31 - Si ritorna a Londra

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Pov Mew

Era ormai mattina inoltrata, e noi eravamo ancora a letto, distrutti da una notte di sesso sfrenato… ma dove ha trovato tutta questa energia il mio Gulf???... voglio proprio vedere se riesce a camminare o se lo dovrò prendere in braccio anche per andare in bagno.

Mi giro verso di lui, e gli accarezzo il viso… ma doveva essere troppo stanco, perché continua ugualmente a dormire abbracciato a me.
Quindi decido di lasciarlo continuare a riposare, mentre io mi alzo e dopo essermi fatto una doccia, esco per comperare la colazione.

Mentre sono per strada mi arriva un messaggio da parte di San, che come al solito cerca di farsi gli affari miei – “ciao Mew… com’è andata la proposta di matrimonio ieri sera? Gulf è scappato a gambe levate oppure ha accettato senza condizioni??” –

Gli risposi con un semplice –“tutto ok”- senza entrare nel particolare, altrimenti la conversazione sarebbe durata almeno mezz’ora, perché San mi avrebbe fatto centinaia di domande per essere informato di ogni piccolo dettaglio… secondo me, San in un’altra vita come professione faceva l’impicciona…

Comprata la colazione rientro subito in stanza… Gulf si era già svegliato, e si stava facendo la doccia canticchiando allegramente qualcosa di incomprensibile… io entro cercando di fare il meno rumore possibile…

Dopo aver posato la colazione sul tavolo, mi volto in direzione del bagno… Gulf aveva lasciato la porta aperta, quindi mi stavo gustando lo spettacolo… il mio ragazzo, dal fisico mozzafiato, insaponato dalla testa ai piedi, che ballava e cantava sotto la doccia…

Che cosa avrei mai potuto fare se non spogliarmi e unirmi a lui in doccia… mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro… lui si era già accorto del mio arrivo in stanza, quindi rispose al mio abbraccio mettendo le sue mani sulle mie…

Finimmo per fare di nuovo l’amore sotto la doccia, ma in modo molto dolce, prendendoci tutto il tempo necessario per riempirci di coccole… la colazione diventò fredda, ma noi avevamo altre priorità in quel momento…

Decidemmo di uscire per fare una colazione più ricca… eravamo troppo affamati a causa della troppa attività fisica.

Seduti al tavolo, decisi di affrontare il discorso sul rientro a Londra… Gulf non mi aveva dato ancora una risposta in merito.

Mew – “ come ti senti ora che il tuo stomaco non urla più dalla fame?

Gulf – “ ora sto meglio, ero proprio affamato… mi spiace di averti obbligato a uscire, ma se stavamo ancora in stanza, io non sarei sopravvissuto un'altra ora ai tuoi attacchi e alle tue voglie…”.

Mew – “ Lo sai vero che dobbiamo affrontare il discorso sul rientro a Londra… fino ad ora hai evitato di rispondermi, ma io devo capire quali sono le tue intenzioni… lo sai che ti seguirò ovunque tu vorrai andare!!!”.

Gulf – “ Volevo dirtelo dopo aver fatto colazione, ma se insisti te lo dico ora… io avevo già preso una decisione tempo fa… ritornerò a Londra con te… tu hai il tuo lavoro e non posso chiederti di abbandonare tutto per me. E poi a Londra c’è anche mio fratello, che ti sta aspettando per parlarti. Gli ho detto della tua proposta e dell’anello che mi hai dato, quindi vuole chiarire alcuni punti con te…”.

Mew –“ per caso mi devo preoccupare??? Non vorrà impedirmi di sposarti… perché io farò di tutto per averti con me, anche affrontare l’ira di tuo fratello.”

Gulf –“ non ti devi preoccupare… ti difenderò io da mio fratello”.

Mew – “ quindi è deciso, ritorniamo a Londra… e verrai a vivere a casa mia giusto?”

Dopo la mia domanda di vivere insieme, a Gulf va di storto la colazione e rischia di soffocare… si ferma di colpo e mi guarda con occhi increduli – “ cosa hai detto??? Vivere insieme??? A casa tua??? Io e te??? Non stai scherzando?? Perché io aspettavo che me lo chiedessi… la mia risposta è si…siiiiii”.

Io mi alzo dalla sedia, mi avvicino a lui e lo bacio facendolo alzare e abbracciandolo stretto a me… tutto il ristorante inizia ad applaudire… ma in quel momento esistiamo solo io e lui.

Saremmo partiti fra 2 giorni, il tempo per Gulf di sistemare con il lavoro… salutare e ringraziare la Zia Violette e preparare tutti i bagagli.

Io e Gulf ritornammo a Londra con la mia Moto, mentre le valige le spedimmo con un corriere.

Accompagnai il mio ragazzo prima a casa, dove ci aspettava Poul, il fratello assieme a San.

Appena entrati l’atmosfera era molto tesa… Poul era seduto sulla poltrona e continuava a guardarmi come se volesse fulminarmi, e San stava dietro di lui massaggiandogli le spalle, come se stesse cercando di calmarlo.

Mi sentivo abbastanza a disagio… non capivo perché tutti erano così seri… ma poi guardo in faccia Gulf che scoppia a ridere, e io continuavo a non capire, ma avevo un sospetto.

Pochi secondi dopo vedo San piegato in due che si nasconde dietro la poltrona su cui era seduto Poul… mi avvicino per capire cosa stia facendo, e lo vedo ridere a crepapelle…

A questo punto mi era tutto chiaro… tutti si stavano prendendo gioco di me… Poul non era affatto arrabbiato con me, anzi quando l’arcano fu scoperto, Poul mi venne incontro e mi abbracciò dicendomi –“ caro amico, finalmente sei riuscito a riprenderti mio fratello così mi potete lasciare vivere in pace… ero proprio stufo di sentirvi lamentare uno dell’altro… ora cercate di non fare altri casini e comportatevi bene… e soprattutto prenditi cura di Gulf, altrimenti se lo farai soffrire un’altra volta, ti prenderò a pugni fino a quando perderai i sensi… mi hai capito bene??”

Mew – “ si… sei stato chiaro… molto chiaro”.

Ci abbracciammo… uscimmo tutti assieme per andare a cena a festeggiare la proposta di matrimonio e la nostra convivenza.

Dopo la cena, io e Gulf andammo nella nostra casa.

FOTOGRAFANDO UN SOGNOWhere stories live. Discover now