito, tanto che in pochi minuti raggiungiamo l’orgasmo entrambi.

Cadiamo sfiniti sul letto… lo guardo negli occhi e gli chiedo – “ ora stai meglio amore mio?” –

Mew –“ Si tesoro sto meglio… non ti devi preoccupare… scusami se ti ho spaventato, ma il dover affrontare prima Tar e poi l’avvocato per me è stato troppo… mi sono sentito sopraffatto dalle emozioni. Avevo bisogno di dormire per mettere pace nel mio cervello. Quando ti ho visto di fianco a me nel letto, mi sono sentito assalire da una voglia improvvisa di farti mio, di sentirti solo mio… ti chiedo scusa se ho approfittato di te”.

Gulf –“ non devi chiedere scusa, io ti amo… il fare sesso con te non lo considero un obbligo per soddisfare i tuoi bisogni, faccio sesso con te perché anche io ne ho bisogno… ho bisogno di te quotidianamente, tu sei il mio nutrimento, la mia necessità per affrontare la giornata… tu sei il mio tutto”.

Rimaniamo abbracciati per tutta la notte senza dire nessun’altra parola.

Pov Mew

Ormai è sera quando apro gli occhi… avevo bisogno di una dormita per trovare la pace mentale.
Aver dovuto affrontare di nuovo Tar mi aveva messo al tappeto… ero riuscito a mantenere la lucidità mentale mentre ero nell’ufficio del capo, ma appena fuori sono crollato…

Il dover risentire il tutto dall’avvocato ha ulteriormente peggiorato la mia salute mentale.

Devo aver spaventato a morte Gulf… il mio piccolo ne ha già passate così tante per colpa mia che la giornata di oggi non se la meritava.

A un certo punto sento qualcuno sdraiarsi a fianco a me… giro leggermente la testa e vedo il viso di Gulf… lo abbraccio alla vita e lo stringo a me.

Per fortuna che non si oppone al mio abbraccio, perché in questo momento ho bisogno del suo calore, di averlo tra le mie braccia.

Lo bacio, lo accarezzo… riempio il suo corpo con il mio marchio, come se dovessi dimostrare che lui è solo mio.
Finiamo con l’impazzire dal desiderio, e in poco tempo io sono dentro di lui, quasi con violenza, come se volessi far uscire da me tutta la frustrazione della giornata.
Raggiunto l’orgasmo per entrambi, cadiamo sfiniti sul letto.

Io mi sentivo in colpa per il modo aggressivo con cui ho fatto sesso, per averlo usato come sfogo alla mia frustrazione.

Cerco di scusarmi con lui, ma quando Gulf termina di parlare con la frase “tu sei il mio tutto”, capisco che non è arrabbiato con me, anzi questa sera per lui non era uno sfogo ma semplicemente la razione quotidiana del mio amore per lui.

******
Sono le 8.00 del mattino, e il sole entra nella stanza attraverso le tende… Gulf mi tiene stretto con la testa appoggiata sulla mia spalla.

Lo chiamo dolcemente per svegliarlo e lui apre gli occhi… si avvicina alle mie labbra e mi da un bacio – “ buongiorno amore mio… ho dormito come un sasso abbracciato a te…” – mi dice con un filo di voce.

Andiamo a farci entrambi la doccia… ovviamente separatamente perché Gulf era ancora un po' dolorante.

Il tempo di arrivare in cucina che il cellulare di Gulf suona.

Era l’avvocato che ci informava di aver fatto consegnare la citazione a Tar e alla rivista GQ… inoltre aveva convinto un giudice a bloccare tutti gli account social del ragazzo.
Aveva anche contattato un suo amico giornalista per una eventuale intervista a Mew, dove avrebbe potuto dire la sua versione dei fatti su tutto l’accaduto, e smentire tutte le voci della sua presunta relazione.

Per quanto riguarda un futuro indennizzo come risarcimento dei danni emotivi, le pratiche erano più lunghe, ma cerano buone possibilità di ottenere una somma discreta.

Questa era la più bella notizia che si poteva avere.

Tutto era risolto, ed io e Gulf potevamo ritornare alla nostra vita.
Decidiamo di chiamare tutti i nostri amici e di organizzare una cena a casa nostra per festeggiare la fine dell’incubo.

FOTOGRAFANDO UN SOGNOWhere stories live. Discover now