19 - Un indizio per Mew

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Pov Mew

Erano già passati quasi 2 mesi da quando Gulf mi aveva lasciato, ed io mi ero buttato a capofitto nel lavoro per evitare di pensare a lui.
L’agenzia mi aveva assegnato diversi servizi fotografici, tanto che fui costretto a viaggiare in lungo e in largo per la Scozia.

Al ritorno dal mio ultimo viaggio, decisi di far visita a San prima di rientrare a casa, ma lui si trovava da Poul per cenare, quindi mi disse di passare a casa di Poul.

Anche se ero molto stanco, ed avrei preferito non vedere Poul, perché la sua presenza mi avrebbe fatto pensare a Gulf, ma andai ugualmente da loro per poter passare una serata in compagnia.
Mi presentai con una scorta di birre, e tutti furono ben contenti di farmi entrare in casa.

La serata fu decisamente un po' surreale… sia San che Poul erano fin troppo gentili con me, ed evitavano ogni discorso su Gulf, e di riflesso io non chiedevo nulla per non obbligare Poul a inventare scuse.

Erano ormai le 2.00 di notte, ed io avevo bevuto parecchie birre, e non ero decisamente  in grado di guidare la moto fino a casa mia, quindi i ragazzi decisero di farmi restare a dormire da loro..

Mi addormentai sul divano, ma verso l’alba mi svegliai di colpo a causa di un brutto incubo… come ormai succedeva quasi ogni notte.
Mi alzai dal divano, cercando di fare il meno rumore possibile, per andare in bagno, ma urtai il tavolino, dal quale caddero una serie di fogli.

Cercai di raccogliere il tutto e di rimettere i fogli al loro posto, ma l’occhio mi cadde su un nome e un indirizzo scritto in grande… Presi il foglio e lo guardai da vicino utilizzando la luce del cellulare…in un angolo c’era scritto ‘Zia Violette – casa di Gulf’… non ci potevo credere, forse era un indizio di dove si trovava Gulf… quindi Poul mi aveva mentito per tutto questo tempo.

Il mio cuore smise di battere per un secondo… presi il cellulare e feci una foto all’indirizzo.
Scattai subito in piedi e corsi verso la porta per tornare immediatamente a casa, per capire di più su questo indizio.

Pov San

Questa sera viene Mew a cena da me e Poul… spero solo che non faccia il terzo grado a Poul per avere informazioni su dove vive Gulf, altrimenti la serata finirà in una litigata.

San – “ Poul… mi dispiace di non aver trovato delle scuse con Mew, per far si che non venisse a cena da noi… ma aveva una voce così abbattuta che non ho avuto il coraggio di dirgli che eravamo impegnati…”.

Poul – “ Non ti preoccupare, ormai sono passati quasi 2 mesi da quando Gulf è andato via, quindi credo che Mew se ne stia facendo una ragione…”.

San – “ stai scherzando vero!!!... Mew rassegnato per Gulf!!… te lo sogni… ma se ti telefona almeno due volte a settimana, assillandoti con un sacco di domande… questo non mi sembra il comportamento di una persona che si sta rassegnando”.

Poul – “ forse hai ragione… ma credo che ormai dovrà farsene una ragione, perché Gulf si trova bene dove sta, e sicuramente sta meglio senza Mew…”.

San –“ ho l’impressione che tu sappia più di quello che dici… secondo me tu sai benissimo dove si trova tuo fratello e a quanto pare non lo hai detto neanche a me!!! Ti conviene parlare altrimenti per i prossimi giorni dovrai soddisfare i tuoi bisogni da solo”.

Poul – “ questo è un ricatto in piena regola…io ho promesso a Gulf che non ti avrei detto assolutamente nulla, perché tu sei UNA PETTEGOLA e andresti subito a raccontare tutto a Mew… o mi sbaglio? “.

San – “ ma per chi mi hai preso… io sono il tuo ragazzo quindi devi avere fiducia in me… qualsiasi cosa mi dirai rimarrà tra di noi… promessa di boyscout ….” – e intanto stavo incrociando le dita dietro alla schiena… perché queste informazioni non potevo tenerle nascoste al mio migliore amico, che ormai era ridotto a un fantasma che sopravviveva alla disperazione di aver perso la sua ragione di vita.

Poul mi disse tutto nei minimi dettagli, e mi mostrò anche il foglio con su scritto l’indirizzo della Zia Violette… mi disse che anche a Gulf mancava molto Mew, ma nella nuova città si stava rifacendo una vita e forse c’era la possibilità che rimanesse a vivere li per sempre.
Io non potevo accettare le parole di Poul… per me Gulf e Mew erano fatti per stare insieme, quindi dovevo fare qualcosa.

Per tutta la cena, il mio cervello cercava di elaborare un piano per dare di nascosto le informazioni su Gulf a Mew… e alla fine l’occasione arrivò da sola.
Mew era completamente ubriaco, quindi convinsi Poul a lasciarlo restare a dormire sul nostro divano.

Mentre Poul era già a letto, io trovai la scusa di portare una coperta a Mew, così lasciai un foglio con su scritto l’indirizzo di dove stava Gulf, sul tavolinetto a fianco al divano.
Sicuramente lo avrebbe notato, perché avevo scritto a lettere cubitali ‘casa di Gulf’… più chiaro di così.

Verso le 2.00 sentii dei rumori provenire dalla cucina… Poul dormiva profondamente, mentre io andai a vedere cosa era successo, e vidi Mew con il foglio che gli avevo lasciato, tra le mani… aveva un’espressione così felice con gli occhi che brillavano… avevo fatto la cosa giusta.

Non mi importava se Poul si sarebbe arrabbiato con me, perché ne era valsa la pena vedere ritornare il vecchio Mew, pieno di energie, correre verso la porta di casa, per andare a riprendersi Gulf.

Ora me ne potevo ritornare a dormire sereno… avevo dato la felicità al mio amico.

FOTOGRAFANDO UN SOGNOWhere stories live. Discover now