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<<Che gioia stamattina eh>> Jason si sedette davanti a Tara, che guardava imbronciata il proprio porridge.
<<Chiudi il becco Superman>> rispose lei.
Nico accennò un sorrisetto e Jason lo guardò male.

<<Ho paura di chiedertelo, ma va tutto bene?>> continuò il figlio di Giove.
<<Una meraviglia>> Tara alzò lo sguardo su di lui, mantenendo un tono atono.

<<Ciao>> Percy prese posto al tavolo, con i capelli spettinati e un filo di occhiaie.
Aveva solo due pancake nel piatto.
Tara lo osservò e quando incontrò i suoi occhi verdi le venne voglia di tirargli un pugno e contemporaneamente baciarlo.

<<Che c'è?>> Percy ricambiò lo sguardo.
<<Ieri sera Ade è venuto a farmi visita>> Tara sentì il bisogno improvviso di dare quella notizia.
<<Nostro padre? Ieri sera?>> Nico per poco non si strozzò con il caffè.

Tara annuì.
<<E cosa voleva?>> chiese Percy.
<<Mi ha detto che non tutto si può contrastare e che ci sarà un momento in cui neanche lui potrà aiutarmi>> rispose.
<<Non suona promettente>> Jason fece una smorfia.
<<No, infatti>> Tara annuì.

<<Ah>> si voltò verso il fratello <<ha anche detto che abbiamo pessimi gusti in fatto di ragazzi>>.
Nico iniziò a tossire, sbattendo una mano sul tavolo <<che cosa?!>> esclamò.

Tara spostò di nuovo lo sguardo su Percy, che era rimasto con il morso di pancake a metà strada tra il piatto e la bocca.
<<Ah>> fu tutto ciò che riuscì a dire.
<<Già>> Tara sospirò, finendo la propria tazza di the.




<<Secondo te cosa intendeva tuo padre?>>
Tara quel pomeriggio aveva il turno di raccolta fragole, per uno strano caso del destino proprio insieme a Percy, che in quel momento era allo stesso tempo la persona  che voleva vedere di meno e di più.

<<Che non gli piaci?>>
<<No>> Percy quasi rise <<intendo dire l'altra cosa>>
Tara morse una fragola particolarmente rossa e si strinse nelle spalle <<da quando sono arrivata in questo posto ho capito esattamente la metà della metà di ciò che è successo>> disse <<non mi sto interrogando sul significato delle sue parole più di tanto>> e così dicendo addentò un'altra fragola.

<<Sembrava preoccupato?>> Percy le si avvicinò, facendole ombra con il proprio corpo e afferrando una fragola dal cesto che Tara aveva accanto.
Tara ripensò all'espressione sul viso del Dio e sospirò <<non lo so, forse? È difficile capire cosa provi un Dio>>

Percy annuì.
Rimasero in silenzio per qualche istante, continuando a raccogliere i frutti.
<<Lo sai che>> Percy raddrizzò le spalle <<le fragole sono afrodisiache?>>

Tara si voltò verso di lui, guardandolo incredula, reprimendo la voglia di scoppiare a ridere.
<<È questo a cui stai pensando da 10 minuti?>>
<<Vuoi sapere davvero a cosa sto pensando da quando siamo qui?>> Percy fece un sorrisetto, mordendo un'altra fragola.

Tara sentì lo stomaco ribaltarsi e distolse lo sguardo per qualche istante <<no, no non voglio saperlo>> borbottò.

<<Sicura?>> Percy ci stava decisamente prendendo gusto e le si avvicinò ancora.
<<Decisamente>>
Tara sentì le mani del ragazzo posarsi sui suoi fianchi e il verde dello sguardo di Percy inondò il suo campo visivo.

<<Sicura sicura?>> la voce ridotta a un sussurro mentre le posava un bacio sul collo.
Tara non rispose.
Percy tornò a guardarla e lei si limitò ad annuire.
In una frazione di secondo le labbra del ragazzo erano sulle sue e le mani di Percy le accarezzavano i capelli.

Tara sentì tutto amplificato, sentì il corpo caldo di Percy e il profumo di mare.
Qualcosa era cambiato.

Come Orfeo e la sua Euridice || Percy Jackson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora